Una festa da Dolce vita con porchetta d'Ariccia e spumanti italiani offerti ad amici vecchi e nuovi sabato sera a partire dalle 19. Una festa di quartiere, perché le botteghe come questa che sono ormai storiche, rappresentano un baluardo nel tessuto della città, perni di una comunità che non vuole disgregarsi nell'anonimato e non vuole dimenticare vicini e lontani. Ma anzi del ricordo fa bagaglio per il suo futuro. Qui, a via Sardegna, è passata tutta la prima e la seconda Repubblica - il fondatore era fornitore di casa Pallavicini e Saragat - la contessa Marzotto in cerca di privacy faceva le sue riunioni di lavoro tra grandi vini e particolari dolci della immensa tradizione italiana. E qui trovano posto sui preziosi scaffali la falanghina e il nero d'Avola di Michele Placido, il primitivo di Bruno Vespa e il Pollenza di Brachetti Peretti perché all'Enoteca Peluso cinema e imprenditoria hanno sempre fatto tappa. A cominciare dai signori di Roma. O melio della Roma. E se Sensi amava comprare champagne da regalare agli amici, il nuovo presidente giallorosso, mister Pallotta è solito fare scorta dell'amato Sauvignon.
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