Roma, Sheena Lossetto travolta e uccisa a 14 anni durante un inseguimento della polizia: l'agente a processo

Pierluigi Tarsia, classe 76, è stato rinviato a giudizio

Roma, Sheena Lossetto travolta e uccisa a 14 anni durante un inseguimento della polizia: l'agente a processo
di Andrea Noci
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Martedì 30 Maggio 2023, 07:33

Due auto corrono lungo l'A24. Una è la Fiat Punto dei rapinatori, l'altra, quella della volante della polizia stradale che li insegue. I malviventi per scappare le provano tutte, anche imboccare contromano la trafficatissima via di Salone, nella zona est della Capitale. L'agente alla guida fa lo stesso, scontrandosi però con l'auto su cui viaggiano Sheena Lossetto, i suoi genitori e il fratello. La ragazza di 14 anni perde la vita poco dopo, quando i medici del 118 la portano in ospedale, mentre i familiari restano feriti. È il primo marzo del 2021. Ieri il poliziotto che guidava, Pierluigi Tarsia, classe 76, è stato rinviato a giudizio, dovrà difendersi a processo dalle accuse di omicidio e lesioni stradali.

L'UDIENZA

«Nonostante operasse in servizio urgente d'istituto - si legge nel capo d'imputazione - durante un'operazione di polizia e dunque non fosse tenuto al rispetto della segnaletica stradale, non rispettava tuttavia le regole di comune prudenza imposte dalle circostanze». Questa la contestazione della Procura capitolina. I familiari di Sheena, presenti nell'aula dove si è svolta l'udienza, non intraprenderanno l'azione civile: sono già stati risarciti dall'assicurazione. Anche i nonni, che in un primo momento si erano costituiti parte civile, hanno chiesto e ottenuto la revoca, dal momento che la società assicurativa ha previsto un indennizzo anche per loro. La prima udienza è fissata per marzo 2025, quando saranno trascorsi esattamente quattro anni dal tragico incidente.

LA VICENDA

Comincia tutto con una rapina in una tabaccheria di Tivoli. Sono da poco passate le 11 del mattino, quando il proprietario del negozio allerta la polizia, descrivendo l'auto a bordo della quale si allontanano i malviventi. Gli agenti la rintraccia lungo l'A/24, è compatibile con la descrizione fornita dal tabaccaio. Parte così l'inseguimento ad alta velocità. La Punto dei rapinatori prosegue per oltre dieci chilometri sulla Roma-L'Aquila fino al Collatino, forzando persino un posto di blocco prima di imboccare via di Salone. Ma in contromano. Ed è qui che la macchina guidata da Tarsia investe quella della famiglia Lossetto, di ritorno dallo shopping in un centro commerciale. L'auto dei rapinatori non va tanto più lontano: 500 metri dopo si schianta contro un palo. Nella vettura viene ritrovata la refurtiva, 4mila euro di pacchetti di sigarette. Nell'impatto, il papà di Sheena, Daniele, che oggi ha 58 anni si frattura costole e bacino, mentre il figlio Giosuè, 22 anni, si rompe l'aorta toracica. Ad entrambi viene assegnata una prognosi di oltre 40 giorni. Mamma Lucia (41 anni) si rompe il naso, mentre l'altro poliziotto, quello che stava sul lato del passeggero, si rompe il femore. La peggio ce l'ha Sheena che invece muore in seguito all'impatto.

L'ACCUSA

La perizia disposta dalla procura ha confermato la prima ricostruzione: il poliziotto avrebbe imboccato la strada contromano per inseguire l'auto dei due rapinatori, per poi scontrarsi con la Fiat Panda dei Losetto. «Questa perizia però ha tenuto in considerazione solo le due auto direttamente coinvolte nell'incidente, cioè la volante e l'auto dei Lossetto, senza prendere in considerazione l'auto dei malviventi in fuga», commenta Federica Casale, avvocato difensore dell'agente. In udienza il legale ha depositato una consulenza di parte: «Nell'atto che abbiamo prodotto - spiega Casale - si tiene conto anche delle manovre fatte dalla macchina dei rapinatori, tra frenate brusche, cambi di direzione repentini che avrebbero costretto il mio assistito a finire contromano». Saranno queste due perizie i perni intorno ai quali ruoterà il processo.

 

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