Roma, aiuti ai Casamonica per condonare le loro ville: arrestati i titolari di uno studio tecnico, vigili indagati

I dialoghi tra i due geometri arrestati: "Quelli c'hanno paura delle demolizioni"

Roma, aiuti ai Casamonica per condonare le loro ville: arrestati i titolari di uno studio tecnico, vigili indagati
di Michela Allegri e Camilla Mozzetti
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Giovedì 24 Marzo 2022, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 16:19

«Loro c'hanno paura della demolizione, io j'ho detto mercoledì a Laura... io vengo, me dai mille cash, che dobbiamo da na parte eee, poi famo metà per uno io e Simone, dopo di questo loro vogliono chiudere i condoni». La donna che viene nominata - Laura - è la sorella di Angelo Casamonica mentre quella che parla è Cinzia Mari intercettata il 13 giugno 2020 mentre riferisce al fratello Bruno degli accordi presi con un esponente del clan per chiudere una serie di istanze di condono per degli immobili della famiglia sinti. Nell'ordinanza di misura cautelare firmata dal gip Corrado Cappiello - che ha portato la Mari, il fratello e un vigile urbano, Ciro Della Porta, ai domiciliari e disposto la sospensione dal servizio per altri due caschi bianchi e per il funzionario dell'Ufficio edilizio Roberto Mancinelli - si evince l'esistenza di «un vero e proprio sodalizio criminale di stampo familiare dedito alla commissione di una pluralità di reati di falso e corruzione, composto dai soci e dagli amministratori dello studio Tecnico Mari srl» anche a favore di numerosi esponenti del clan Casamonica. I quali per il tramite dei due fratelli Mari, geometri, avrebbero ottenuto favori al fine di sanare posizioni compromesse o tali da poter poi rischiare di essere abbattute. Un'operazione non facile perché l'ufficio condono, all'epoca dei fatti, era chiuso e dunque per recuperare le pratiche serviva un impegno che doveva essere onorato. Nello specifico, Cinzia Mari l'8 giugno di due anni fa viene contattata da Laura Casamonica e alla donna spiega che dovrà predisporre una relazione sulle problematiche che gravano sugli immobili riconducibili alla famiglia.

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«NUN TE FREGO I SOLDI»
«Io prendo i condoni che stanno là, vedo quelli che si possono chiudere... - spiega la Mari alla Casamonica - la relazione tecnica sulla fattibilità oggi dei condoni tuoi di casa di via Tuscolana e de tu fratello e de tutti».

La donna replica e chiede: «Solo per prenderli costano mille euro?». E la geometra risponde: «Laura non stamo a giocà... non è per prenderli perché non li posso prende perché l'ufficio condono è chiuso... se mi dici ok io... perché non sono tutti miei ovviamente eh... capisci a me eh?... hai capito? Nun te rubo i soldi nun te preoccupà». In un altro episodio accertato e narrato nell'ordinanza, a ricevere favori dai fratelli Mari fu Angelo Casamonica. Anche in questo caso la Mari si occupò secondo gli inquirenti di risolvere presso gli uffici comunali «alcune problematiche legate agli immobili della famiglia Casamonica - si legge nelle carte - interfacciandosi con Roberto Mancinelli, nonché, tramite un suo collaboratore, con un non meglio identificato pubblico dipendente dell'ufficio condoni, dietro corresponsione di un importo di denaro». A maggio del 2020 la Mari incontra Angelo Casamonica in via Francesco di Benedetto perché quest'ultimo aveva necessità di effettuare alcuni lavori edili. Un mese più tardi quando la donna è in studio con il cugino squilla il telefono: «Oddio Angelo Casamonica... c'ho l'incubo aho...». L'uomo chiama perché sa di poter essere aiutato. Sempre al cugino: «Vedi Mancinelli me chiama a me, a task force... perché sanno che... perché Mancinelli l'altra volta, Casamonica, gli ho dato duecento euro e lui m'ha fatto Ci non è che ogni volta me devi... Fà così! Capito? Perché dopo, quando è, te chiama». La Mari chiama Mancinelli per andarci a parlare proprio della pratica di Angelo Casamonica. A seguito dell'incontro la donna richiama il membro della famiglia sinti: «Senti eh? Allora se fai come t'ho detto io.. se fai la ringhiera come quella dall'altra parte c'hai un ferro, vai in edilizia libera... se fai il muretto bisogna fare una pratica edilizia».

 

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