Gigi Proietti, il ricordo per i 140 anni del quotidiano: «Il Messaggero a Roma è sinonimo di giornale»

«Il Messaggero a Roma è sinonimo di giornale»: il ricordo di Gigi Proietti alla festa per i 140 anni
di Alessandro Di Liegro
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Giovedì 20 Settembre 2018, 22:15 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 07:42

Gigi Proietti e il Messaggero si sono intrecciati più volte: da quando l'attore scriveva i “Versacci” per il quotidiano, fino ai giorni d'oggi, in cui interpreta il giornalista Bruno Palmieri nella fiction “Una pallottola nel cuore”, giunta alla terza stagione. Intervistato dal vicedirettore del quotidiano, Alvaro Moretti, l'attore ha commentato: «Io sono un giornalista finto. Anche quando interpretavo il maresciallo Rocca c'era gente che mi salutava con il saluto militare, ma non è vero. Finalmente ho dimostrato che anche i giornalisti funzionano in tv. Nelle fiction hanno successo solo preti, medici e carabinieri».
 


Ricorda anche il periodo dei “versacci”, una vera tradizione romana, che non poteva non comparire sulle pagine del quotidiano di Roma per eccellenza: «Le invettive si mandavano in versi, era anche una sorta di rispetto dell'avversario». Il rapporto tra Roma e il Messaggero è antico, sottolinea Proietti: «Quand'ero piccolo non si diceva “compra il giornale” ma “compra Il Messaggero”. A Roma è sinonimo di giornale. Sta anche nella letteratura minore, nei monologhi popolareschi. Si comprava la domenica mattina anche per motivi economici. Ho scoperto solo oggi che si comprava anche il giovedì, perché era il giorno degli annunci. Quando si poteva si comprava».

Nel corso della sua carriera, Proietti ha creato un laboratorio attoriale e fondato tre teatri: «Sono orgoglioso di averlo fatto.

Quando chiude tutto, almeno una cosa l'abbiamo aperta».

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