Stadio della Roma, primo "sì" del Comune: ora Giunta e Consiglio dovranno dichiarare il pubblico interesse

Parere positivo da parte dei tecnici del Campidoglio per l’impianto di Pietralata

Stadio della Roma, primo "sì" del Comune: ora Giunta e Consiglio dovranno dichiarare il pubblico interesse
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 23:08 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 14:09

Con la pubblicazione del verbale che chiude la Conferenza di Servizi preliminare, si apre la strada per l’approvazione della delibera di pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma di Pietralata. «Bene la chiusura nei tempi previsti della conferenza dei servizi preliminare per la realizzazione nuovo stadio. Con assenso tecnico prosegue iter per la realizzazione di un’opera importante per Roma che contribuirà a riqualificare il quadrante di Pietralata», ha twittato il sindaco, Roberto Gualtieri. 

LE REAZIONI

E in una nota, l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha espresso soddisfazione per il «lavoro, approfondito e coordinato, svolto dagli uffici di Roma Capitale. È del tutto evidente che, essendo questa una fase preliminare, il progetto dovrà essere ulteriormente raffinato ed elaborato.

Nella fase decisoria, quella della presentazione del progetto definitivo, dovranno essere accolte le prescrizioni e risolte le criticità evidenziate nella prima fase e che riguardano in particolare, come era già noto, la disponibilità delle aree e gli assetti di accessibilità e mobilità». 

Gli uffici tecnici del Comune, della Regione e dello Stato hanno esaminato il progetto preliminare che la Roma aveva depositato lo scorso 3 ottobre che prevede di costruire su 16 ettari uno stadio da 55mila posti, due parchi, tre ponti ciclopedonali e quattro parcheggi. E hanno dato parere favorevole all’opera ovviamente a condizione che, quando la Roma presenterà il progetto definitivo, questo accolga le prescrizioni emanate. Ora, con il via libera tecnico si apre la fase politica: la Giunta Gualtieri dovrà preparare una delibera che fa proprio il verbale della Conferenza di Servizi ed esprime il pubblico interesse all’opera.

La delibera sarà esaminata dal Municipio IV Tiburtino e dalle Commissioni - Urbanistica, Mobilità, Lavori pubblici, Ambiente, Patrimonio, Commercio e Sport - che esprimeranno pareri e proposte di emendamenti. Dopo di che si andrà al voto finale in Consiglio comunale, quello che sancirà il pubblico interesse. Considerati i tempi, per febbraio la delibera dovrebbe arrivare in Giunta e per marzo è prevedibile il voto in Consiglio. Dopo di che, la Roma dovrà redigere il progetto definitivo che, come detto, per poter poi essere approvato nella futura Conferenza di Servizi decisoria dovrà recepire tutte le prescrizioni che i vari uffici hanno predisposto ora. Nessuna di queste prescrizioni è insormontabile, anzi, per la maggior parte si tratta di piccoli aggiustamenti come Ferrovie dello Stato che chiede di verificare con attenzione dove ricadranno le fondamenta del ponte ciclopedonale di via Livorno per non interferire con alcune opere di bonifica in corso. Oppure come la Soprintendenza comunale che in merito ad alcune preesistenze archeologiche - resti di un paio di ville, di una bottega e di una cisterna tutte di epoca romana - richiede di salvaguardarle e valorizzarle nel progetto definitivo. Poi c’è la questione del trasporto: il Campidoglio chiede che il progetto per il nuovo impianto non comporti ripercussioni eccessive sul traffico della Capitale . 

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