Roma, fiaccolata al Pigneto. I residenti: «Salviamo il quartiere da droga, violenza e degrado»

Roma, fiaccolata al Pigneto. I residenti: «Salviamo il quartiere da droga, violenza e degrado»
di Giacomo Zito
5 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Novembre 2022, 10:13

Droga, spaccio e un considerevole aumento di furti e aggressioni tornano a far paura al Pigneto. Gruppi di cittadine del quartiere nel quadrante est della Capitale denunciano un aumento del degrado e chiedono di non essere lasciate sole. 

L’occasione è l’iniziativa “Salviamo il Pigneto”, una fiaccolata di quartiere che ha radunato ieri sera davanti all’omonima fermata della Metro C diversi gruppi spontanei di associazioni e di cittadine. L’età è molto varia, il sesso pure, nonostante sia percepibile una notevole presenza femminile. A unirli è la loro presenza sul territorio, e il fatto di essere un “gruppo che è stanco della situazione di delinquenza, sporcizia e incuria del bene comune”, si legge in un post delle organizzatrici su Facebook.

Con Carmine Gazzanni per ‘Che c’è di nuovo’, il programma di Rai 2 di Ilaria D’Amico, una cinquantina di persone decidono di metterci la faccia e denunciare una situazione ormai insostenibile. Alle istituzioni, così come alle forze di Polizia, chiedono un presidio maggiore e di non essere lasciati soli.

I racconti dei residenti

Da diversi mesi, raccontano le voci della piazza, la situazione è andata via via deteriorandosi.

Una signora sulla sessantina, giunta al presidio visibilmente provata, testimonia un ultimo caso appena avvenuto nella zona: “C’era un furgone bianco, all’improvviso ho sentito strillare. Cinque o sei persone levavano il conducente dall’abitacolo. Una signora gridava aiuto, c’è stata una rissa. Alcuni sono scappati mentre due sono rimasti. Noi qui viviamo in un momento tremendo”.

Di racconti come questo le persone presenti ne hanno a volontà: “Si trovano spesso siringhe per terra, in ogni dove. Perché si bucano ovunque” racconta S, mamma del quartiere che preferisce rimanere anonima, per questioni di sicurezza. “Mio figlio tredicenne è stato fermato mentre tornava da scuola e gli è stata offerta della droga. Si è spaventato tantissimo e adesso non esce più da solo. Quando deve uscire per andare a giocare a pallone alla villa pretende che i genitori lo accompagnino”.

“Io sotto casa ce ne vedo tanti di loro - racconta Elda, abitante di piazza del Pigneto -. Provo a dirglielo che chiamo la Polizia ma niente. Continuano a bucarsi sotto il portone di casa. Io ci provo e ogni tanto gli tiro l’acqua, qualche volta mi arrabbio e scendo giù. Però che fa?”. 

Dalla fine del lockdown la situazione sembra essere peggiorata di giorno in giorno, aggravata negli ultimi mesi. La zona più interessata è quella che S, una ragazza presente al presidio, ha rinominato “il quadrilatero dello spaccio”, tra via l’Aquila, via Ascoli Piceno, via Macerata e piazzale Prenestino. “Io vivo sopra a un bar che è praticamente un ritrovo di spacciatori e mercato nero di tutti gli scippi di zona. Da casa mia vedo spesso diverse risse e sento urla a qualsiasi ora della notte”, racconta. “Siccome io filmo e faccio le foto che invio alla Polizia l’ultima volta mi hanno anche riconosciuta. Ridendo mi hanno detto: ‘Take a picture’. Io quindi sono tornata a casa e ho pianto. Sono stanchissima di questa situazione e sto pensando tranquillamente di cambiare casa perché non ne voglio più sapere”, conclude. 

 

La criminalità

Con meno possibilità di muoversi sono invece le famiglie che in questo quartiere ci vivono da anni e che ricordano anche le diverse ondate di criminalità che il Pigneto ha subito. “Prima c’erano più agenti, coordinati dal Commissario e Vice Questore Moreno Fernandez, e collaboravano direttamente con i cittadini del territorio. Erano presenti agenti in borghese, con cani antidroga, e i risultati c’erano stati perché anche il piccolo spacciatore che viene fermato è già un risultato”, ritornano a raccontare i presenti.

A piazza del Pigneto, alla fine dell’area pedonale, c’era anche un progetto per recintare l’aiuola e costruirci dei giochi per bambini. Quelli vecchi, ricorda Elda, sono stati portati via anni fa e da allora nulla è stato fatto per ridare decoro a quella piazza. “Ora - chiosa - è terra di nessuno”.

Una situazione di pericolosità che preoccupa molto i cittadini. Non solo per lo spaccio in sé, ma anche per l’aumento considerevole di furti. Tra i racconti di chi era presente c’è anche un signore che ne è stato da poco vittima. Gli hanno preso un braccialetto dal braccio per poterlo rivedere per pochi spicci. Televisori e biciclette, racconta una ragazza di piazzale Prenestino, entrano ed escono da un bar aperto anche di notte.

Alla paura di rimanere invischiati nelle continue risse che scoppiano nella zona si aggiunge quindi quella di poter essere derubati. Molti dei presenti sottolineano come non se la sentano più di tornare la sera tardi a casa da soli, al di là che siano uomini o donne. Il problema non è però solo notturno: la maggior parte delle testimonianze sono infatti di episodi avvenuti durante il giorno, alla luce del sole.

Dalle voci della piazza si sente anche parlare del rapporto con l'amministrazione, a cui spesso si è cercato di trovare un sostegno. “Al Municipio V abbiamo chiesto interventi di pulizia, perché nelle aiuole dell’isola pedonale ci nascondono la droga. Fanno delle buche e la nascondono” racconta sempre S. 

In una cinquantina si sono radunati davanti alla Metro C del Pigneto per denunciare una situazione di degrado che deteriora di giorno in giorno. La sensazione, da quello che raccontano, è che però non ci si voglia fermare a questa occasione. “Torneremo più spesso a pattugliare il territorio”, termina S, “e speriamo che la Polizia ci dia maggiore attenzione perché l’occhio del cittadino è ovunque e solo con un attento pattugliamento si può pensare di risolvere il problema”.

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