Filippo Felici ucciso a Cinecittà per una resa dei conti: arrestato Daniele Piancatelli. La vittima agli amici: «Ditegli che gli taglio un dito»

Dopo le coltellate, Felici sarebbe stato colpito con dei calci. Per l'omicida c'è l'aggravante della premeditazione

Filippo ucciso a Cinecittà per una resa dei conti: arrestato Daniele Piancatelli. La vittima agli amici: «Ditegli che gli taglio un dito»
di Camilla Mozzetti
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Martedì 1 Novembre 2022, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 08:57

Aveva già preparato un borsone per lasciare Roma e si era nascosto a casa di un'amica, già conosciuta alle forze dell'ordine perché assuntrice di stupefacenti che rischia ora una denuncia per favoreggiamento. Ma da quell'appartamento al Tuscolano non era ancora fuggito quando gli agenti della Squadra Mobile (sezione Omicidi) lo hanno fermato giovedì notte al termine di una serrata indagine.
Accusato di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione, Daniele Piancatelli, 24 anni il prossimo 21 novembre, davanti al gip nell'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. È lui, secondo gli investigatori e la Procura, l'uomo che ha ucciso pugnalandolo alle spalle Filippo Felici, classe 1998, trovato riverso a terra in una pozza di sangue in via Publio Rutilio Rufo la notte di mercoledì scorso.

Le prove a carico di Piancatelli sono solide anche se resta da cristallizzare puntualmente il movente e così è stato convalidato l'arresto, come chiesto dal pm capitolino Edoardo De Santis, titolare del fascicolo di indagine.

L'uomo si trova ora a Regina Coeli ma appunto su quella notte non ha dato spiegazioni. Di certo, gli agenti della Mobile sono arrivati a lui attraverso una triangolazione di fattori: testimonianze e immagini di videosorveglianza dell'area che non hanno lasciato adito a dubbi, considerata la numerosità di tatuaggi che il 24enne ha sul corpo, volto e collo compresi e che sono stati catturati dagli occhi elettronici.

IL MOVENTE

Per quanto riguarda il movente è più che mai probabile ipotizzare un regolamento di conti per motivi di droga. Alla vittima il presunto omicida avrebbe rubato degli stupefacenti; Felici, che aveva un suo giro rodato di acquirenti, si sarebbe risentito e con degli amici comuni qualche sera fa si sarebbe sfogato: «A quello gli manca già un dito, adesso gli taglio anche l'altro». La piccola comitiva avrebbe riportato tutto a Piancatelli che a sua volta avrebbe risposto: «A sì? Adesso vediamo».
Sul terrazzo condominiale dove Felici abitava, nascosti sotto un lavatoio sono stati trovati 500 grammi di cocaina e altri 400 grammi circa di hashish più una serie di appunti su alcuni clienti. La droga era quasi certamente la sua. La famiglia stessa distrutta dal dolore ma sollevata per l'esito dell'indagine aveva lasciato intendere la paura che il ragazzo fosse entrato in un brutto giro, ma a scatenare la furia di Piancatelli - già testa calda con un trascorso specifico e datato per ricettazione, rapina e spaccio e legami rodati in certi ambienti criminali che a Roma gestiscono lo spaccio - sarebbe stata quella sorta di minaccia professata dalla vittima di fronte ad amici comuni. Così la sera del 26 ottobre il 24enne esce di casa e si porta dietro un coltello da cucina. Non c'è alcuna volontà di chiarire, quanto più forse il desiderio di ripulire l'immagine agli occhi di terze persone che dei due protagonisti conoscevano bene gli affari.

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LA DINAMICA

Dunque Piancatelli chiama Felici, che droga a parte lavorava in una pizzeria a taglio a Colli Albani, con il cellulare di uno di quegli amici comuni, la vittima esce dal portone di casa ma non c'è spazio per alcun chiarimento (da qui l'aggravante della premeditazione): Piancatelli gli si scaglia contro, colpendolo prima al volto, la vittima si piega in avanti per il dolore e a quel punto viene colpita alla schiena con quel coltello (che non è stato trovato) all'emitorace sinistro. Quando Felici è ormai in terra viene preso a calci fino a morire. Il suo aggressore, che tuttavia non era solo, scappa via. Chi era con lui non comprende la gravità dell'accaduto, viene colto di sorpresa da quella violenza ma si rivelerà poi utile con gli agenti della Mobile per chiudere il cerchio sul 24enne.

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