Roma, da Venditti a Mirkoeilcane: ce n'è per tutti i gusti

Antonello Venditti
di Fabrizio Zampa
28 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Dicembre 2018, 15:05 - Ultimo aggiornamento: 17:22

LUNEDI’ 17 DICEMBRE
 
 
Jazz/Fuori Casa, Nicky per la Casa delle Donne

La vocalist Nicky Nicolai con una formazione di tante star, dalla pianista Rita Marcotulli alle vocalist Maria Pia De Vito, Noemi, Chiara Civello, Susanna Stivali, che saliranno in palcoscenico insieme a Roberto Gatto (batteria), Flavio Bosso (tromba), Daniele Sorrentino (contrabbasso), Lucio Bardi (chitarra), Luigi Del Prete (batteria), Seby Burgio e Andrea Rea (pianoforte) l’attrice Valentina Carnelutti, la regista Costanza Quadriglio, il regista Daniele Vicari e altri ospiti propone un live a sostegno della Casa Internazionale delle Donne, che continua una delicata trattativa con il Comune di Roma che ha revocato la convenzione. Per poter garantire la continuità della gestione di questo simbolico spazio, luogo di autonomia e di libertà, un mare di artisti si è riunito e ha trovato il consenso di altri colleghi come Paola Cortellesi, Fiorella Mannoia, Paola Minaccioni, Nicky Nicolai, Noemi, Jasmine Trinca, Tosca, Paola Turci, Zerocalcare. E nel teatro concesso dalla Regione Lazio c’è la serata dedicata al jazz italiano, protagonisti Nicky & Friends, con l’obiettivo di continuare a far sentire la voce del movimento #lacasasiamotutte.
Teatro San Raffale, via di S. Raffaele 6, ore 20.30
 

 

 
 
World reggae/Da Corzani e Saletti ecco Caracas

“Caracas” è il risultato di una partnership tra Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Interiors) e Stefano Saletti (Novalia, Piccola Banda Ikona, Café Loti, Sete Sois Sete Luas Orchestra): i due hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto l'album omonimo, il cui filo rosso è la sottolineatura negli arrangiamenti e negli incastri ritmici del «levare», quella parte dei ritmo che il normale pubblico, quando batte le mani su un brano, evita accuratamente insistendo sul «battere». La loro è opera buona e meritoria, oltre che una sorta di galleggiante sonoro che ha permesso di intraprendere un mirabolante viaggio alla ricerca di un cosmopolitismo degli strumenti, degli idiomi e delle musiche. E’ un progetto world-reggae con partenza dal Mediterraneo per circumnavigare il globo terracqueo con la prua puntata sul meticciato sonoro e sulle alchimie ritmiche. Con Stefano Saletti (bouzouki, charango, chitarra, melodica, electronics, voce) e Valerio Corzani (basso, voce, electronics) ci sono Erica Scherl (violino, tastiere), Eugenio Saletti (chitarra elettrica, voce), Filippo Schininà (batteria) e uno special guest d’eccezione, lo straordinario griot e vocalist Badara Seck, senegalese di Dakar. La serata verrà accesa dalla proiezione incrociata delle immagini di "Que viva Mexico!”, film-documentario girato nel 1931 dal regista sovietico Sergei Eisenstein.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21  
 
 
Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì al club romano c’è “Per chi suona la campana”, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio e storico Folkstudio di via Garibaldi, e stasera sono sul palco Ernesto Bassignano, Paola Consagra, Martina De Santis, Gianfranco Di Mare, Alberto Lombardi, Samia e Claudio Orfeo, Lino Rufo, Enzo Samaritani e tanti altri, per un live natalizio a lume di candela.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Jazz/La musica di Gil Evans con l’orchestra di Bruce Ditmas


La Monday Orchestra del batterista Bruce Ditmas, americano di Atlantic City, ripropone il suo omaggio al compositore canadese Gil Evans, grande innovatore del cool jazz scomparso nel 1988 che ha lavorato con tutti, da Lee Konitz a Miles Davis, Barry Gailbraith, Danny Polo, Charlie Parker, George Russell, Gerry Mulligan, John Lewis, Jaco Pastorius, Pat Metheny, Enrico Rava, Roswell Rudd, Stan Getz. E’ una Monday Orchestra in versione italoamericana, con Angelo Olivieri alla tromba, Antonello Salis alla fisarmonica, Sandro Satta e Carlo Conti ai sax, Antonio Jasevoli e Guido Silipo alle chitarre, Daniele Pozzovio e Lewis Saccocci al piano e Ron Seguin al contrabbasso, che ripropone i brani con arrangiamenti conditi anche da un pizzico di elettronica.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
MARTEDI’ 18 DICEMBRE
 
 
Jazz/Jérôme Sabbagh al Gregory-Salone Margherita

Arriva la formazione del sassofonista Jérôme Sabbagh: parigino cresciuto a New York, annata 1973, ha studiato al Berklee College of Music di Boston, ha sei album alle spalle e ora è in tour con quattro musicisti italiani che hanno costruito le loro carriere soprattutto all’estero: sono la pianista e compositrice Simona Premazzi (anche lei attiva sulla scena newyorkese), il trombettista Tommaso Iacoviello, il contrabbassista Ferdinando Romano e il batterista Giovanni Paolo Liguori. Sabbagh è uno dei più creativi e innovativi musicisti nell’attuale scena internazionale del jazz.
Salone Margherita, via dei Due Macelli 75, ore 21
 
