«Cinecittà, piano da rifare». A rischio i fondi del Pnrr

«Cinecittà, piano da rifare». A rischio i fondi del Pnrr
di Fabio Rossi
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 07:39

Un progetto ridotto nelle dimensioni, che riguarda nove studios invece dei 17 inizialmente previsti. Per una spesa (in arrivo dai fondi del Pnrr) inferiore ai 300 milioni di euro ipotizzati per l'industria cinematografica e gli studi di Cinecittà. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è al lavoro per cercare di recuperare i finanziamenti europei destinati, stando alle previsioni ministeriali, per «il potenziamento degli studi cinematografici di Cinecittà; il potenziamento delle attività di produzione e formazione del Centro sperimentale di cinematografia; lo sviluppo di infrastrutture (virtual production live set) a uso professionale e didattico; la digitalizzazione e la modernizzazione del parco immobiliare e impiantistico; il rafforzamento delle competenze professionali nel settore audiovisivo legate soprattutto a favorire la transizione tecnologica».

LE FALLE

Un piano era stato avviato con il lavoro svolto nella fase preparatoria del progetto, quando al ministero c'era Dario Franceschini. La Corte dei conti però ha di fatto bocciato l'operazione, nel suo schema originario, contestando la mancanza di alcuni passaggi necessari. Dall'istruttoria sarebbe emersa «la mancata adozione da parte delle strutture ministeriali degli atti che avrebbero dovuto produrre». In particolare, secondo i magistrati contabili, tutto il piano non risponderebbe agli obblighi sulla tracciabilità delle operazioni.

Un problema che deve essere sanato in tempi strettissimi, pena la rinuncia ai finanziamenti europei destinati a Cinecittà, presentando tra l'altro «quadri economici finanziari di dettaglio, degli interventi destinati a costituire il contenuto di ciascuna delle linee di azione».

L'ITER

Ora Sangiuliano dovrà riferire entro 30 giorni, davanti ai giudici della Corte dei conti, di un operato risalente al vecchio governo, per non perdere le risorse europee messe a disposizione e andare avanti con l'iter progettuale. A breve il ministro incontrerà l'amministratore delegato di Cinecittà, Nicola Maccanico, per fare il punto della situazione e rilanciare i piani di sviluppo da finanziare con i fondi del Recovery Plan. Quello di Cinecittà, peraltro, è un complesso di studi cinematografici tra i più grandi d'Europa. In questi studi sono stati girati circa tremila film, 90 dei quali hanno ricevuto una candidatura all'Oscar, poi vinto in ben 51 casi. Dal 2017 gli Studi di Cinecittà sono ritornati sotto il controllo pubblico, gestiti e coordinati da Istituto Luce Cinecittà: un'azienda pubblica, totalmente partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, che ne cura l'ampliamento e la valorizzazione. Nel 2021 l'azienda ha preso il nome di Cinecittà Spa. Nel 2022, per la quinta volta, Cinecittà ha ospitato l'assegnazione dei premi David di Donatello.

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