Slot machine a Roma, caccia a quelle truccate: dall'Appio al Trionfale puntate abusive e orari non rispettati

Trenta le sale scommesse controllate, multe per 50mila euro

Slot machine a Roma, caccia a quelle truccate: dall'Appio al Trionfale puntate abusive e orari non rispettati
di Alessia Marani
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 11:57

Macchinette non connesse al server principale dei Monopoli dello Stato, slot lasciate in funzione anche oltre gli orari consentiti dall'ordinanza sindacale, infine nessun controllo dei documenti di chi entra per giocare, con la grave conseguenze di centri scommesse pieni zeppi di ragazzini minorenni iniziati al vizio del gioco: il bilancio dei controlli conclusi nei giorni scorsi da parte dell'Adm (Agenzia Dogane e Monopoli) nell'ambito del Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco Illegale, la Sicurezza del Gioco e la Tutela dei minori (Copregi), riguarda la verifica di poco meno di trenta attività imprenditoriali a Roma e provincia. I controlli si sono concentrati soprattutto nelle zone dell'Appio e del Tuscolano, del Trionfale e di San Lorenzo dove sono state riscontrate diverse irregolarità a cui sono seguite verbali per quasi cinquantamila euro. «Per ora si tratta solamente di multe - fanno sapere dall'agenzia - ma nel caso di violazioni reiterate o recidiva, le misure si potranno inasprire fino al penale».
LE SEGNALAZIONI
Le ispezioni sono state portate avanti tra la fine di novembre e i giorni scorsi. Si tratta di una seconda serie di controlli che vengono effettuati in particolare in due periodi dell'anno: quello estivo, solitamente nel mese di luglio e, appunto, quello invernale a pochi giorni dal Natale. Rispetto all'anno precedente le multe sono aumentate anche se sarebbe diminuita l'incidenza delle denunce di tipo penale.

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Nel mirino degli ispettori sono finite quelle attività per cui era stato già delineato un alert, a valle di analisi di rischio svolte sulla base di informazioni in possesso dell'Agenzia e condivise con le altre forze dell'ordine, carabinieri, guardia di finanza e polizia, nonché di riscontri operati nel corso dell'anno sul territorio. Diverse le sale - che debbono operare nell'alveo delle autorizzazioni dei Monopoli - che sono risultate svolgere anche illecite accettazioni di scommesse sportive. Vale a dire che le scommesse non venivano regolarmente girate e registrate dalla centrale di ricezione dei Monopoli configurando, nella pratica, il reato di evasione fiscale. Per chi scommetteva poco cambiava: puntava apparentemente in maniera lecita ma quelle informazioni non venivano riferite alla centrale. Insomma, avvenivano in nero.
Alcuni dei locali avevano lasciato un computer aperto, ossia non c'era bisogno di mostrare il proprio documento di identità per accedere ai servizi come, invece, prescritto dalla normativa che impone che la scommessa possa essere accettata dall'esercente previo riconoscimento del documento.

Per cui anche i minori di 18 anni avevano la possibilità di giocare.

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GIOCATE CLANDESTINE
L'operazione ha visto scendere in campo i funzionari dell'Agenzia Accise, Dogane e Monopoli di Stato dell'Ufficio dei Monopoli per il Lazio, in stretto e continuo coordinamento con l'Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale per il Lazio e l'Abruzzo, oltre alle forze dell'ordine che hanno lavorato su nuclei misti. Gli ispettori hanno verificato registri e macchinette. A settembre una sala slot era stata chiusa alla Balduina, ad aprile un'altra in viale Marconi. Qui venivano offerte anche scommesse clandestine non autorizzate: attraverso l'utilizzo di provider internazionali, i titolari della sala gestivano conti gioco per un ingente quantitativo di denaro, proponendo offerte di gioco più allettanti rispetto ai concessionari autorizzati dai Monopoli di Stato.
 

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