Roma, da Banksy a Shepard Fairey ai Marmi Torlonia: al via la nuova stagione espositiva

Edoardo Tresoldi, Etherea © Roberto Conte
di Valeria Arnaldi
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Mercoledì 2 Settembre 2020, 18:09
L’arte come strumento, scenario, simbolo di ripartenza: sollecito alla riflessione, spunto per la condivisione, “guida” per passo e sguardo. Pittura, fotografia, street art, installazioni: la nuova stagione espositiva romana prende il via con un cartellone di grandi eventi. Ricca l’agenda di settembre. Il Chiostro del Bramante, l’8 settembre apre le porte della mostra “Banksy. A visual protest”, che, fino all’11 aprile, riunisce oltre novanta opere dell’artista, provenienti da collezioni private, da molte delle immagini più note, come “Girl with Balloon” e “Queen Vic”, da “Toxic Mary” a “HMV”, fino a sculture, prove di stampa per il libro “Wall & Piece”, stampe per “Barely Legal” e oltre venti progetti per le copertine di vinili, cd e libri realizzati dal 2001 al 2017. Organizzata da DART Chiostro del Bramante con 24 ORE Cultura e ideata da Madeinart, patrocinio della Regione Lazio, l’esposizione corre così tra  stampe su carta o tela a opere uniche eseguite con varie tecniche. Dall’interno del Chiostro, inoltre, si potrà ammirare “Sibille e angeli” di Raffaello, restaurato, a Santa Maria della Pace.
Non solo Banksy. Alla Galleria d’Arte Moderna dal 17, “Shepard Fairey. 3 Decades of Dissent”, a cura dello stesso Fairey, con Claudio Crescentini, Federica Pirani, Wunderkammern Gallery, che fino al 22 novembre, vedrà recenti inediti dell’urban artist in dialogo con la collezione d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina. Stesse date e sede per “Sten Lex. Rinascita”, a cura degli artisti pionieri dello stencil poster, che presentano una selezione di lavori, tra stencil poster, appunto, e stampa su carta.
Intanto, l’8 prendono il via a MACRO gli appuntamenti di “Agorà”, tra incontri, conferenze, simposi e talk. Inaugura il 10 da Gagosian, la mostra di nuovi dipinti di Stanley White.
Lo spazio urbano diventa protagonista di più appuntamenti. Da sabato fino al 4 ottobre nei giardini di Villa Aldobrandini sarà possibile vedere l’installazione site specific “Loggia Aldobrandini” del duo artistico Robocoop, che, guarda alla storia della Villa, proponendo una “dialogo” tra evocazioni rinascimentali e barocche e contaminazioni con il patrimonio architettonico otto-novecentesco del Rione Monti, attraverso un gioco di poster e prospettive illusorie, ecologia e mito. Il 13, “Notte della Cabbalà”, nel festival “Ebraica”, sui palazzi dell’Antico Quartiere Ebraico saranno proiettate illustrazioni di Pax Paloscia per “Vocabolario dei desideri” di Eshkol Nevo. Nel festival, dal 13 al 16 settembre, pure “Happy Hands. Life Without distancing” dei fotografi Ariel Nacamulli, Micol Sed, David Polacco, a Palazzo della Cultura.
Al via il 15 l’attesa “Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese”: fino al 13 dicembre, il Parco ospiterà un nucleo di installazioni progettate o reinventate per l’area, da artisti come Andreco, Mario Merz, Mimmo Paladino, Benedetto Pietromarchi, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi, Nico Vascellari.
Apre il 16 la grande  esposizione “Il Centenario. Alberto Sordi 1920-2020”, curata da Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta, che si terrà nella Villa di Sordi a Caracalla, con un articolato percorso concepito per raccontare l’uomo e l’artista. Un secondo spazio sarà presso il Teatro dei Dioscuri con focus sul programma “Storia di un italiano”.
Dal 16 anche “Si può illuminare un cielo melmoso e nero?”, personale di Francesca Leone, a cura di Danilo Eccher, presso Magazzino. Tema di riflessione, lo spaesamento.
Al MAXXI, la nuova stagione espositiva inizia il 14 con “Giovanni Gastel. The people I like”, che riunisce oltre 200 ritratti realizzati dal maestro fotografo ai personaggi che lo hanno maggiormente colpito, da Barack Obama a Roberto Bolle, da Zucchero a Bebe Vio. Dal 24 settembre, “Isaac Julien. Lina Bo Bardi. Un meraviglioso groviglio”, omaggio dell’artista all’architetta italo/brasiliana. Al museo Bilotti, dal 17 settembre, “Cruor. Renata Rampazzi”, a cura di Claudio Strinati: tra dipinti, studi preparatori, un’installazione e un video.
Aperture serali straordinarie, nei weekend al Museo nazionale Romano: a Palazzo Altemps, fino al 20, si potrà ammirare la mostra dedicata a Filippo de Pisis. E, da novembre, il museo ospiterà un’esposizione su Alberto Savinio.
Dal 18, al Museo delle Mura, “Narrazioni d’Argilla. Gli archetipi nelle fiabe e nei miti”, rassegna d’arte ceramica. Dal 22, al Pastificio Cerere, “Namsal Siedlecki. Mvah Cha, a cura di Marcello Smarrelli”: la mostra presenta per la prima volta in Italia i risultati del progetto Crisalidi, realizzato con il sostegno dell’Italian Council. Le opere poi saranno donate al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Articolata l’offerta di ottobre.
Forte l’attesa per “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori”, ai musei Capitolini, Villa Caffarelli, da metà mese: più di 90 opere selezionate tra i 620 marmi catalogati illustrano la più prestigiosa collezione privata di sculture antiche.
“Fuori” è il titolo della prossima edizione della Quadriennale d’arte di Roma, che dal 29 ottobre al 17 gennaio, curata da Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, porta in primo piano, a Palazzo delle Esposizioni, un’immagine nuova dell’arte contemporanea italiana a livello internazionale, con opere di 43 artisti “usciti” dalle rotte convenzionali. Particolare attenzione sarà dedicata alla parità di genere.
Ancora MAXXI. Dal primo ottobre, con “Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio”, la collezione si arricchisce di opere di maestri come Carla Accardi, Mario Schifano, Luciano Fabro, Claudio Parmeggiani. Sarà inoltre acquisito un importante fondo di Luigi Ghirri. Il 28 ottobre apre “ MAXXI BVLGARI Prize”, con le opere dei finalisti dell’edizione 2020 Giulia Cenci, Tomaso De Luca e Renato Leotta. E il 25 novembre prende il via “Una storia per il futuro. I primi dieci anni del MAXXI”, che celebra il decennale del museo. Stessa data per il focus su Navin Rawanchaikul. Dal 16 dicembre, “Aldo Rossi. L’architetto e le città”.
Intanto, non mancano proroghe. Si potrà vedere fino al 20 settembre “C’era una volta Sergio Leone”, al Museo dell’Ara Pacis. “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” nei Musei Capitolini, invece, terminerà il 10 gennaio.
 
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