Stadio della Roma a Pietralata, verbale chiuso: via all'iter per la «pubblica utilità»

L’obiettivo del Campidoglio è approvare la delibera per la pubblica utilità a inizio febbraio in Giunta

Stadio della Roma a Pietralata, verbale chiuso: via all'iter per la «pubblica utilità»
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:33

Verbale chiuso. Ora si va in Giunta per far partire l’iter della delibera contenente la dichiarazione di pubblica utilità alla costruzione dello Stadio della Roma di Pietralata. L’obiettivo del Campidoglio è approvare la delibera per la pubblica utilità a inizio febbraio in Giunta e poi far partire l’iter per l’approvazione definitiva in Consiglio comunale, prevedibile più o meno per il mese di marzo. Ieri pomeriggio, il Campidoglio ha ufficializzato la conclusione dei lavori della Conferenza di Servizi preliminare con la determina dirigenziale di chiusura del verbale con tutti i suoi numerosi pareri allegati: 34 documenti prodotti da 29 diversi Enti (alcuni ne hanno prodotti più di uno come i Vigili urbani, il Dipartimento Attività produttive del Comune, l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile). Il compito della Conferenza di Servizi preliminare, lo ricordiamo, è quello di esaminare il progetto preliminare e, in caso di assenza di motivi insuperabili che rendano impossibile costruire l’opera, di redigere tutte le prescrizioni necessarie per far scrivere correttamente al proponente, in questo caso la As Roma, il futuro progetto definitivo.

LE TAPPE La Conferenza era stata convocata formalmente all’indomani della consegna in Campidoglio - era il 3 ottobre scorso - del progetto Stadio di Pietralata.

Il 27 ottobre, dal Campidoglio era partita la richiesta alla Roma di chiarire e integrare i documenti. In due tranche - 25 novembre e 16 dicembre - la Roma aveva depositato la nuova documentazione. La scorsa settimana, l’11 gennaio, la Conferenza di Servizi era stata chiusa. E ora arriva il verbale con tutte le prescrizioni cui la Roma dovrà attenersi, nello scrivere il progetto definitivo, per poter incassare poi il via libera finale e aprire i cantieri.

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LA DELIBERA DI PUBBLICO INTERESSE La prossima tappa sarà amministrativa e politica: la delibera di pubblico interesse. In pratica la Giunta Gualtieri, in una decina di giorni, dovrà preparare una delibera che recepisca il verbale della Conferenza di servizi. Questa delibera, poi, dovrà essere spedita al Municipio IV e a tutte le commissioni consiliari competenti - Urbanistica, Mobilità, Lavori pubblici, Ambiente, Commercio, Patrimonio e Sport - che dovranno esprimere un parere, obbligatorio ma non vincolante, ed eventualmente formulare degli emendamenti al testo. Conclusa questa parte - che di solito richiede una mesata di tempo - il testo con le eventuali proposte di modifica di Commissioni e Municipio verrà portato al voto in Consiglio Comunale. Nel caso di Tor di Valle, la Conferenza si concluse a inizio settembre 2014 e il voto sul pubblico interesse giunse il 22 dicembre di quell’anno: siamo perfettamente in linea con quei tempi, dunque.

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COSA PREVEDE IL PROGETTO Il progetto presentato dalla Roma prevede che il Campidoglio conceda, per 90 anni, alla società giallorossa 16 ettari di terreno a Pietralata sui quali la Roma costruirà uno stadio da 55mila posti estendibili per particolari eventi a 62mila, corredato da parcheggio, aree ospitalità e intrattenimento; due parchi verdi, uno intorno allo Stadio, 110mila metri quadri, comprensivo di campi sportivi e aree intrattenimento, come teatro all’aperto e spazio per eventi, a disposizione della città e l’altro, chiamato “Centrale”, 50mila metri quadri,, più defilato, verso la fermata metro B Quintiliani. Nelle aree esterne ci saranno Museo della Roma, Fan Store, negozi e ristoranti, e quasi 6mila metri quadri dedicati a centro fitness, centro medico, centro sportivo e asilo. Poi una serie di opere pubbliche: tre ponti ciclopedonali (uno a via Livorno, uno dalla stazione Tiburtina e uno di connessione con l’Ospedale Sandro Pertini); tre nuovi parcheggi - due interrati (sotto Quintiliani e sotto lo Stadio) e uno fuori terra (vicino al Pertini) - più uno già esistente per 4.044 posti auto in zona e 10mila posti per le due ruote, fra moto e bici; piste ciclabili e pedonali.

 

536 MILIONI DI INVESTIMENTI Il tutto per un costo totale di 536 milioni di euro: 409 per lo Stadio e le sue pertinenze, 20 per le opere pubbliche, 58 milioni di oneri e 48 per consulenze varie. Tutti soldi a carico della As Roma, senza spese, quindi, per il Campidoglio. Il finanziamento di questi 536 milioni di euro, secondo progetto, sarà per il 70% con mutuo (375 milioni) e il resto, 30% pari a 161 milioni, sarà coperto dai Friedkin con fondi propri. La Roma che, ricordiamo, chiede una concessione della durata di 90 anni, il massimo previsto dalla legge, prevede di arrivare a ricavare quasi 70 milioni di euro al decimo anno attraverso biglietti, naming rights, pubblicità, gestione del Museo e del Fan Store, affitti dei vari locali commerciali, ricavi da parcheggi e ricavi dall’affitto dello stadio per eventi. A fronte di questi ricavi, la Roma stima che i costi di gestione (dal canone da versare al Comune alle tasse, alle assicurazioni) sfiori i 10 milioni l’anno cui vanno però sommati i costi per il personale.

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