«Quel pino era inclinato da tempo e avevamo chiesto più volte che fosse controllato, per fortuna è crollato di notte, il parco è sempre pieno di bambini...». L'odissea tutta romana dei pini che si schiantano a terra, fa tappa nello storico e popolare quartiere del Quadraro. Una Opel station wagon distrutta, la cancellata del parco 17 aprile 1944 piegata come fosse di carta, il pino alto oltre trenta metri che invade via Pediano, a pochi passi da piazza dei Tribuni, i vigili del fuoco impegnati per ora nella rimozione dell'albero. Paura ieri al cosiddetto "Monte del Grano", nell'area verde che sorge accanto al mausoleo di epoca romana.
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Il pino è piombato giù spaccando quasi a metà la vettura parcheggiata: parabrezza infranto, tettino completamente schiacciato.
IL MONTE DEL GRANO
Il parco dedicato alle vittime del rastrellamento del Quadraro (un angolo verde nel cuore dei residenti) è passato di competenza al Municipio VII da poco, come stabiliscono le nuove regole sul decentramento della gestione del verde. «Il decentramento riguarda la manutenzione del verde orizzontale, mentre la cura degli alberi resta al Comune - spiegava ieri Estella Marino, assessore all'Ambiente del VII Municipio - tempo fa un altro pino che aveva circa 70 anni è caduto e si trovava in un giardino privato: credo a questo punto che tutti i pini del Quadraro debbano essere controllati dal Comune, non so se siano stati piantati tutti nello stesso periodo».
I residenti, ancora sotto choc per il crollo, e per lo scampato pericolo, ieri chiedevano verifiche urgenti. Il parco tra l'altro (anche prima dell'abbattimento della cancellata) restava aperto la notte perché i cancelli sono rotti. E chissà quanto tempo dovrà passare prima che la recinzione, distrutta dal pino, venga ristabilita.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it