Parco della Caffarella: aree espropriate da 15 anni ma rimaste “in mano” agli ex proprietari

I cittadini: «Siamo stanchi, è ora che il Comune proceda allo sgombero e restituisca i 14 ettari al Parco»

parco della caffarelletta
di Raffaele Marra
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Domenica 26 Febbraio 2023, 14:18

E’ una vicenda che va avanti da 24 anni  e i cittadini romani adesso dicono basta. Nel 2019 si è concluso il processo degli espropri che ha portato definitivamente a mettere la parola fine alle acquisizioni delle aree di proprietà dei privati situate all’interno del Parco della Caffarella (che fa parte del Parco regionale dell’Appia Antica, ndr). «Vorrei sottolineare che si tratta di siti molto importanti sia dal punto di vista storico archeologico che naturalistico - dice la presidente del Comitato per il Parco della Caffarelletta Rossana De Stefani - se non vengono sgomberati immediatamente i terreni espropriati i cittadini subiranno oltre il danno anche la beffa, queste persone hanno già incassato a suo tempo il denaro ma per anni stanno continuando a beneficiare gratuitamente dei beni, essendo passati oltre 15 anni dagli espropri, il rischio di usucapione è molto alto, quindi il Comune deve agire e riprendere subito le aree espropriate e metterle a disposizione dii tutta la comunità, vorrei sottolineare checi troviamo nel Parco dell’Appia Antica pronto ad essere candidato a patrimonio dell’umanità dell’Unesco. a maggior ragione si dovrebbe agire immediatamente, un proble ache va avanti da troppi troppi anni». Negli anni passati due sono stati gli espropri: quello della Giunta Rutelli nel 1998 e quello della Giunta Veltroni del 2005. Nel secondo esproprio alcune aree con accesso da via Appia Antica, sono stati effettuatu nel 2007 lasciate dal Comune di Roma agli ex proprietari benestanti in qualità di “detentori precari”.

Dal 2013 il Comitato ha iniziato a chiedere al Comune di Roma lo sgombero di queste aree e nonostante siano trascorsi anni poco è stato fatto, malgrado le numerose lettere, alcune via PEC, petizioni, e incontri con le Istituzioni competenti delle varie amministrazioni che si sono succedute, partecipazione a tavoli interdipartimentali, esposti denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti nulla è stato fatto.

Gi occupanti abusivi ancora da sgomberare sono in via Appia Antica, 27 (2 siti), via Appia Antica, 41, via Appia Antica, 53, via della Caffarella, 15. Ma arriviamo agli ultimi anni, fine del 2020 quando fu inviata alla sindaca Raggi una petizione per sollecitare gli sgomberi, sottoscritta da 1075 cittadini. Nel marzo 2021 ci fu ll'ultimo sgombero dell’area antistante il sepolcro di Geta (5.500 metri quadrati di terreno con accesso all’Appia Antica) poi più nulla. «Nessuno degli occupanti delle aree espropriate dal 2005 non ha mai pagato alcun canone di affitto, tranne quello irrisorio di 2.000.000 di lire l’anno dell’Azienda Agricola Appia Antica, in seguito disdetto - dicono dal Comitato - con grave danno per le casse Comunali. Ma è ancor più grave il danno erariale nei confronti dei cittadini che non possono usufruire di un bene acquisito e l’omissione di atti d’Ufficio per non aver effettuato gli sgomberi». Il Comittao, i residenti e tutti i cittadini romani auspicano che la vicenda si risolva in fretta e che le istituzioni portano la vicenda all'attenzione del Sindaco Gualtieri in Campidoglio. 

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