Maniaco della Caffarella a Roma, 30enne nigeriano inseguiva e molestava minorenni: preso

A dare l'allarme il preside della scuola media Lewis Carroll

Maniaco della Caffarella a Roma, 30enne nigeriano inseguiva e molestava minorenni: preso
di Marco De Risi
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 04:26

Nel giro di pochi giorni la tensione era salita alle stelle. Nella scuola vicino il parco della Caffarella alcuni minorenni avevano descritto la presenza di un maniaco aggressivo. Il preside dell'istituto Teodoro Mommsen aveva fatto una denuncia alla polizia di zona e qualche mamma aveva fatto esposti alle forze dell'ordine. Sono stati gli agenti del commissariato Appio, diretto da Pamela De Giorgi, a risolvere il caso in meno di 24 ore.

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I poliziotti hanno agito in borghese ed in divisa e si sono rifatti alle descrizioni dell'uomo che emergevano dalle denunce e dagli esposti.

Così ieri mattina, in via Sermoneta, gli investigatori hanno incrociato l'uomo, un senza fissa dimora di 30 anni, di origine nigeriana che vive in giacigli di fortuna ed è alcolista. È stato denunciato per molestie, accusato di aver importunato più volte inseguendoli e urlandogli insulti dei ragazzini dagli 11 ai 14 anni, terrorizzandoli.

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A dare l'allarme in particolare è stata la scuola media Lewis Carroll, che fa parte dell'istituto comprensivo Teodoro Mommsen. In quel tratto di via Latina che costeggia il parco si sono del resto verificati gli episodi più gravi. Tanto che la scuola aveva informato le forze dell'ordine e successivamente i genitori di «reiterati eventi che minano la sicurezza degli studenti e provocati da una persona non italiana, probabilmente senza fissa dimora che si aggira nel Parco della Caffarella e aree limitrofe il quale si avvicina alle studentesse con fare minaccioso».
A quanto pare le tentate aggressioni sono state sventate anche grazie all'intervento di testimoni: passanti, commercianti e un gruppo di tassisti. Dopo l'allarme partito per tempo dalla Mommsen scuola a cu fa capo la Carroll, anche gli agenti della Polizia locale fecero un sopralluogo. Purtroppo la vastità dell'area che fa parte del Parco dell'Appia Antica, 132 ettari di verde con vari accessi e a portata di mano sotto casa, impedisce un controllo costante (in passato si era parlato di cancellate): i residenti chiedono maggiori controlli. Non va dimenticato che il 14 febbraio 2009 una giovane seduta su una panchina con il fidanzato fu vittima di uno stupro da parte di due romeni, due banditi che si nascondevano nel verde. Una violenza che il quartiere non ha mai dimenticato.

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