Roma, l'appuntamento via chat era un agguato: picchiato, rapinato e sequestrato (per andare a prelevare al bancomat)

Terrore per un 20enne, caricato in auto in zona Tor Vergata

Roma, l'appuntamento via chat era un agguato: picchiato, rapinato e sequestrato (per andare a prelevare al bancomat)
di Marco De Risi
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Sabato 18 Febbraio 2023, 06:47

Un appuntamento al buio su internet con un altro ragazzo, poi l'agguato e il sequestro di persona a Tor Vergata. La vittima è un ventenne incensurato. I due avevano concordato di andare in un locale, così si sono incontrati in via Passo Lombardo. Quella che doveva essere una bella serata, si è trasformata però in un incubo. All'incontro in realtà il giovane ha trovato tre energumeni che lo hanno circondato e picchiato. Poi l'hanno caricato su una vettura. «Se non esegui i nostri ordini, ti ammazziamo» le minacce subite dalla vittima secondo quanto raccontato agli investigatori. La banda ha portato via i soldi che il ventenne aveva con sé, un bottino esiguo, così lo hanno costretto ad andare con loro presso un bancomat e a prelevare. Dopo avergli portato via i soldi, l'hanno scaricato in strada e sono fuggiti. Sul posto è arrivata la polizia ed è stata chiamata un'ambulanza che ha visitato sul posto la vittima che è risultata essere in buone condizioni, ma molto scosso per il terrore subito.

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Vi sono una serie d'indizi che potrebbero aiutare gli investigatori a rintracciare la banda di via Passo Lombardo anche perché hanno agito a volto scoperto, un elemento che potrebbe risultare decisivo per le indagini. La vittima ha infatti consentito di elaborare un sommario identikit.

La polizia, intanto, ha requisito le immagini di alcune delle telecamere della zona dove è stata a compiuta la rapina nel tentativo di trovare indizi utili alle indagini. Si tratta dell'ennesima trappola scattata sul web. Sempre più spesso infatti accade che si accettino appuntamenti al buio con sconosciuti, che poi si rilevano banditi pronti a rapinare e a tenere in ostaggio le vittime.

«Ho conosciuto quel ragazzo su un sito d'incontri - ha detto la vittima alla polizia -. Abbiamo chiacchierato un po' mi è sembrata una brava persona. Poi ci siamo scambiati i numeri dei cellulari. Credevo di avere incontrato un ragazzo normale. Uno di cui ci si può fidare. Quindi sono stato contento per l'incontro che avevamo fissato alle 22. Ma quando mi sono trovato in strada con lui ho capito che era un agguato. Si sono presentati quattro individui. Tutti con comportamenti violenti. E allora ho capito che ero caduto in un'imboscata».
 

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