Allarme al Tiburtino, baby gang aggrediscono le donne. «Si appostano nella scorciatoia tra via Feronia e via Marica»

Residenti terrorizzati: «Si appostano nella scorciatoia tra via Feronia e via Marica»

Allarme al Tiburtino, baby gang aggrediscono le donne. «Si appostano nella scorciatoia tra via Feronia e via Marica»
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 08:55

È solo una scorciatoia ma da alcune settimane a questa parte i residenti di quartiere cercano di evitarla. Meglio fare il giro largo perché le storie si rincorrono e, purtroppo, si ripetono. Non sono gli sbandati stavolta a seminare il panico, né gli spacciatori o i tossici ma una banda di ragazzini, tutti italiani tra i 13 e i 15 anni che si appostano in branco e aspettano che passi qualcuno per circondarlo, provare a rapinarlo o inseguirlo. Al Tiburtino, tra via Feronia e via Marica, c’è una scorciatoia che collega le due strade costeggiando il campo sportivo XXV Aprile e la parrocchia di San Michele Arcangelo. Qui nelle ultime settimane si sono consumate almeno tre aggressioni a danno di semplici passanti e a firmarle sono stati dei giovanissimi, probabilmente di zona. 

L'Aquila, le baby gang colpiscono ancora: ragazzo aggredito e picchiato al terminal dei bus

GLI EPISODI

L’ultimo episodio risale all’11 febbraio scorso: una donna imbocca la scorciatoia, ha fretta di rientrare a casa, ma viene presa di mira dalla banda che in molti sanno oggi descrivere ma che di fatto resta ancora a piede libero perché nessuno pur restano vittima ha finora denunciato. E quindi, contro chi si procede? La signora in questione è stata inseguita, lei capendo di essere in pericolo ha iniziato a correre, è scivolata e si è ferita poi si è rialzata ed è riuscita a mettersi in salvo senza essere raggiunta. Ha provato a fare denuncia dopo alcuni giorni ma si è sentita rispondere che senza un referto sarebbe stato inutile. Unica garanzia: «faremo dei controlli in zona». Era pomeriggio quell’11 febbraio, le 17.30 circa, i ragazzini stavano fumando e quando l’hanno vista passare l’hanno prima accerchiata e poi inseguita. Pochi giorni fa un’altra residente racconta: «saranno state le 23 quando passando in macchina proprio davanti alla scorciatoia ho visto questo gruppo di ragazzini che mi faceva segno di fermarmi, ero da sola ho tirato dritto» e per lei è stato un bene. A essere presi di mira sono anche gli uomini: un altro residente di zona ha fatto quasi la stessa fine della signora accerchiata sabato scorso. Anche lui è stato circondato dai ragazzini «Richieste sconclusionate», dirà poi l’uomo che forse per la sua natura è riuscito a uscire dal cerchio umano che gli si era creato intorno senza ritorsioni. I ragazzini continuano a sostare all’inizio della scorciatoia, di solito il pomeriggio e in molti ormai evitano di avvicinarsi. 
Dal comitato di quartiere è partito il tam-tam social: «chi si è imbattuto in questo gruppo denunci e se vi è possibile evitate la zona», ma non è cambiando strada che si risolve il problema.

Dal IV Municipio il presidente ha cercato di rassicurare prendendo personalmente in carico la situazione. Diverse famiglie che pure vivono in zona ed hanno figli piccoli, sono preoccupati e denunciano: «Nessuno interviene cosa deve succedere perché le forze dell’ordine si interessino di questi bulli?». Dalla descrizione fornita da vittime e testimoni, il gruppo è composto da 6-7 ragazzi tutti molto giovani e tutti italiani. Fumano e vestono come se fossero usciti da una serie tv crime. «Chiediamo un controllo del territorio - l’appello accorato del comitato - per evitare di dover commentare un altro tipo di storia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA