San Lorenzo, ferito nell’androne di casa muore all’ospedale. Quando sono arrivati i soccorsi l’uomo era cosciente

L’allarme lanciato dal vicino che non l’aveva visto tornare

San Lorenzo, ferito nell’androne di casa muore all’ospedale. Quando sono arrivati i soccorsi l’uomo era cosciente
di Camilla Mozzetti
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Domenica 30 Ottobre 2022, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 08:33

San Lorenzo, via dei Campani: c'è un uomo riverso nell'androne di un palazzo che respira a fatica. Morirà pochi minuti dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni e ad ora non si sa se sia stato colto da un malore oppure se qualcuno l'abbia colpito magari nel tentativo di rapinarlo. Di certo ad indagare è la Squadra Mobile che ieri mattina ha preso in mano il caso dopo che dal pronto soccorso è arrivato al commissariato di San Lorenzo un referto non chiaro che parlava di una ferita a livello nucale da approfondire. I fatti risalgono alla sera prima.

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LA DINAMICA

Sono infatti le 21 circa di venerdì quando la vittima, E.

M., classe 1958, dopo aver trascorso parte della serata in un bar vicino casa decide di rientrare. Con lui nel locale c'era anche il coinquilino, entrambi sono italiani ed incensurati. Dividono quel modesto appartamento aiutandosi reciprocamente. La vittima vive con una pensione, non è sposato né ha figli o compagna. Ed è stato proprio il coinquilino a dare l'allarme perché rientrato prima e non vedendolo tornare quando nel salutarsi si erano detti «a fra poco», ha iniziato a preoccuparsi. È stato lui a trovarlo nell'androne che ancora respirava ed era cosciente. Riverso di lato come se fosse caduto dopo essere inciampato su uno scalino o aver messo male il piede. Già in passato, ricordava l'inquilino, la vittima era scivolata per distrazione ma venerdì sera prima di perdere i sensi il 64enne non è riuscito a raccontare cosa gli fosse accaduto. Così il personale del 118 è arrivato e soccorrendolo lo ha portato al San Giovanni dove però l'uomo è morto non molto tempo dopo. I sanitari nel referto parlano di una ferita alla nuca poco compatibile con una caduta o comunque inconsueta.

LE INDAGINI

Da qui la segnalazione alla polizia con la Squadra Mobile che ieri mattina è arrivata, non appena allertata, a San Lorenzo per un primo sopralluogo. Coinquilino a parte, non ci sono testimoni (in verità neanche l'uomo che divideva la casa con la vittima ha saputo aggiungere altro se non la descrizione del primo soccorso). Sono in fase di acquisizione le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza della zona che potrebbero sicuramente chiarire se qualcuno ad esempio - tra le 20.45 e le 21.15, ovvero nell'arco temporale in cui la vittima avrebbe fatto rientro a casa - sia uscito o entrato da quel portone in via Dei Campani. Il 64enne aveva con sé gli effetti personali: portafogli e cellulare ma questo non basta a poter escludere che qualcuno abbia comunque provato a rapinarlo, che ne sia nata una colluttazione, potenzialmente congrua a chiarire meglio la ferita alla nuca, e che l'aggressore sia fuggito senza refurtiva. Analogamente alla verifica delle immagini di videosorveglianza che insistito nell'area, gli agenti stanno passando al setaccio anche la vita della vittima, per escludere o accertare che avesse, ad esempio, patologie pregresse (problemi di cuore o ipertensione) che avrebbero potuto facilitare la caduta forse per uno svenimento. La salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria e trasferita all'obitorio della Sapienza dove nei prossimi giorni verrà condotto l'esame autoptico, l'unico in realtà - salvo repentini chiarimenti investigativi - a poter dire se sia stata o meno una morte naturale.

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