Roma, allarme rifiuti. «Ama nasconde gli orari dei ritiri della spazzatura»: proteste a accuse

La denuncia a Settecamini. Agli abitanti negato l’accesso agli atti: «Chiedevamo anche il tragitto dei mezzi»

Roma, allarme rifiuti. «Ama nasconde gli orari dei ritiri della spazzatura»: proteste a accuse
di Raffaella Troili
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Lunedì 5 Giugno 2023, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 09:41

Le foto dei rifiuti che scattano i cittadini parlano da sole. Cassonetti stracolmi e miasmi insopportabili, specie ora con il caldo, discariche qua e là. A Settecamini monta la protesta: i camion Ama non passano come dovrebbero, così il Comitato di quartiere guidato dall'avvocato Caterina Crimeni ha chiesto un accesso agli atti, «ma purtroppo ci hanno negato la richiesta di accesso civico ai tabulati per andare davanti alla commissione tributaria: volevamo sapere i giri effettivi effettuati dai furgoncini nel quartiere per ritirare la spazzatura». Nella risposta datata 16 maggio si legge, che non sono "ammissibili istanze di accesso preordinate a un controllo generalizzato dell'attività della pubblica amministrazione", "non conformi al principio di trasparenza" ma nel frattempo la situazione non migliora. «Una motivazione incongrua - spiega Caterina Crimeni - che è passibile di impugnazione». I residenti intendono proseguire per le vie legali. «Prima un ricorso amministrativo con una istanza di annullamento/revoca in via di autotutela, in base alla risposta valuteremo i prossimi passi. In via stragiudiziale abbiamo chiesto all'Ama la riduzione della tariffa Tari basandoci su una nota sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce in caso di raccolta non regolare una riduzione della tassa dell'80 per cento».

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Intanto tra carte bollate e rifiuti in strada, tutto tace. «Abbiamo intenzione di fare causa all'Ama perché non è giusto pagare la Tari quando ogni giorno la situazione peggiora. «Dopo tante pressioni sono intervenuti in una zona al confine tra il IV e il VI Municipio», su via di Salone che collega all'area est di Roma e «dove le discariche abusive sono numerose e orripilanti, specie sulla Collatina e davanti a Decathlon», lo stesso hanno segnato per la Tenuta del Cavaliere, «dove accanto alla maestosa natura e alle suggestive tenute di origine medievale sussiste un'autentica bidonville (soprattutto sotto le bretelle del raccordo).

Non tocca a noi tracciare i limiti di competenza territoriale, tocca a voi agire». I cittadini rimarcano lo scaricabarile di tutti gli enti preposti e sottolineano i possibili «danni alla salute».

 

LE AREE CRITICHE

La raccolta latita, «specie in via Bertolucci nel comprensorio e nella zona, da via Montenero sabino a via Colli sul Velino, poi via di Salone è uno scenario a parte, dove è tutto fuori controllo». Non solo proteste, perché intanto un minimo di decoro viene mantenuto con i gruppi Retake e le segnalazioni quotidiane. «Purtroppo il gruppo Nad, Nucleo ambiente decoro della Municipale, è stato depotenziato e non interviene più. Una grave perdita perché fotocamere e fototrappola erano un deterrente, ma il bando non è stato rinnovato e siamo rimasti soli tra degrado, pochi passaggi dell'Ama e gente che si organizza con discariche abusive». Degrado, del resto porta alto degrado. Ai bordi delle strade lungo Settecamini si scorgono tappeti di rifiuti, i bidoni sono stracolmi, impossibile differenziare, impossibile anche volendo rispettare le regole della raccolta. Un scenario di degrado da via Stafora a via del Rio a via Casola, da via Fornocasale a via Colleverde dove c'è il mercato. «E adesso con il caldo abbiamo davvero paura». Per questo andranno avanti: «A queste condizioni, la Tari è solo una beffa».
 

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