Concerti a Roma: da Daniele Silvestri a IQ, da Alsarah a ​The Leading Guy

Daniele Silvestri
di Fabrizio Zampa
28 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Ottobre 2019, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 10:38

LUNEDI’ 7 OTTOBRE
 
 
Cantautori/Daniele Silvestri, prova aperta del tour all’Officina
 
“Prima che”, dall’album “La terra sotto i piedi”, è il brano che dà il titolo al nuovo tour di Daniele Silvestri, il primo con il quale il cantautore romano affronta i palasport (a parte il successo in trio con Max Gazzè e Niccolò Fabi nel progetto “Il Padrone della Festa” e l’evento dello scorso anno con Manuel Agnelli, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Max Gazzè, Niccolò Fabi e Diodato) e che il 26 e 26 ottobre sarà al  romano Palalottomatica. Ma, sorpresa, stasera all’Officina Pasolini ci sarà una prova generale aperta al pubblico della tournée con la quale Daniele festeggerà i suoi 25 anni di carriera e proporrà dal vivo il nuovo album, il già citato “Le terra sotto i piedi” e i suoi numerosi successi, da “Le Cose in Comune” A “Salirò”, “Occhi da Orientale”, “La Paranza”, “Argentovivo” e così via. E' una serata speciale in cui le prove verranno aperte agli studenti che seguono i corsi di Officina Pasolini e non solo: si potranno ascoltare in anteprima alcuni dei brani che l’artista porterà sui grandi palchi d’Italia, ma anche rendersi conto del metodo unico e sorprendente con cui Silvestri conduce e dirige le prove musicali della sua band.
«La musica è il primo gioco che ho conosciuto da bambino.

Nell’infanzia era il mio gioco individuale continuo, poi nell’adolescenza mi ha aiutato a socializzare. Ma ancora mi diverto come da bambino. Il fatto è che nella musica c’è qualcosa di istintivo, che va oltre il ragionamento, i contratti, gli impegni. Ho sempre provato a sperimentare, a mettermi in discussione. Già dai tempi del Locale (il club di vicolo del Fico a Roma, oggi chiuso, dove mosse i suoi primi passi), tra tutti quelli che lo frequentavano io ero uno di quelli con meno confini e riferimenti. Questo è sempre stato anche un difetto, un limite, ma anche mi ha dato la possibilità di esplorare», spiega. Con lui c’è una folta band con Daniele Fiaschi (chitarre), Marco Santoro (fagotto, tromba), Gianluca Misiti e Duilio Galioto (tastiere), Gabriele Lazzarotti (basso) e Piero Monterisi (batteria). Attenzione: vi ricordiamo che la prenotazione al sito officinapasolini.it è obbligatoria fino ad esaurimento posti. Sbrigatevi.
Officina Pasolini, viale del Ministero degli Affari Esteri 6, accesso da viale Antonino di San Giuliano, ore 21
 
 
Jazz/Mind Restaurant, nuovo progetto di Massimo Nunzi all’Alex
 
"Mind Restaurant" è un progetto originale e innovativo creato per il club romano dal trombettista e bandleader Massimo Nunzi, che lo presenta stasera con una festa a base di interventi e musica dal vivo. L’idea è di riunire in una sorta di laboratorio alcune brillanti e giovani menti della musica, della letteratura, della filosofia, del teatro, del cinema, e della poesia in un cenacolo nel quale si dibattono alcune delle più coinvolgenti tematiche che riguardano tutte le arti.
E’ un incontro fra persone che hanno cose da dirsi, hanno voglia di suonare, di dibattere e parlare, di creare un punto di riferimento per le notti romane, che di solito non offrono niente di simile: una factory che gira attorno allo spirito creativo delle arti e delle lettere, lo spirito della conoscenza, il desiderio di superare le barriere che dividono settori creativi che hanno molto in comune ma che raramente dialogano. Per la serata di presentazione Nunzi si confronterà con un vero guru della musica, il pianista Ramberto Ciammarughi.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
MARTEDI’ 8 OTTOBRE
 
 
Jazz/Due chitarristi a confronto, doppio live all’Alexanderplatz
 
Jonathan Kreisberg, newyorkese, 47 anni, già nel trio di Lonnie Smith e partner di Michael Brecker, John Scofield, Lee Konitz, Larry Grenadier, Bill Stewart, Joe Locke, Ari Hoenig, Stefano di Battista, Don Friedman e tanti altri, chitarrista e compositore, è famoso per la sua tecnica e il suo personale modo di combuinare melodia e improvvisazione. Nelson Veras, brasiliano di Bahia, 42 anni, suona jazz e l’ha fatto in mezzo mondo con la sua chitarra acustica e star come Herbie Hancock a Michel Petrucciani, Jeff Gardner, Rick Margitza, Flavio Boltro, Manhu Roche.
Somo due musicisti differenti ma simili, e certe grandi collaborazioni nascono spesso dalla combinazione di diverse personalità che si combinano per creare qualcosa che vada oltre il mondo individuale. Il duo che li vede fianco a fianco ha già dimostrato di essere uno fra i più creativi e interessanti: ha un programma di brani originali che comprende anche rare pagine di musica classica, e sentirli suonare insieme è la scoperta di un nuovo mondo sonoro e di una bella amicizia. 
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 21,30
 
