Palacavicchi, corsa al salvataggio del locale che ha fatto la storia della musica romana

Le feste e il Capodanno, il racconto di chi conosce lo storico locale di Ciampino

il Palacavicchi regno dei balli latino americani
di Raffaele Marra
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Martedì 6 Dicembre 2022, 14:33

Un pezzo di storia romana che se ne va. Uno storico locale di ballo per decenni regno della musica latina come il Palacavicchi di via Ranuccio Bianchi Bandinelli 130 (nei pressi di Ciampino) che moltissimi negli anni passati hanno frequentato, lasciando storie, emozioni, ricordi, sarà demolito. Giovedì scorso infatti è iniziata la fase di dismissione, almeno per quando riguarda tutta la parte elettrica. Tutto ciò perchè ben 62 abusi sarebbero stati dichiarati insanabili e sottoposti a ordinanze di abbattimento e nessuna sanatoria, in questi anni di controversie legali, è stata concessa, ma cìè di pù nessuno sa i tempi per la demolizione e soprattutto chi dovrà affrontare i costi altissimi (dovrebbero essere il Comune ma lo farà?). In previsione del Giubileo del 2025, per molti una speranza c'è, che qualcosa possa essere allestito e che le strutture non vadano del tutto perdute. Per anni, 5 sale da ballo poi diventate 6 e poi ancora 7, con ristoranti e pizzerie, su ben 18mila metri quadrati coperti all’interno di capannoni, hanno accolto il sabato sera hanno accolto anche 7mila amanti di ballo.

 

Giancarlo Cavicchi, patron del gruppo titolare della struttura è stato arrestato a marzo del 2021 per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.

Comunque i ricordi di chi ha vissuto gli anni d'oro del Palacavicchi, i più belli della propria giovinezza non si dimenticano facilmente: «Una mia amica - dice commossa Tamara - a Capodanno del 2009 ci ha trovato l’amore, si sono sposati e stanno insieme da allora, non si sono più lasciati, poi quanti ricordi con gli amici il sabato sera, i Capodanni e le feste». Il Palacavicchi è nato con il Giubileo del 2000 ma l’ultimo direttore è stato Gustavo Llange: «Sono stato il direttore del Palacavicchi negli ultimi quattro anni - dice Gustavo - avere quattro sale grandi e alcune piccoline, era un punto di riferimento per tanti perchè il Palacavicchi non era solo discoteca e ballo latino, organizzavamo fiere, concerti, congressi, meeting, ricevimenti, feste aziendali e private, facevamo di tutto. L’ultima sala la Palacinque è quella abusiva, quella incriminata che dovrebbe essere smantellata e demolita e si spera che il resto della struttura venga sanata e si possa sfruttare per un progetto per il prossimo Giubileo del 2025 i romani se lo meritano, anche se il terreno rimane sempre della proprietà Cavicchi, vedremo cosa l'amministrazione capitolina deciderà di fare».

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Un locale latino americano, il classico locale salsero: «Per me l’ultimo Capodanno quello prima del Covid del 2019 rimane indimenticabile - conclude Llange - ha ospitato personaggi come Maykel Fonts (ballerino, coreografo, insegnante di danza e attore di origini cubane, ndr) o Fernando Martin Sosa (ballerino uruguaiano specializzato nei balli caraibici) solo per citarne due, sono stati ospitati tanti giovani trapper (il termine identifica, chi canta la musica trap, sottogenere musicale dell'hip hop, nato nel Sud degli Stati Uniti, ndr), tantissimi comici e altrettanti personaggi famosi tanti della trasmmissione Ballando con le stelle». I ricordi sono anche quelli di chi ci ha lavorato per tantissime sere in dietro una consolle: «Ho lavorato al Palacavicchi come Dj per 15 anni - dice Alessandro - gli ho curato la parte commerciale delle sale perchè inizialmente era nato solo come un locale di salsa e a suo tempo ricordo mi contattò Lazzaro Martin Diaz un coreografo e ballerino cubano perchè voleva inserire altre sale che mettessero altra musica, come la disco, quella anni 70’-80, commerciale, techno-house, fu un grosso successo, attirò tantissima gente e per tanti anni ho fatto ballare migliaia di amanti del ballo ci fu anche una sala gestita da Radio Globo». Ricordi del Palacavicchi legati anche a momenti non bellissimi: nel 2004 per sempio chiusero anche alcune sale a seguito di un accoltallamento che portò alla morte di un ragazzo albanese reo di aver “guardato” troppo una ragazza di un 29enne romano incensurato.

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