Roma, risorge l'antica via Latina: spunta il manto originale di 2300 anni fa

Roma, risorge l'antica via Latina: spunta il manto originale di 2300 anni fa
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Martedì 4 Ottobre 2022, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 07:51

«Ritrovare l'antica via Latina ancora intatta è una grande scoperta, perché è una strada praticamente scomparsa, di cui s'è persa la memoria collettiva». Il sole si fa sentire nel cantiere di scavo, quasi a voler regalare la giusta ribalta a questa armonica matematica combinazione di basolati di almeno 2300 anni fa. L'archeologo responsabile dello scavo Stefano Roascio parla con l'entusiasmo nella voce, mentre spolvera la superficie delle lastre dove spiccano incredibilmente ancora i solchi impressi e lasciati dal passaggio delle ruote dei carri. Siamo a via di Campo Barbarico, presso l'area di Tor Fiscale, a Roma sud, in una porzione urbana che rientra sotto l'egida del parco archeologico dell'Appia Antica. L'area di scavo è all'interno del complesso monumentale del Mausoleo di Campo Barbarico.

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IL BASOLATO
È qui che nelle ultime tre settimane sono venuti alla luce oltre cinque metri lineari di antica via Latina (con la prospettiva di trovarne ancora molti altri). Una scoperta che fa battere il cuore all'équipe di studiosi. «L'antica via Latina è riaffiorata in un punto che non ci spettavamo - riflette Stefano Roascio - Fino ad ora si riteneva, a livello teorico, che l'antica via Latina fosse coperta da via di Campo Barbarico, mentre in realtà abbiamo scoperto che è molto più spostata verso l'asse degli Acquedotti. Da un punto di vista topografico è un dato importantissimo». I segni dei carri, poi, regalano una suggestione in più: «Perché indicano comunque che si tratta di un pezzo di strada originale, mai più toccata nei millenni successivi», sottolinea l'archeologo. Ad un certo punto, spicca anche una sorta di rattoppo, probabilmente tardo antico: per colmare una buca lungo la strada, gli antichi addetti alla manutenzione hanno utilizzato una lesena classica. Non solo. Ma sul lato della strada ecco riemergere, abbondanti, due metri di crepidine, ossia marciapiede antico acciottolato: «Questo dimostra che siamo di fronte ad un sistema di viabilità significativo di via consolare antichissima». La via Latina è infatti una delle strade più antiche, che corre lungo percorsi protostorici. Ancora più antica, nella memoria, del tracciato dell'Appia. Fino ad ora si conoscevano i tratti certi delle tombe Latine e del parco degli Acquedotti. Con gli ultimi interventi diretti dal parco archeologico dell'Appia Antica si sono aggiunti un tratto in prossimità della villa dei Sette Bassi e soprattutto quest'ultimo del Campo Barbarico, che ne segna una svolta interpretativa. «L'averla messa in luce ora ci consente di capire meglio il monumento del Mausoleo di Campo Barbarico e di connetterlo proprio con il sistema antico della viabilità», riflette Roascio. Gli scavi diretti anche dal funzionario architetto Michele Reginaldi, eseguiti con la ditta Kleos di Davide Mancini, hanno fatto luce anche sull'identità del Mausoleo.
LE SEPOLTURE
Le indagini all'interno dell'imponente edificio hanno finalmente permesso di datare ad epoca Adrianea l'impianto, e di precisarne la pianta: «Si tratta quindi di una struttura sepolcrale a rito misto - spiega l'archeologo - con arcosoli per i loculi sul registro inferiore e nicchie su quello superiore per le urne cinerarie». «Che lì sotto ci fosse la via Latina era una cosa che si ipotizzava - commenta il direttore del parco archeologico dell'Appia Antica Simone Quilici - ma il dato interessante è il perfetto stato di conservazione e anche la posizione a ridosso del Mausoleo. Il che ci consente ora di lasciarla a vista e valorizzarla insieme al mausoleo. Sarà una grande occasione di riqualificazione basata sui valori archeologici di un ambito urbano caratterizzato da abusivismo storico». La settimana prossima è previsto, infatti, un incontro con il presidente del VII Municipio Francesco Laddaga per studiare insieme il progetto di sistemazione dell'area.
Laura Larcan
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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