Morirà dopo 10 giorni di atroci sofferenze nell'ospedale romano Sant'Eugenio, dove era stato ricoverato in fin di vita dopo che due poliziotti avevano cercato di spegnere le fiamme che lo avvolgevano.
Il Vaticano ha cercato di sminuire questa vicenda, rilasciando un comunicato stampa nel quale affermava che Alfredo Ormando si era tolto la vita per problemi di famiglia, non quindi legati alla propria omosessualità. Tuttavia, in uno scritto che ci ha lasciato, lo scrittore afferma chiaramente di volere la morte per sensibilizzare ai problemi della mancata accettazione dell'omosessualità da parte della Chiesa Cattolica.
In una lettera a un amico, Ormando aveva scritto: «Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa che demonizza l'omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l'omosessualità è sua figlia».
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