 
Jazz/Italia-Usa, ukulele e sassofoni al Fonclea

Francesca Biagi, voce & ukulele soprano, incontra Carol Sudhalter, sassofonista e flautista di Boston che nel 1978 si trasferì a New York per suonare con Latin Fever, la prima formazione di musica latina tutta al femminile. “France’s Follies” è il progetto di Francesca che si ispira allo stile di vocalist che diventarono famose a Broadway, nel Vaudeville e nelle Ziegfeld Follies degli anni ’20 e ’30, come Annette Hanshaw, Ruth Etting e Fanny Brice, Cliff Edwards e Bing Crosby. Ricercatrice di jazz classico, Biagi ha approfondito i repertori nati negli Usa sulla scia del successo dell’ukulele, evoluzione del cavaquinho portoghese approdato alle Hawaii nel 1879. Con Carol Sudhalter, Davide Vaccari alla chitarra e Flavia Ostini al contrabbasso, “France's Follies” offre una selezione di spartiti originali con accompagnamento per ukulele, dal sapore esotico e ballabile. Live molto divertente.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 21
 
 
Jazz/Il trio di Adriano Tortora all’Elegance

Dopo un lungo studio con il musicista armeno Vardan Ovsepian il pianista romano Adriano Tortora propone, in trio con Marco Bruno al basso elettrico e Federico Orfano alla batteria, un live di fusion e sperimentazione, nel quale l’improvvisazione è condita dalla musica brasiliana, dai choro, dalle armonie e dai contrappunti di Bach e dalla fusion di Micheal Brecker. Tortora ha le sue radici nell’hardbop, vive tra Roma e Valencia e offre per la prima volta le sue composizioni originali.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21
 
 
Jazz/Nicola Mingo Quintet, Focus on Guitar

Lo Swinging Quartet del chitarrista Nicola Mingo rievoca un modo di fare jazz che si usava negli anni ’50 e ’60 e rappresenta un omaggio allo swing di quel periodo storico, nonché un tributo ai grandi chitarristi dell'epoca come Wes Montgomery, punto di riferimento di Nicola e di tutti i chitarristi jazz del mondo, filtrato alla luce della contemporaneità e al sound di altri grandi chitarristi come George Benson, il tutto con riferimenti all’album “Swinging”. Con Mingo suonano tre musicisti doc: Andrea Rea al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari alla batteria.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Musica/Rossella Seno, Lino e Yuki Rufo in difesa degli “ultimi”

«In un mondo votato al vuoto consumismo dei sentimenti e delle idee, abbiamo deciso di sederci dalla parte considerata sbagliata dalle odierne convenzioni, quella del cuore. Avere successo non è emergere a tutti i costi, ma riuscire a essere fedeli a se stessi, senza lasciarsi ingannare da una società che come pensiero unico ha il profitto e ci ha portati ad avere piuttosto che ad essere. Ecco perché portiamo in scena le storie di coloro che, per scelta o costrizione, stanno al di là della vetrina, gli ultimi: i clochard, i carcerati, i violentati, gli zingari, le puttane, i pazzi»: così la vocalist e attrice veneziana Rossella Seno, il chitarrista e cantautore Lino Rufo (dal Molise) e il chitarrista Yuki Rifo (sempre da Isernia, ma vive a Londra) presentano “Puri come una bestemmia”, spettacolo di canzone teatro sugli «ultimi» e su temi come l'immigrazione, l'eutanasia, la violenza sulle donne e sui più fragili,  il poco rispetto per l'ambiente e la Terra in cui viviamo, la diseguaglianza in ogni sua forma, l'indifferenza sviluppata nel corso degli anni verso il prossimo e, peggio, la non accettazione del «diverso». E' un progetto interessante e positivo, che torna in scena al club romano e va condiviso al cento per cento.
Teatro Tordinona, via degli Acquasparta 16, stasera e domani, ore 21
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68 ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 19 DICEMBRE
 
 
Rock/A Perfect Circle, nuovo album da Los Angeles

In equilibrio fra rock, metal, post grunge, gothic, chitarre a palla e mille altri ingredienti, la band californiana A Perfect Circle, fondata a Los Angeles nel 1999 dal chitarrista e tastierista Bill Howerdel e dal vocalist Maynard James Keenan ha aspettato ben quattordici anni da quando uscì l’album “eMOTIVe” (annata 2004, era una raccolta di cover più due inediti) per rimettersi al lavoro e incidere un nuovo disco: intitolato “Eat The Elephant” (il brano è una cover dell’omonimo pezzo degli AC/DC) e preceduto da quattro singoli (“The Doomed”, “Disillusioned”, “TalkTalk” e “Thanks for All the Fish”). E' completato nel cofanetto deluxe da un lungo ologramma realizzato da Steven Sebring, il documentarista di Patti Smith (un visual di oltre 58 minuti segue le 12 tracce del cd attraverso gli occhi di una giovane ragazza, ma per vederlo è necessaria un’operazione complessa: bisogna scaricare un'app utilizzando il codice incluso nel cofanetto e poi posizionare un prisma, sempre contenuto nel box, capovolto sullo smartphone) ed è «il primo album ologramma al mondo». Ricordate i bei tempi di quando un disco era un disco e basta? Beh, il mondo è cambiato, e bisogna prenderne atto. Sul palco, accanto a Howerdel e Keenan, ci sono James Iha (chitarra e tastiere), Matt McJunkins (basso) e Jeff Freese (batteria) affiancati per il tour dal chitarrista e tastierista Greg Edwards.
Palalottomatica, piazzale Pierluigi Nervi, ore 20 


