Stadio Roma a Pietralata, sì della giunta al progetto: «Cantiere al via nel 2024»

Con una delibera il Comune ha riconosciuto l’interesse pubblico dell’opera. L’investimento complessivo per i Friedkin sarà di 528,39 milioni di euro

Stadio Roma a Pietralata, sì della giunta al progetto: «Cantiere al via nel 2024»
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 15:42

Parterre delle grandi occasioni: il sindaco, Roberto Gualtieri, il CEO della Roma, Pietro Berardi, e gli assessori all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, e allo Sport, Alessandro Onorato. Per presentare alla stampa il primo vero via libera formale allo Stadio della Roma di Pietralata: la delibera di Giunta comunale che fissa i paletti e approva la dichiarazione di pubblico interesse all’opera. Entro fine anno - parola sia di Berardi che di Gualtieri - la Roma consegnerà il progetto definitivo insieme al disegno architettonico estetico dello stadio al quale lavorano sia «i Friedkin in prima persona» che la società Popolus, quella che ha in progettazione il nuovo stadio di Milano e che ha disegnato, fra gli altri, quello del Tottenham. Dieci mesi, una «scadenza sfidante» l’ha definita Berardi consapevole dei tempi davvero molto risicati. Obiettivo: aprire i cantieri per il 2024 e inaugurare per il centenario di As Roma nel 2027. 

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LE NOVITÀ

Due le novità più rilevanti: la prima, la decisione della Giunta di far partire al più presto il confronto pubblico.

La seconda, procedurale: sarà la Regione, come con Tor di Valle, a gestire la seconda parte dell’iter, la Conferenza di servizi decisoria. Andiamo per ordine. Chiusa la conferenza di servizi preliminare - il cui compito era solo quello di verificare che non esistessero motivi ostativi insuperabili che impedivano di approvare il progetto e formulare le prime prescrizioni - con la delibera approvata ieri dalla Giunta comunale inizia l’iter amministrativo: il testo passerà all’esame sia del IV Municipio Tiburtino che delle Commissioni consiliari (Urbanistica, Mobilità, Lavori pubblici, Sport, Patrimonio, Attività produttive e Ambiente). Commissioni e Municipio dovranno esprimere un parere, obbligatorio ma non vincolante, sulla delibera di pubblico interesse e proporre eventuali emendamenti al testo. Dopo di che si andrà al voto finale in Consiglio comunale, prevedibile più o meno per la fine di marzo o gli inizi di aprile. 

L’ITER

A quel punto, la prima parte di questo lungo iter si sarà conclusa: il pubblico interesse sarà stato riconosciuto insieme a tutto l’elenco di prescrizioni che la Roma dovrà attentamente seguire nella predisposizione del progetto definitivo per uno stadio da 55mila posti, estendibile a 62mila, più una serie di opere accessorie (ponti, parcheggi, strade) per un valore di poco superiore ai 528milioni di euro. Fra le prescrizioni che la Roma dovrà rispettare, le più rilevanti contenute nella delibera riguardano il controllo sul numero dei parcheggi a disposizione, la contestuale realizzazione di tutte le opere pubbliche prima dell’apertura dello stadio, la minimizzazione dell’impatto del cantiere sull’ospedale Pertini, un’attenta progettazione dei collegamenti stradali e l’assicurazione di un adeguato livello di offerta di trasporto pubblico. Da un punto di vista economico, la Roma dovrà pagare cash al Comune gli oneri legati ai costi di costruzione (una parte di tasse che si pagano quando si costruisce, ndr) e curare l’esproprio di tutte quelle aree che non siano già di proprietà del Comune. In cambio, Trigoria avrà la concessione (a pagamento) per 90 anni dell’area al termine di quali tutte le strutture diventeranno di proprietà del Comune. 

Presentato il definitivo, si aprirà la conferenza decisoria che sarà organizzata e gestita dalla Regione, «visto che il progetto è soggetto a Valutazione di Impatto ambientale che rimane una competenza regionale», ha chiarito l’assessore Veloccia. Conferenza decisoria che, nei lavori, dovrà anche tener conto del dibattito pubblico. «Stiamo studiando come farlo - ha spiegato Veloccia - vogliamo spiegare il progetto alla città». La delibera indica anche su cosa viene basato il pubblico interesse: principalmente, lo stadio, considerato “volano di sviluppo economico”; la rigenerazione del quartiere di Pietralata con la valorizzazione delle aree verdi; la creazione di connessioni urbane pedonali e ciclabili. Per Onorato, «abbiamo dimostrato agli investitori internazionali che su progetti concreti l’amministrazione dà risposte in tempi rapidi». Chiosa Gualtieri: «Siamo soddisfatti. Siamo convinti che le prescrizioni saranno affrontate positivamente dalla società».

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