Il 18 luglio, il capo della polizia, Efisio Zanda Loy, dirama l’allarme inviato a tutti i dirigenti dei commissariati di polizia ferroviaria, che viene revocato anche per quanto riguarda la stazione Tiburtina di Roma il 1° agosto.
Il 4 agosto 1974 è compiuta la strage preannunciata, esattamente contro il treno Palatino partito dalla stazione di Roma-Tiburtina, così come avevano appreso Giorgio Almirante e Alfredo Covelli. Ci furono
12 morti e 105 feriti.