Jazz/Javier Girotto & Mare Nostrum alla Casa
“Autumn Sleeves” è il progetto che propongono il sassofonista Javier Girotto e l’Ensemble Mare Nostrum, sottotitolo “da Greensleeves a Miles Davis”, che descrivono così il loro concerto: «un percorso dal vecchio al nuovo mondo e dal rinascimento ai giorni nostri tra bassi ostinati, standard, pattern e diminuzioni: l’incontro del linguaggio musicale europeo con quello centro americano e quello africano, quattro secoli prima della nascita del jazz, idiomi apparentemente lontani ma in realtà vicinissimi, accumunati dal solo parametro che rivela, al di là di ogni caratterizzazione stilistica e temporale, se siamo in possesso di un vero ed efficace mezzo espressivo: l’improvvisazione». Con Javier al sax soprano suonano Andrea De Carlo alla viola da gamba e al violone e Lucia Adelaide Di Nicola al clavicembalo e al pianoforte.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/La chitarra di Luciano Lettieri all’Alex

Il chitarrista Luciano Lettieri, già con Massimo Urbani, Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Mandrake Som, Dario Deidda, Nicola Arigliano, Eddy Palermo, l’orchestra Trombe Rosse di Massimo Nunzi, in trio con Gerardo Bartoccini al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria, offre un live con brani originali ma soprattutto riletture di standard di autori come Charlie Mingus, Thelonious Monk e altri grandi: il sound esplorativo impressionistico non dimentica la tradizione del bebop e del blues.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Jam for Christmas all’Elegance

Serata di beneficenza a favore della ricerca sulla distrofia muscolare facio-scapolo-omerale: diversi musicisti che fanno parte della Nazionale Italiana Jazzisti traducono ovviamente in chiave jazz alcuni dei più famosi brani natalizi con uno special guest, il vocalist e protagonista di “Il Ruggito del Coniglio” Max Paiella. Com’è abitudine, tutti i musicisti ospiti del club sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Soul/Lello Panico & The Warriors al Big Mama

Blues, old school soul, funk, electric jazz: sono gli ingredienti che formano il repertorio della nuova band del chitarrista Lello Panico, che spazia dai brani originali scritti per le sue formazioni nel corso degli anni (Blue Noise, Blue Messengers) a riletture dei classici del blues (Jimmy Read, Robert Johnson), soul (Eddie Floyd, Stevie Wonder, Ray Charles,) e funk (Allen Toussaint, Sly Stone, Temptations). E stasera Panico e i suoi Soul Warriors (il tastierista Davide Sambrotta, il bassista Franceco Cecchet e il batterista Daniele Scott Sambrotta) sono in concerto al club di Trastevere.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, coordinata dalla band The Black Cat Bones: sono il chitarrista e vocalist Paolo Re, Andrea Di Giuseppe all’armonica, Lucio Carletti al contrabbasso e Lorenzo Francocci alla batteria. Come sempre, tutti i musicisti ospiti del locale sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 20 DICEMBRE
 
 
Musica/Al Teatro Argentina il concerto Napòlide

«Chi, nato a Napoli, si stacca e perde la cittadinanza è Napòlide»: questa frase, tratta dal libro “Napòlide” dello scrittore Erri De Luca, ispira l’omonimo concerto dell’ensemble Ànema che offre l’anteprima di stagione della Accademia Filarmonica Romana. Con lo stesso autore sul palco nel ruolo di voce narrante di alcuni estratti del libro da lui scritto nel 2006, i quattro musicisti dell’ensemble ripercorrono il grande patrimonio musicale napoletano fra passato e presente: sono Marcello Corvino (violino), Biagio Labanca (chitarra), Massimo De Stephanis (contrabbasso) e Fabio Tricomi (oud, tammorre, percussioni e mandolino), tutti figli del Sud accomunati dall’aver lasciato Napoli e il Mezzogiorno per trasferirsi al nord, come anche lo stesso De Luca.
Offrono un omaggio alla città, ai suoi colori, odori, contraddizioni, povertà e ricchezze che ogni napoletano porta con sé. Lo scrittore chiama “napòlide” colui che «si è raschiato dal corpo l’origine, per consegnarsi al mondo»: un destino che accumuna e rivive in tutti coloro che si sono dovuti allontanare dalla propria terra d’origine. Un riassunto della scaletta vi fa capire il senso della serata: ci trovate da “Era de maggio” a “Reginella”, da “Tu vuò fa’ l’americano” a “Grandfather”, “O sarracino”, “Munasterio ‘e Santa Chiara”, “Tammurriata nera”, “Il signore dei grilli” fino a “O surdato ‘nnammurato”.
Teatro Argentina, largo di Torre Argentina 52, ore 21
 
