10 agosto 1974 Il Sifar brucia dei fascicoli sugli aderenti della P2

Licio Gelli
di Enrico Gregori
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Mercoledì 6 Agosto 2014, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 00:09
Il SIFAR, su ordine del Governo, avrebbe bruciato nell'inceneritore di Fiumicino alcuni fascicoli personali su aderenti alla P2.



I fascicoli riguardavano 52 alti ufficiali dei carabinieri, 50 dell'esercito, 37 della Guardia della Finanza, 29 della marina, 11 questori, 5 prefetti, 70 imprenditori, 10 presidenti di banca, 3 ministri in carica, 2 ex ministri, il segretario di un partito di governo, 38 deputati, 14 magistrati.



Il servizio segreto delle forze armate (SIFAR) fu istituito il 30 marzo 1949, nel clima politico della cosiddetta guerra fredda, con semplice decreto ministeriale dell'allora ministro della Difesa Randolfo Pacciardi.



In realtà esso comincerà a operare solo dal 1 settembre 1949, sotto la direzione del generale Giovanni Carlo Re, a sua volta alle dipendenze dirette del capo di stato maggiore della difesa. Nella stessa occasione vennero istituiti i Servizi informazioni operative e situazione (SIOS) presso le tre forze armate italiane.



La comunità dell'intelligence e sicurezza statunitense ritenne ormai stabilizzata la situazione politica interna italiana e, all'indomani del Trattato di Pace di Parigi, si ritenne possibile l'ingresso nella NATO e, quale diretta conseguenza, la creazione di un vero e proprio servizio segreto, seppure con sovranità limitata ed in diretto coordinamento con i servizi statunitensi.