È solo una scorciatoia ma da alcune settimane a questa parte i residenti di quartiere cercano di evitarla. Meglio fare il giro largo perché le storie si rincorrono e, purtroppo, si ripetono. Non sono gli sbandati stavolta a seminare il panico, né gli spacciatori o i tossici ma una banda di ragazzini, tutti italiani tra i 13 e i 15 anni che si appostano in branco e aspettano che passi qualcuno per circondarlo, provare a rapinarlo o inseguirlo. Al Tiburtino, tra via Feronia e via Marica, c’è una scorciatoia che collega le due strade costeggiando il campo sportivo XXV Aprile e la parrocchia di San Michele Arcangelo. Qui nelle ultime settimane si sono consumate almeno tre aggressioni a danno di semplici passanti e a firmarle sono stati dei giovanissimi, probabilmente di zona.
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GLI EPISODI
L’ultimo episodio risale all’11 febbraio scorso: una donna imbocca la scorciatoia, ha fretta di rientrare a casa, ma viene presa di mira dalla banda che in molti sanno oggi descrivere ma che di fatto resta ancora a piede libero perché nessuno pur restano vittima ha finora denunciato. E quindi, contro chi si procede? La signora in questione è stata inseguita, lei capendo di essere in pericolo ha iniziato a correre, è scivolata e si è ferita poi si è rialzata ed è riuscita a mettersi in salvo senza essere raggiunta. Ha provato a fare denuncia dopo alcuni giorni ma si è sentita rispondere che senza un referto sarebbe stato inutile. Unica garanzia: «faremo dei controlli in zona». Era pomeriggio quell’11 febbraio, le 17.30 circa, i ragazzini stavano fumando e quando l’hanno vista passare l’hanno prima accerchiata e poi inseguita. Pochi giorni fa un’altra residente racconta: «saranno state le 23 quando passando in macchina proprio davanti alla scorciatoia ho visto questo gruppo di ragazzini che mi faceva segno di fermarmi, ero da sola ho tirato dritto» e per lei è stato un bene. A essere presi di mira sono anche gli uomini: un altro residente di zona ha fatto quasi la stessa fine della signora accerchiata sabato scorso. Anche lui è stato circondato dai ragazzini «Richieste sconclusionate», dirà poi l’uomo che forse per la sua natura è riuscito a uscire dal cerchio umano che gli si era creato intorno senza ritorsioni. I ragazzini continuano a sostare all’inizio della scorciatoia, di solito il pomeriggio e in molti ormai evitano di avvicinarsi.
Dal comitato di quartiere è partito il tam-tam social: «chi si è imbattuto in questo gruppo denunci e se vi è possibile evitate la zona», ma non è cambiando strada che si risolve il problema.
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