Roma, a Settecamini vandali scatenati: distrutte nove macchine

I residenti in allarme: «La sede dei carabinieri chiusa dal 2018: servono più militari per presidiare l'area»

Roma, a Settecamini vandali scatenati: distrutte nove macchine
di Raffaella Troili
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Sabato 19 Novembre 2022, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 09:53

Roma - Non c'è pace a Settecamini dove da quando la caserma dei carabinieri è stata chiusa, atti vandalici di ogni tipo tengono sotto scacco il quartiere, spandendo un senso di insicurezza diffusa. Nella notte tra giovedì e venerdì sono state vandalizzate nove auto in via Bertolucci 25. Distrutti vetri per il semplice gusto di farlo, non ci sono tracce di effrazione. In passato ci sono stati altri episodi furti di auto, all'interno delle auto e nelle case. Nella stessa notte altre sette macchine sono state distrutte a Casal Monastero, qualche sera prima in zona Marco Simone. La scoperta al mattino, quando di corsa le persone scendono in strada per correre al lavoro o accompagnare i figli a scuola. «Un risveglio da incubo, almeno nove famiglie si sono trovate l'auto distrutta, uno spettacolo pietoso, c'è chi parlava di almeno 1.500 euro di danni», racconta la presidente del comitato di quartiere Settecamini, Caterina Crimeni. «Da anni ci battiamo per la riapertura della caserma dei carabinieri di via Rubellia, chiusa a novembre del 2018 perché l'edificio andava ristrutturato per danni dovuti a infiltrazioni d'acqua piovana».

 


Da allora nel quartiere si è notato un cambio di passo, nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine. «Il territorio risente della mancanza di un presidio fisso in zona. Tante istanze e petizioni abbiamo presentato come singolo comitato di quartiere, assieme ad altri comitati di quartieri vicini, poiché la caserma controllava altre zone». L'ultima il 25 ottobre, firmata da tutti i comitati interessati e da altri, minacciando il ricorso alla Corte di giustizia della Comunità europea. Indirizzata a Ministero della Difesa, Ministero dell'Interno, Prefettura, Comando provinciale dell'Arma, gabinetto del sindaco, procuratore della repubblica presso il Tribunale dei minori, assessorato ai lavori pubblici, Simu. «Risposte, zero, di fatto non c'è un presidio fisso in zona. La nostra caserma di riferimento è a Guidonia, ma da lì con tutta la buona volontà non possono controllare un territorio così vasto». Tuttavia il quartiere ci spera, «abbiamo fiducia nelle forze dell'ordine abbiamo chiesto aiuto al commissariato di polizia San Basilio e ai carabinieri di Settecamini che sono a Guidonia.

Speriamo possano avere elementi di indagine significativi. Il quartiere avrebbe tanto da offrire se rivalutato, abbiamo fiducia nei carabinieri, fanno di tutto e faranno di tutto, siamo sicuri, per accelerare le cose».

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ZONA STERMINATA


Nella sfera di competenza della caserma di Settecamini rientrano anche Case Rosse, Nuova Ponte di Nona, Villaggio Falcone, Colle degli Abeti, Casal Monastero, Sant'Alessandro, Lunghezza, Villaggio Prenestino e la Rustica e comprende due municipi, quarto e sesto, circa 150mila gli abitanti. «La scomoda sede di Guidonia non consente di gestire efficacemente le situazioni di emergenza. Furti in appartamenti, locali e attività commerciali, furti e danneggiamenti d'auto, aggressioni fisiche ai danni di infesi cittadini sono purtroppo aumentati. Il più delle volte molti reati non vengono denunciati a causa del disagio di doversi recare presso una sede lontana. In molti quartieri si stanno predisponendo dei contratti di vigilanza privata. Un vero peccato perché Settecamini sarebbe un gioiellino, è abbandonato a se stesso».

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