 
Musica/Con Mogol tutte le emozioni di Battisti

“Emozioni” è un viaggio fra le canzoni di Mogol e Lucio Battisti: una grande orchestra di sedici musicisti eseguirà una vera e propria biografia musicale della coppia, rendendo omaggio a una serie di canzoni destinate a rimanere nella memoria collettiva. Mogol racconterà dal palco aneddoti e genesi delle varie canzoni che verranno eseguite dal vivo, da “Mi ritorni in mente”, a “La Collina dei Ciliegi”, “Anima Latina” e tutti gli altri capolavori che hanno fatto sognare generazioni di italiani. I brani sono interpretati da Gianmarco Carroccia, cantante che da anni si dedica allo studio del repertorio battistiano, attenendosi il più possibile agli originali e dando come risultato la cosiddetta “interpretazione perfetta”. Non mancheranno ospiti speciali.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Jazz/By Night con il quartetto di Mauro Bottini

Il sassofonista e compositore Mauro Bottini, con Marco Massimi al basso elettrico, Antonino Zappulla al piano e all’organo, Cristiano Coraggio alla batteria e il chitarrista Rocco Zifarelli special guest, esplora i colori e i suoni della notte. Di notte i musicisti vivono la loro vera vita, e dalla notte nascono i brani di "By Night", nuovo lavoro del quartetto, tra fusion, funk, blues e ballad.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 

Cantautori/Mirkoeilcane in concerto al Parco

Dal febbraio scorso Mirkoeilcane, all’anagrafe Mirko Mancini, cantautore e musicista romano della Garbatella il cui nome d’arte è un segreto («Lo vorrei tenere per me, perché anche se lo spiegassi la gente non capirebbe»), sopravvissuto a due Sanremo (all’ultimo cantava ”Stiamo tutti bene”, tema l’immigrazione vista da un bambino: secondo posto, premio della critica, nonché la Targa Tenco 2018 nella sezione “Miglior Canzone Singola”), non è mai stato fermo. Ha scritto parecchio, dalle colonne sonore a pezzi per altri artisti, ha fatto un lungo tour e definisce giustamente il suo genere ”indie-pop”, perché il suo è un pop elegante, indipendente e che obbedisce alle sacre regole di chi riveste il suo ruolo.
Ci sa fare: offre le sue canzoni, chitarra e voce, dai brani del nuovo album ”Secondo me” ai precedenti successi, e da bravo cantautore coltiva quell’innata fedeltà al palco e al pubblico, condizione in cui riesce a raccontare al meglio le sue storie fatte di musica e parole, delicate e pungenti, mai scontate. «Una canzone è una cosa personale, intima. Si scrive da soli, nascosti da tutto il resto – dice. - Sentire e vedere tutte quelle persone che cantano e si emozionano per qualcosa che nasce così silenziosamente, beh, si avvicina di molto alla magia. Il live è decisamente la mia parte preferita».
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Rock/Con i Red Wagons negli anni ’40 e ‘50

“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che il giovedì propone musica vintage all'insegna del rock'n’roll.
Stasera il live è con la band dei Red Wagons: nata nel 1998, recupera i suoni del rhythm & blues nero degli anni ’40 e ’50 in un mix di boogie woogie, jump blues, rock’n’roll e swing, con brani di autori come Louis Jordan, T-Bone Walker, Percy Mayfield, Charles Brown, Rosco Gordon, Johnny “Guitar” Watson, Red Prysock, Eddie “Cleanhead” Vinson, Ray Charles, Louis Prima e Buddy Johnson e pezzi originali. Sono Marco Meucci (voce e pianoforte), Alessandro Angelucci (chitarra), Rox Marocchini (sax tenore), Stefano Barillà (sax alto), Mauro Massei (sax baritono), Light Palone (basso) e Carlo Del Carlo (batteria).
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/In concerto il P.P.C. Trio

Il P. P. C. Trio prende il nome dalle iniziali dei suoi componenenti, cioè la vocalist Stefania Patanè, il pianista Ettore Carucci e il contrabbassista Luca Pirozzi: sono musicisti legati da una notevole affinità e offrono arrangiamenti di storiche composizioni dal jazz alla bossa nova, oltre a brani italiani. Il loro obiettivo è semplice: mettersi al servizio della musica usandola anche come elemento di unione.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/I Duri di Chicago live al Big Mama

Ritorna un'orchestra che recupera nello stile giusto le deliziose canzoni di Fred Buscaglione, scomparso nel lontano 1963: sono I Duri di Chicago, cioè il vocalist Luigi Fabiani, i sassofonisti Francesco Todaro (baritono) e Sandro Paoletti (tenore), il trombettista Fabio Calcari, il chitarrista Fabio Mancini, il pianista Massimo Astolfi, il bassista Antonio Censi e il batterista Claudio Colazza. Vengono da Velletri e hanno alle spalle un album, appunto “I Duri di Chicago”, che prende il nome dalla famosa canzone nella quale Buscaglione cantava «sono il dritto di Chicago Sugar Bing, arrivato fresco fresco da Sing Sing...». E’ una band che ci sa fare e sulla scena è molto divertente.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Nosso Brasil con la voce di Themis Rocha