 
Jazz/Il pianista Senri Oe, doppio live al Gregory
 
Il jazz club di via Gregoriana peopone un doppio appuntamento con il pianista Senri Oe, in trio con Stefano Nunzi al contrabbasso e Andrea Nunzi alla batteria. Giapponese di Itabashi, uno dei 23 quartieri di Tokyo, 59 anni, ha cominciato in patria come pop singer (era il leader della band J-Pop negli anni ‘80 e ’90) ma il suo sogno è sempre stato il jazz, e nel 2008 si è trasferito a New York, più precisamente a Brooklin, per studiare alla New School for Jazz. Ha pubblicato diversi dischi, da “Boys Mature Slow” del 2012 a “Spooky Hotel” del 2013, “Answer July” del 2016 e “Boys & Girls” del 2018, e ora arriva con il suo nuovo album “Hmmm”.
«Sento che la vita a volte è molto dura, ma quando ci penso in modo più profondo, come dice il titolo dell'album, la risposta è hmmm… - dice Senri. - Sono la persona più fortunata al mondo ad avere l'opportunità di fare l'ultimo brindisi al cd: nelle settimane prima della registrazizone stavo guidando sulle solite montagne russe di cose buone e cattive e mi sentivo come se fossi in un limbo emotivo. Ho imparato molto su me stesso da quando mio padre è morto. La vita è dura, ma devi andare avanti. E la vita può anche essere più bella di quanto ti aspettassi mentre imparavi a guidare. Faccio musica per respirare aria fresca e voglio che le persone pensino a me e ascoltino il mio jazz quando sentono che la vita è troppo dura da affrontare».
Gregory, via Gregoriana 54a, oggi ore 19.30, domani ore 22
 
 
Musica/Donna donne, con Franco Tinto tutte autrici al femminile
 
Un concerto di brani originali composti dal chitarrista Franco Tinto i cui testi sono stati scritti da tutte donne diverse: le autrici sono Loredana Scaramella, Carlotta Proietti, Sara Putignano, Giada Felici, Valentina Noviello, Manuela Cimino, Liliana Zattini, Manuela d’Aguanno, Maria Cristina Travalloni, Carla Tinto, Maria Teresa Chidichimo, Fred Coquillat, Dania Appolloni e Barbara Buccilli. A proporle sono la vocalist Valeria Rinaldi, Gabriele Coen al clarinetto e sax soprano, Tinto e Luca Chiaramonte alle chitarre, Fabio Penna al basso, Lorenzo Calderano alla batteria, Adriano Ancarani al violoncello, Carla Mulas al violino, Danilo Cartia al banjo, Francesca Aloisi alle tastiere, Chiara Pontecorvo al violino, Federico Monti alla viola e, ospite, la vocalist Jennifer Tomassi.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 

 

Jazz/Troisi & Talone in concerto all’Elegance
 
Il duo formato dal contrabbassista Giuseppe Talone e dal pianista Dario Troisi un repertorio di standard della tradizione afroamericana tutti completamente riadattati, con l’inserimento di alcune composizioni originali.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
MERCOLEDI’ 9 OTTOBRE
 
 Blues/Jam session al Charity Cafè con Mario Donatone
 
Jam session all’insegna del blues, stasera, con l’appuntamento di "Blues Jam & Friends": la serata è coordinata dalla formazione del pianista e vocalist Mario Donatone, con Angelo Cascarano (chitarra, basso e voce) e Roberto Ferrante alla batteria. Come ripetiamo sempre, gli ospiti e i musicisti appassionati di blues sono invitati a salire sul palco e intervenire.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Blues/Il trio di Andrea De Luca in concerto all’Elegance
 
Andrea De Luca Blues Trio 2.0 è una formazione di blues rock e il suo leader è un musicista e polistrumentista con uno stile blues caldo e sofferto, una voce potente e un suono della sua lap steel guitar che gli ha fruttato la sponsorizzazione della “Asher Guitars”, produttrice degli strumenti di Ben Harper. De Luca ha inciso quattro album, uno dei quali prodotto e registrato a Portland, Oregon, da Jim Bott, lo storico batterista dei Black Crows, ha suonato fra Los Angeles, San Francisco e Sacramento con Angel Rayes, chitarrista dell’afroamericano Sylvester, e con la sua band propone brani tradizionali e originali anni ’70, da “Blow Wind Blow” di Muddy Waters alla tradizionale “Good Morning School Girl” proposta in versione funky, “Shadows In The Rain” di Sting in chiave soul e “I Was Born” con la lap steel in primo piano. E’ con Matteo Esposito al basso elettrico e Francesco Calogiuri alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
GIOVEDÌ 10 OTTOBRE 
 
