Ritorna sul luogo del delitto perfetto della sua carriera, Pino Strabioli. Una serata speciale, quella di lunedì 11 aprile, al teatro Vittoria di Testaccio, a Roma, per un consolidatissimo show come "Sempre fiori, mai un fioraio", un dialogo per parole e musica su e con lo spirito di Paolo Poli. "Il mio maestro: avere condiviso serate di teatro e raccolto i suoi pensieri, il suo afflato di vita, la sua cultura prima in un libro poi in questo spettacolo-dialogo - dice Pino Strabioli - è stato un privilegio che voglio condividere con la gente. Fu un uomo di straordinario successo e una presenza politicamente rilevantissima per come seppe portare il suo essere omosessuale coltissimo all'attenzione di un'Italia che di certe cose neanche parlava nelle prime serate della Rai di Milleluci, lui star con le grandissime e rivoluzionarie Mina e Raffaella Carrà. Un uomo coltissimo". Colto, toscano e raffinatissimo come un altro dei suoi eredi Giancarlo Gori alias Drusilla Foer. "E' stata una grande fonte di ispirazione per tanti, anche per Gori/Foer, certo. E uno che ha saputo con grande eleganza spingere le colonne d'Ercole dell'accettazione dell'altro". Strabioli torna in teatro proprio mentre prosegue il suo impegno nel weekend di Raiuno con il Caffè e con i suoi programmi radiofonici. "E anche in radio Poli fu un mattatore, uno di quella generazione di fenomeni che hanno segnato un'epoca dello spettacolo italiano".
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