Nosso Brasil, quartetto formato dal chitarrista Gianluca Persichetti, dal batterista e multipercussionista Stefano Rossini, dal pianista Lorenzo Apicella e dal contrabbassista Matteo Esposito, ospita stasera Themis Rocha, vocalist brasiliana vincitrice in patria di tanti premi, che vive in Italia da diversi anni ed è docente di Canto presso l’Accademia Romana di Musica. In scaletta una serie di brani made in Brazil dai grandi compositori del paese sudamericano.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Musica/Canzoni di Pace e di Natale

Le canzoni più classiche della tradizione natalizia ma anche brani pop che raccontano di buoni sentimenti: è il repertorio che offrono la vocalist Tiziana Fornari, Bernardo Nardini alle chitarre, Luca Benvenuto al pianoforte, Andrea Scordia al contrabbasso e Alessandro Accardi alla batteria. E nel Salotto Musicale suonano le chitarre del M.A.M.A. Duo, cioè Massimo Alviti e Michele Ascolese.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
VENERDI’ 21 DICEMBRE
 
 
Cantautori/Antonello Venditti, Sotto il segno dei Pesci al Palalottomatica

Sono passati quarant’anni da quel 1978 nel quale Antonello Venditti scrisse “Sotto il Segno dei Pesci”, l’album che lui considera il più importante di una lunga e fortunatissima carriera, e dopo averlo prefesteggiato il 23 settembre con un live di quattro ore all’Arena di Verona sbarca a Roma per due date al Palalottomatica, stasera e domani insieme alla sua band. Alla tenera età di 69 anni, con quella voce che, alla faccia del tempo che passa,  per la sua energia sembra quasi un miracolo, Venditti è uno dei pochi cantautori che quando sono in concerto si divertono sempre, riuscendo a far rimbalzare il divertimento fra palco e platea con show che non sono fatti di sola musica ma di tanti altri ingredienti. E in questa occasione ai varii brani si aggiunge anche un nuovo singolo, “Sfiga”, canzone tratta dalle sessioni di registrazione dell'album del 1978 ma rimasta fuori dalla versione originale deldisco.
«Mi piace rinnovare i miei live volta per volta, mese per mese, anzi giorno per giorno, sia in quello che dico che dal punto di vista scenografico – spiega Antonello, e il bello è che ripete le stesse cose da sempre ma sono sempre vere. – E se ci sono eventi che ci colpiscono ci torniamo sopra, tanto per non perdere la mia sana abitudine di rompere le scatole a tutti... La mia natura non è cambiata, e forse non cambierà mai. Spesso qualcuno mi dice di abbassare i toni, ma non ci riesco». La forza di Venditti (e di pochi altri suoi colleghi, perché non tutti hanno quel particolare istinto) è proprio il sapersi fondere in maniera totale con chi lo sta ascoltando, per sfornare un cocktail che trasforma una normale esibizione in qualcosa di speciale. E stavolta offre l’ennesimo viaggio nella sua carriera, dai brani di “Sotto il Segno dei Pesci” in avanti, ma anche all’indietro. «Serve per dimostrare che il nostro futuro è nel recupero di valori che ormai non ci sono più, di quei vincoli culturali dai quali siamo tutti partiti. E credo che la musica sia ancora il collegamento giusto fra epoche che sembrano diverse ma che a conti fatti hanno molti punti in comune».
Quanto all’album che compie quattro decenni, per Antonello «è stata la mia svolta musicale, poetica, il mio disco più importante, in cui c’erano tutti i miei temi: la politica e i suoi riflessi sulle persone (“Sotto il Segno dei Pesci”), la comunicazione (“Il Telegiornale”), il viaggio dentro e fuori metafora di “Bomba O Non Bomba”, la droga (“Chen il Cinese”), la tenerezza per “Sara” (che non si è mai sposata, ma ha avuto tre figli…), l’amicizia con De Gregori (“Scusa Francesco”). In fondo sono temi ancora attuali, e suonare a 40 anni di distanza l’album per intero, cosa che non ho mai fatto, ha un significato speciale».
Quanto al live, Venditti spiega che «siamo una bellissima squadra e ci divertiamo. Forse sono l’unico, o uno dei pochi, che abbia mantenuto la sua band: dagli anni ’70 a oggi il suono si è rinnovato innestando dei nuovi elementi, ma senza aver mai fatto scomparire la storia». Con lui suona un gruppo formato per la maggior parte da musicisti che lo seguono da sempre: il batterista Derek Wilson, il bassista Fabio Pignatelli, il sassofonista Amedeo Bianchi («La mia seconda voce»), i tastieristi Alessandro Centofanti, Danilo Cherni e Angelo Abate, i chitarristi Maurizio Perfetto e Benedetto Panzanelli, il percussionista Alessandro Canini, più le vocalist Laura Ugolini e Laura Marafioti. E nelle sue performance resta sempre fermo un elemento di base: quel livello di comunicazione che scatta solo quando l’artista regala qualcosa in più alla platea, quando l’emozione rimbalza magicamente avanti e dietro fra palco e pubblico e si stabilisce così quel contatto difficile ma formidabile la cui energia sarebbe capace di sopravvivere a qualsiasi cosa, anche un terremoto.
Come dire che resistere alla proposta di Venditti è praticamente impossibile. E poi perché farlo? Basta alzare bandiera bianca e godersi la serata. Essendo gli appuntamenti tutti sold out, se non avete trovato i biglietti abbiate fede: c’è un nuovo concerto l’8 marzo 2019, potete riprovarci, ma fatelo con molta fretta.
Palalottomatica, piazzale Pier Luigi Nervi, stasera e domani, ore 21
 