 
Musica/Alsarah dal Sudan e Bimeni dal Burundi, ecco i nuovi sound africani
 
Doppio concerto, stasera, al Parco. Alsarah è una delle massime icone della musica retro-pop dell’Africa Orientale: nata a Khartoum, fuggita prima dal Sudan e poi dallo Yemen, la vocalist, musicista e bandleader vive dal 2004 a Brooklin, dove insieme alla sorella Nahid ha fondato con il percussionista Rami El Aasser la band dei Nubatones, ha inciso due album e ha conquistato l’attenzione intermazionale con i suoi testi cantati in arabo e in sudanese suonati con strumenti tradizionali. Ha una voce straordinaria, i temi dei suoi brani sono le migrazioni e il superamento delle barriere generazionali, culturali e linguistiche, definisce la sua musica “east-african retropop” e propone il suo ultimo album “Manara”.
La voce di J.P. Bimeni, musicista del Burundi, ricorda molto il soul del primo Otis Redding. Fuggito anche lui dal suo paese durante la guerra civile, quando aveva 15 anni, ha ottenuto lo stato di rifugiato in Gran Bretagna, e a Londra coltiva la sua passione per la musica tra jam sessions e serate open mic, diventando una giovane star dall’anima funk tinteggiata da ballad in stile southern soul. E’ con la sua band, The Black Belts: sono Rodrigo Diaz “Nino” (batteria e percussioni), Pablo “Bassman” Cano, Fernando Vasco “Two Guns” (chitarra), Ricardo Martinez (tromba) e Rafael Diaz (sax).
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
World/La chitarra di Piperno fra America e Mediterraneo
 
Dopo "Guitar Story" e “La Deriva dei Continenti” il chitarrista Michi Piperno presenta uno spettacolo nel quale le sonorità americane si intrecciano alla musica mediterranea creando una visione nuova che lui stesso definisce “musica trasversale”. Ad accompagnarlo l’Orchestra Immaginaria, ensemble con il quale crea nuove dimensioni e suggestioni tra jazz, pop e classica orchestrale. Al suo fianco suonano Silvia Battisti D’Amario alla viola, Alessio Mancini al flauto, Pino Pecorelli al contrabbasso, special guest Margot Burton e Fabio Catania alle viole, il batterista Lucrezio de Seta e il chitarrista e mandolinista Rocco Zifarelli.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Musica/Neapolitan Contamination torna in concerto al Big Mama
 
Neapolitan Contamination, cioè NeaCo', è un bel progetto di Giovanni Imparato (voce e percussioni), Luigi Carbone (voce e tastiere), Antonio Carluccio (voce e chitarra), Aldo Perris (basso), Anna Rita Di Pace (voce e violino), Mats Erik Hedberg (chitarre), Davide Grotteli (sax e flauto) e altri musicisti per tradurre in versione non napoletana una serie di brani che vengono da mezzo mondo. La band trasforma in blues “Oje vita, oje vita mia”, fa cantare “A’ Tazza ‘e cafè” da una Brigida che non è partenopea ma jamaicana, prende i "guagliune e’ malavita" di “Guapparia” e li fa sembrare i partner di Fred Buscaglione, e così via. La loro idea di contaminare Napoli con il resto del mondo è affascinante, e dal vivo sono molto divertenti oltre che bravi. Arrangiamenti e contaminazioni sono ideate da Luigi Carbone.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Lo Ialsaxophone Ensemble al Cotton Club
 
Una sezione di sedici sassofoni come quelli dello Ialsaxophone Ensemble, laboratorio di ricerca musicale afroamericana composto da musicisti provenienti da varie aree artistiche della scena musicale romana e diretto da Gianni Oddi, offre una bella sensazione. Oltre a quello di Oddi gli altri sax (dal soprano all’alto, dal tenore al baritono) sono di Stefano Angeloni, Marina Acerra, Mario Biondi, Carla De Virgilio, Giorgio Guarini, Anna Impellizzeri, Marco Macor, Lino Pasqualetti, Massimiliano Perugini, Adriano Piva, Paolo Piva, Tiziano Liburdi, Luigi Martini, Sandro Perelli, Maria Grazia Lanzafame, e con loro sono sul palco la vocalist Beverly Lewis, il contrabbassista Stefano Napoli e il batterista Massimiliano Di Cristofaro più due special guest, il pianista Antonello Vannucchi e il trombettista Cicci Santucci. E’ una formazione ricca e agguerrita, e il programma del concerto prevede musiche della storia del jazz tra le più importanti, scritte da Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Joe Zawinul, Jimmy Giuffrè, Marco Tiso, Adriano Piva, Gianni Oddi, Pino Iodice, Tito Puente.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21
 
