17 luglio 1974 Almirante e Covelli dell'Msi avvertono il Viminale del futuro attentato alla stazione Tiburtina

Giorgio Almirante
di Enrico Gregori
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Venerdì 11 Luglio 2014, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 00:44
Il presidente del Msi, il monarchico Alfredo Covelli, e Giorgio Almirante si recano al Viminale a colloquio con il responsabile dell’Ispettorato antiterrorismo, Emilio Santillo, al quale trasmettono le notizie in loro possesso sull’attentato in preparazione contro un treno in partenza dalla stazione Tiburtina, e si spingono a indicare in un assistente presso la facoltà di Fisica della Capitale, simpatizzante di sinistra, uno dei possibili attentatori.



Il 18 luglio, il capo della polizia, Efisio Zanda Loy, dirama l’allarme inviato a tutti i dirigenti dei commissariati di polizia ferroviaria, che viene revocato anche per quanto riguarda la stazione Tiburtina di Roma il 1° agosto.



Il 4 agosto 1974 è compiuta la strage preannunciata, esattamente contro il treno Palatino partito dalla stazione di Roma-Tiburtina, così come avevano appreso Giorgio Almirante e Alfredo Covelli. Ci furono

12 morti e 105 feriti.