Gospel/Walt Whitman & The Soul Children of Chicago

Torna l’edizione 2018 del tradizionale "Roma Gospel Festival", che da oggi a domenica vede in scena il coro The Soul Children of Chicago, fondato nell’ottobre del 1981 e diretto da Walt W. Whitman Jr.  Nato come una alternativa da offrire ai giovani afroamericani a rischio (attraverso la musica si offre loro la possibilità di esprimere la creatività e l'esuberante energia) il coro ha rappresentato l’opportunità per tanti giovani di imparare a collaborare in un ambiente dove si favoriscono il supporto, l’istruzione, il rendimento scolastico e l’autodisciplina. Il fondatore Walter Whitman ha creato uno dei cori giovanili più celebri al mondo e nel corso degli ultimi 25 anni ha utilizzato la musica come strumento per sviluppare le menti e sensibilizzare i cuori e le anime di oltre 1000 bambini. Sono anche bravissimi a cantare, e avete tre repliche a disposizione per godervi i ragazzi dell’anima.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, stasera, domani e domenica ore 21
 
 
World music/Al Parco gli Indaco vanno nel Mediterraneo
Dopo dodici anni dal loro ultimo lavoro discografico, gli Indaco Project tornano con un nuovo album intitolato “Mediterraneo Express”: è il settimo disco dello storico gruppo etno-world italiano, che su un treno impossibile che sfreccia tra le onde del mare nostrum fanno risuonare i mille colori delle nostre terre, tra brani originali e canti tradizionali sui binari di congiunzione culturale tra i tanti paesi del quarantunesimo parallelo. Vi aspettano Mario Pio Mancini (bouzuki e mandola), Valeria Villeggia (voce, arpa), Domenico Amicozzi (percussioni), Bruno Zola (contrabbasso), Daniele Sepe (sax e flauti) e Marco Valabrega (violino e viola).
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Rock/One Dimensional Man live al Traffic

Il nome della band nata nel 1996 è ispirato all’opera del filosofo Herbert Marcuse “L’uomo a una dimensione”, una denuncia della società occidentale che riduce l’essere umano a consumatore privandolo di sogni e aspirazioni, e gli One Dimensional Man (il vocalist e bassista Pierpaolo Capovilla, il chitarrista Carlo Veneziano e il batterista Francesco Valente) l’anno scorso hanno rimesso insieme il gruppo per costruire canzoni nuove di zecca, cercando di rinnovare il loro sound nel segno di un rock più intransigente che mai. Il power trio veneto torna on the road per presentare “You Don’t Exist”, il sesto album di inediti della formazione, che segue a sette anni di distanza il precedente “A Better Man”. «E’ rock duro e puro, senza compromessi, il disco che Franz, Carlo e io volevamo ascoltare da molto tempo – dice Capovilla. - Sono undici canzoni, dieci delle quali violente e corrosive, come è nella nostra cifra stilistica, e soltanto una ballad, triste e sconsolata: uno spaccato di vita quotidiana, con le sue rabbie e frustrazioni. E’ un album che racconta i tempi in cui viviamo, pieni di violenze, guerre, minoranze escluse, disgregazione sociale, un inferno che solo la speranza rende meno pesante. Il titolo del disco è stato scelto perché nessuno di noi esiste veramente: siamo tutti inermi di fronte all’enormità delle contraddizioni storiche e dei processi sociali in corso».
Traffic Live, via Prenestina 738, ore 22
 
 
Cantautori/Galeffi in concerto all’Atlantico

Galeffi, all’anagrafe Marco Cantagalli, classe 1991, è un cantautore romano che si nutre di calcio, cinema e Beatles, ha cominciato a fare musica quand’era al liceo solo per conquistare una ragazza: «Non sapevo fare niente, non sapevo suonare né cantare, e così mi sono buttato sul rap. Pensavo di avere delle chance dedicandole qualche brano, così ho cominciato a scaricare le basi, a scrivere rime e a rappare, ma poi ho capito che non era la strada giusta». “Scudetto” è il suo primo album, uscito il 24 novembre 2017, lui ha raccolto milioni di ascolti tra Spotify e YouTube e il disco riunisce brani su temi come la vita di tutti i giorni, amori, rimandi letterari, e vive in un mondo «governato da tazze di te, occhiaie, orologi, caffettiere, polistirolo (è il titolo di un singolo, un altro è “Occhiaie”), baci rubati e calciatori». E’ divertente e dal vivo funziona benissimo.
Atlantico Live, viale dell’Oceano Atlantico 271d, ore 22
 
