Roma, il Pd non paga il condominio da 5 anni, famiglie in rivolta a Torpignattara: «Debito di 10mila euro, dobbiamo pensarci noi»

A raccogliere la rabbia delle famiglie è l'inviato del programma Le Iene.

Roma, il Pd non paga il condominio da 5 anni, famiglie in rivolta a Torpignattara: «Debito di 10mila euro, dobbiamo pensarci noi»
di Francesco Pacifico
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Martedì 14 Marzo 2023, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 08:18

Denuncia alle telecamere delle Iene la signora Eleonora, residente nella stessa palazzina che ospita la sezione del Pd di via di Torpignattara: «Il problema di questo circolo è che non pagano le rate condominiali, per cui ci mettono nella condizione di dover sostenere noi queste spese». E a quanto ammonta il debito? «Più o meno siamo intorno ai 10mila euro. Un sacco di soldi e non riusciamo a recuperarli».


IL GIALLO DEI BOLLETTINI
Un gruppo di famiglie di Torpignattara è in rivolta contro la sede locale del Pd, che non paga da cinque anni le spese condominiali ordinarie e straordinarie. Tutti soldi che - per il principio della solidarietà tra condomini - sono costretti a pagare gli altri inquilini per pulire la palazzina o per le opere di manutenzione. E per la cronaca, la giustificazione del Pd è per certi aspetti più surreale della vicenda stessa: non paghiamo le quote perché da anni l'amministratore di condominio non ci recapita più i bollettini.
A raccogliere la rabbia delle famiglie - che hanno scritto ai segretari nazionali del Pd degli ultimi anni e anche di fronte a decreti ingiuntivi hanno fatto un buco nell'acqua - è l'inviato del programma, Filippo Roma. La Iena, all'assemblea nazionale dei Dem di domenica scorsa che ha incoronato Elly Schlein nuova segretaria, ha anche inseguito i maggiori esponenti del partito per chiedere conto di questo caso. Il servizio andrà in onda questa sera su Italia1.
Va detto che le risposte raccolte da Roma sono, quando va bene, molto imbarazzate. E lo stesso imbarazzo si registra anche tra i vertici del Pd romano, che ha aperto un'indagine interna per capire che cosa è successo. Ufficialmente il segretario Andrea Casu dice senza remore: «Se c'è da pagare, paghiamo, come abbiamo sempre fatto». Ma la vicenda è più complicata di quanto sembri: la sede di via di Torpignattara è di proprietà di Futuro Storico, una delle tante fondazioni create dagli ex Ds prima di confluire nel Pd per mettere sotto chiave il patrimonio. Tra il Pd e la fondazione, che è in liquidazione, non corre buon sangue per una serie di contenziosi. Dai militanti di Torpignattara si fa notare: «Questa cifra ci sembra un po' alta per 40 metri quadri... Fino al 2018 i bollettini per le spese condominiali ci venivano recapitati in sede, poi l'amministratore di condominio, non riconoscendoci la titolarità del bene, ha iniziato a inviare le spese a "Futuro Storico". Le abbiamo chieste alla fondazione, con la quale non abbiamo rapporti, ma non ci sono state mai girate. Per esempio sulle bollette delle utenze, che invece riceviamo regolarmente, siamo sempre precisi».
I Dem, quindi, si dicono pronti a trovare una soluzione con gli inquilini di via Torpignattara.

Che però difficilmente potranno accettare la giustificazione data dal Pd. Perché, come spiega Laura, «è vergognoso che siamo noi a dover pagare i debiti di un partito politico».

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