Alessandro Haber al castello di Santa Severa. «Con Bukowski e Tenco per giocare insieme»

Alessandro Haber al castello di Santa Severa. «Con Bukowski e Tenco per giocare insieme»
di Valentina Venturi
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Venerdì 21 Agosto 2020, 12:58
Alessandro Haber spesso e volentieri ha unito la carriera di attore con quella di cantante, o per meglio dire di «interprete» come preferisce definirsi lui stesso, perché «con la musica arrivi diretto non hai bisogno di traduzioni, è universale. La recepisci: o ti violenta o ti fa del bene. Abbraccia tutti».

Il suo personale percorso musicale è iniziato con la pubblicazione nel 1995 di un album geniale sin dal titolo 'Haberrante, che contiene La Valigia dell'attore, scritta per lui da Francesco De Gregori. Questa sera il Caffeina Festival a Santa Severa propone Alessandro Haber, che porta in scena canzoni e versi, un reading insolito in cui canta, spiega e interpreta.

«Una serata particolare» precisa l'attore che ha preso parte all'ultimo film di Pupi Avati «tra musica e parole. Mi piace giocare con la musica. Credo che le canzoni vadano raccontate: per esempio Margherita di Riccardo Cocciante la faccio in maniera unica. Cerco di lasciare delle emozioni; spesso vengono in camerino a dirmi: Ecco, finalmente l'ho capita».
IN SCENA
Sul palcoscenico Haber propone canzoni degli anni Cinquanta, Sessanta e classici senza tempo come Vedrai vedrai di Luigi Tenco o Insieme a te non ci sto più di Paolo Conte. La musica contemporanea è invece meno trattata perché «il presente lo conosco di meno, non lo frequento molto: mi piace giusto qualcosa di Mannarino. C'è però una cantante che mi commuove da sempre ed è Mia Martini, anche se questa sera purtroppo non la faccio. Solo nominandola mi emoziono, pensando alla vita che ha fatto e che l'hanno costretta a fare. È stata meravigliosa».

Oltre alla musica, ci sono i versi di cui si parla nel titolo, versi tratti da uno degli scrittori americani che Haber maggiormente ama e propone da tempo: Charles Bukowski. «Alterno canzoni con suoi testi» precisa l'interprete nato Bologna nel 1947. «Bukowski è un autore che amo molto. Il 16 agosto di quest'anno è stato il centenario della sua nascita e in estate dovevo fare un sacco di serate, ma il virus le ha annullate tutte. Discorso valido anche per gli spettacoli teatrali: avevo appena iniziato la tournée di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, diretto da Leo Moscato, regista bravissimo, ma si è interrotta. Fortuna che ho appena finito di dirigere due cortometraggi, uno anche come interprete; si intitolano Il gioco e 27 marzo 2020».

Nella scorsa stagione Haber è stato anche protagonista televisivo, grazie allo show di Rai2 intitolato Maledetti Amici Miei: nel cast erano presenti anche Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo e Sergio Rubini, tre dei suoi più cari amici. «L'amicizia» commenta con vigore «per me è fondamentale, è il valore a cui credo di più, più dell'amore. Gli amori e le donne (come gli uomini) vanno e vengono, solo i figli sono tuoi. Il tradimento di un amico invece è dolorosissimo: un amico ti dà sicurezza, è un'isola a cui aggrapparsi; quando quello scoglio manca anneghi nel vuoto. Avevo Monica Scattini ma non c'è più, come Flavio Bucci ed Ennio Fantastichini. Oggi gli amici veri sono Veronesi, Massimo Ghini, Papaleo e Rubini. Di donna c'è Giuliana De Sio, con cui ho avuto una storia tanti anni fa ma ora siamo rimasti amici».

Castello di Santa Severa, festival Caffeina Sere d'estate in via Aurelia. questa sera alle ore 21.
 
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