 
Musica/Anni ’60 e ’70 con la Retrò Band

La vocalist Katia Rizzo e la sua Retrò Band (con Peppe Mangiaracina al basso, Luigi Maio al pianoforte, Fabio Mancano ai sassofoni e Tommaso Sansonetti alla batteria) rendono omaggio agli anni d’oro della musica italiana degli anni ‘60 e ’70 con una serie di brani d’epoca e di evergreen riveduti e corretti.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Soul/Bianca Blues live al Big Mama

I brani di artisti come Curtis Mayfield, Ray Charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green, Marvin Gaye, James Brown e compagni, trasmessi in radio per decenni, hanno fatto ballare intere generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans, e la band Bianca Blues & i Sette Soul rilegge quel ricco repertorio, tra soul, funk e rhythm & blues. Sono il vocalist Fulvio Tomaino, il chitarrista Alfredo Bochicchio, il bassista Massimo Nanni e il batterista Claudio Colazza, con una ricca sezione di fiati: Sergio Vitale alla tromba, Luca Giustozzi al trombone e i tre sassofoni di Carlo Micheli, Paolo Tomassini e Bruno Coltre.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Jazz/Al Charity il trio di Andrea Candela

Andrea Candela è un pianista lucano ma romano d’adozione,  che propone un repertorio di brani originali, standard rivisitati e alcune composizioni di Mulgrew Miller, Sam Rivers, Herbie Hancock e Wayne Shorter. Con Francesco Puglisi al contrabbasso e Adam Pache alla batteria il trio propone un sound che punta verso sonorità più moderne e attuali.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Quintet al Gregory’s

Il venerdì al club di via Gregoriana è in palcoscenico il sassofonista Red Pellini, stavolta con il suo quintetto e un repertorio che ripropone l dixieland e il New Orleans sound, su arrangimenti originali di Pellini, e con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Riccardo Biseo al pianoforte, Oscar Cherici al contrabbasso e Carlo Battisti alla batteria.
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/Swing al Cotton con l’ottetto di Emanuele Urso

E’ ormai un appuntamento fisso quello del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: stasera è insieme al suo ottetto, con Lorenzo Soriano (tromba), Vittorio Cuculo (sax), Alessandro Cicchirillo (trombone), Adriano Urso (pianoforte), Stefano Napoli (contrabbasso),  Giovanni Cicchirillo (batteria) e la vocalist Clara Simonoviez. Il repertorio è quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra. Doppio live.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30 e 0.30
 
 
Musica/Dall’Ottocento ai grandi standard

Il Gruppo Arciliuto è una storica formazione vocale che unisce passione e divertimento nell’affrontare un vasto repertorio di canzoni italiane e straniere, dai brani napoletani dell’Ottocento ai successi internazionali più recenti, il tutto condito con un pizzico di cabaret. Sono quattro cantanti che si alternano nelle diverse interpretazioni, ovvero Stefano Costa, Giovanni Samaritani, Toni Tartarini e Carlo Vaccari (anche pianista).
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
SABATO 22 DICEMBRE
 
 
Cantautori/Con Luca Barbarossa Roma è de tutti... in teatro

Oltre che un cantautore di classe Luca Barbarossa è uno dei pochi artisti che proteggono la buona musica e l’aiutano a crescere ogni giorno, e lo sa bene chi ascolta in radio il suo programma "Radio2 Social Club", che va in onda ormai da dieci anni e che ogni giorno propone ospiti di livello e recupera insieme all’ottima Social Band (Stefano Cenci, tastiere e arrangiamenti, la vocalist Frances Alina Ascione, il chitarrista Claudio Trippa, il bassista Emanuele Ciampichetti e il batterista Meki Marturano) brani che vale la pena di tenere in vita.
Dopo la festa del 29 giugno nella Cavea, Luca torna con due concerti-evento che riportano in una dimensione più intima e cantautorale il suo progetto e album “Roma è de tutti”. Per due serate racconterà la sua Roma, vissuta e tramandata, in un viaggio partito musicalmente da Sanremo, dove con la canzone “Passame er sale” ha portato l’eleganza del romanesco sul palco del festival. Il disco “Roma è de tutti” è fatto di storie di quartiere, nella lingua parlata per le strade e nelle case della capitale, e questi racconti di vita quotidiana, ironici, drammatici, sentimentali, sono narrati anche con artisti ospiti, come Fiorella Mannoia e Alessandro Mannarino. Con lui alla voce e alla chitarra suonano il chitarrista Francesco Valente, il tastierista Alessio Graziani, il bassista Maurizio Mariani e il batterista Piero Monterisi.
Parco della Musica, Sala Petrassi, stasera e domani, ore 21
 
 
Jazz/Un Natale alla Sinatra con Davide Palma

Sono passati settant’anni dall’uscita dell’album "Christmas Song by Sinatra" che il vecchio Frank incise nel 1948, e il Cotton gli dedica un evento speciale in una serata di Natale con Davide Palma nelle vesti di crooner. In quel disco ci sono brani come “Jingle Bells”, “Let it Snow”, “White Christmas”, “Winter Wonderland” e altri classici, che il vocalist Davide Palma e la sua band (Giuseppe Ricciardo al sax, Andrea Candela al pianoforte, Giuseppe Talone al contrabbasso e Emanuele Zappia alla batteria) ripropongono con fedeltà agli originali.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22.30
 
 
Jazz/Christmas in Jazz con Fedele e Biseo

"Christmas in Jazz" in quartetto o in trio: ecco l’appuntamento con la  cantautrice romana Rosanna Fedele e il pianista Riccardo Biseo per una serata che propone i brani più importanti della storia del jazz in versione natalizia. Un doppio live all’insegna della magia e delle atmosfere, con Steve Cantarano al contrabbasso e Andrea Nunzi alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Soul/Gli Helsapoppin’ live al Big Mama

La band degli Helsapoppin’, on the road dal 1991, è un pezzo di storia dei club romani: con un repertorio che prende spunto dalla migliore dance music degli anni ’70, vedi Motown e Detroit Style, con piccole perle della musica soul cantate dalla voce di Elsa Baldini, il gruppo è sempre attivo e amato non soltanto a Roma. Con Elsa suonano il tastierista Muzio Marcellini, il chitarrista Daniele De Salvo, il bassista Mimmo Catanzariti e il batterista Stefano Parenti.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Blues/I ManCon Blues diventano un quartetto

La band dei ManCon Blues si presenta in formazione ampliata e stavolta nella versione quartetto ripropone il suo repertorio. blues tradizionali, grandi classici e brani originali. Guidati dal vocalist e chitarrista Marcello Convertini, sono Max Manganelli all’armonica, Marco Meucci al pianoforte e Mimmo Antonini alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Torna il Patrizio Destriere BoProject

Torna a Roma il BoProject del sassofonista Patrizio Destriere, che ha già visto il musicista perugino fianco a fianco con lo storico sassofonista newyorkese Dave Liebman. Annata 1976, Destriere ha collaborato con Bruce Ditmas, Dick Halligan, Rosario Giuliani, Paolo Fresu, Fulvio Sigurtà, Elvio Ghigliordini, Paolo Damiani, Emanuele Urso, Carla Marcotulli, Mario Corvini e tanti altri, e stasera propone un repertorio che esplora gli standard degli anni '50 nonché composizioni originali dei membri del gruppo. Al suo fianco suonano il pianista Francesco Venerucci, il contrabbassista Giuseppe Civiletti e il batterista Francesco Bonofiglio.
Gregory, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Musica/Natale in jazz all’Arciliuto
Un concerto orecchiabile, ispirato a quelli di Ella Fitzgerald, Bing Crosby, Frank Sinatra e i più recenti Michael Bublé e Diana Krall, con brani come "White Christmas", "Stille Nacht", "The Christmas Song" e altri classici che la band (la vocalist Mimma Pisto, il sassofonista Andrea Polinelli, il pianista e arrangiatore Andrea Sartini, il contrabbassista Lorenzo Mancini e il batterista Antonio Donatone) propone per un Natale all’insegna di jazz e swing.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
DOMENICA 23 DICEMBRE
 
 
Jazz/Chitarra e vibrafono all’Alexanderplatz

Secondo il chitarrista Rocco Zifarelli quella tra la chitarra e il vibrafono è quasi «un’attrazione fatale»: sono due strumenti dalle grandi potenzialità melodiche, ritmiche, timbriche ed armoniche, che creano un sound molto equilibrato ma al tempo stesso assai particolare. Insieme al vibrafonista Stefano Bisogno, con Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Roberto Pistolesi alla batteria, i quattro offrono con il progetto “Face 2 Face” brani originali, per lo più composti da Zifarelli e Bisogno, e standard jazz tratti dal repertorio sia classico che moderno, ispirandosi al suono del quintetto di Red Norvo con Jimmy Wyble e Jim Hall, a quello di Gary Burton con Mick Goodrick e Pat Metheny, fino al più elettrico dei recenti Steps Ahead di Mike Mainieri con Mike Stern.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz rock/Buon Natale con le Rosse Renne Rumorose

Le Rosse Renne Rumorose «compaiono a Natale per trasportare il pubblico nelle atmosfere del Christmas americano e divertirvi cantando i classici carols»: insieme dal 2012 e reduci da un coro gospel, sono quattro voci molto diverse che vengono dal jazz, dal rock, dal soul e dalla musica classica, si impastano perfettamente e offrono un repertorio tradizionale come non lo avete mai sentito, e senza prendersi troppo sul serio. Sono le voci di Sonia Russino, Lara Ravazzolo e Chiara Viola e la voce e il pianoforte di Marzia Mencarelli e propongono standard e brani originali.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Gospel/Auguri in musica con i Phonema Singers

I Phonema Gospel Singers sono un coro on the road dal 1996: diretti da Antonella Cilenti sono un punto di riferimento per il gospel, hanno fatto parte di diversi progetti musicali e collaborato con artisti come Mario Biondi, e oltre a canti gospel tradizionali e contemporanei si muovono anche nel soul e nel pop. Sono stati protagonisti di tante performance in alcune tra le più importanti chiese e basiliche di Roma, e stasera vi fanno gli auguri.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Cantautori/Tanti auguri da Massimo Di Cataldo

Per gli appuntamenti di “Natale Auditorium” il cantautore Massimo De Cataldo, al completo della sua rockband, propone "Tale e… Natale", uno spettacolo nel quale ripercorre la sua carriera a partire dai successi fino alle canzoni interpretate allo show televisivo "Tale e Quale". Non mancheranno ospiti e sorprese.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 

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