 
Rock/I Marlene Kuntz in concerto all’Orion Live
 
Il vocalist e chitarrista Cristiano Godano, il chitarrista Riccardo Tesia e il batterista Luca Bergia, più il bassista Luca Saporiti e Davide Arneodo a violino, tastiere, synth: ecco i Marlene Kuntz, band alternative rock nota per la sua sensibilità e per la ricercatezza di sonorità ruvide ma al tempo stesso melodiche. La formazione è una delle migliori a rappresentare nei suoi brani le ansie e le sofferenze della generazione italiana cresciuta negli anni '90, parte della quale ha eletto i Marlene a proprii guru, un po' come successe anni prima ai Cccp. I Marlene arrivano sull’onda del loro “30: 20: 10 MK² Tour”, che celebra i vent’anni del terzo capitolo discografico di Godano e soci, “Ho ucciso paranoia”, uscito nel 1999. I tre numeri, spiega la band, stanno per 30 anni di carriera, 20 anni di “Ho ucciso paranoia” e 10 città toccate dal tour. Ma non è tutto, perché sta per arrivare il primo disco solista di Cristiano Godano. «Ho cominciato a lavorarci due anni fa, con calma. In primavera, in accordo coi tempi e i programmi di MK, ho registrato, nella pausa estiva ci ho rimesso le mani e ora ho definitivamente chiarito a me stesso che ne sono molto fiero», dice.
Orion Live Club, viale J.F. Kennedy 52, ore 22
 
 
Jazz/Nicola Mingo presenta all'Alex l’album “Blues Travel”
 
Il chitarrista napoletano Nicola Mingo e il suo quartetto rievocano un sound e un modo di fare jazz che si usava negli anni ’50 e ’60, quando nacque la storica etichetta Blue Note, e il nuovo album “Blues Travel”, che viene proposto stasera dal vivo, come dice il titolo è un viaggio nel blues, non inteso in senso comune ma nel suo significato strutturale: ogni brano rappresenta un modo particolare di intendere il blues, da pezzi di Harold Mabern, Kenny Dorham, Kurt Weill a quelli di chitarristi come Wes Montgomery, Joe Pass e George Benson, ai quali si affiancano composizioni originali di Mingo ispirate al Blue Note Sound con dediche ad Art Blakey, Freddie Hubbard, Wes Montgomery, Joe Pass e al nostro bluesman Pino Daniele.  E’ un disco raffinato e di alto livello, e con Mingo suonano tre musicisti doc: sono Leonardo Borghi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari alla batteria.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Fusion/Da Nu Jazz Quartet all’Elegance Cafè
 
Smooth jazz, una fusion tra jazz, funk, soul e rhythm & blues: è la scelta del Da Nu Jazz Quartet, cioè il sassofonista Costantino Ladisa, il pianista e tastierista Antonio Iammarino, il bassista Francesco Puglisi  e il batterista Andy Bartolucci. Suonano di tutto, dalle composizioni di  Herbie Hancock, Grover Washington, David Sanborn, Dave Grusin, George Duke, Maceo Parker, Yellowjackets agli arrangiamenti di classici della soul music di Michael Jackson, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Gloria Gaynor e così via. Roba buona.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Jazz/Al Charity “Characters” di Laura Sciocchetti & band
 
Una galleria di personaggi reali e immaginari che hanno lasciato un segno affettivo e musicale nell’ispirare nuova musica: ecco “Characters”, il progetto nonché l’album della vocalist e compositrice Laura Sciocchetti, che lo propone in quartetto con il pianista Lewis Saccocci, Riccardo Gola al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria, per la rassegna Jazz Voice. Nel disco e nel live si mescolano influenze musicali che attingono al jazz contemporaneo e suggestioni letterarie ottocentesche (Emily Dickinson) e attuali (il premio Nobel Wislawa Szymborska), nella costante ricerca di un suono che tenta di trascendere la tradizionale forma canzone in nome di una assoluta libertà compositiva ed espressiva.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Tributo/I Neri a Metà cantano Pino Daniele
 
Si chiamano i Neri a Metà, sono la vocalist Cristiana Irali, il flautista e percussionista Eduardo Francisco Piloto Barreto e il chitarrista Paolo Rainaldi, e offrono un tributo a Pino Daniele riproponendo in versione acustica e con gli arrangiamenti originali tutti i brani dell’album “Nero a metà” del 1980.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21.30
 
 
VENERDI’ 11 OTTOBRE 
 
 
Jazz/Il sax di Seamus Black, doppio live all’Alexanderplatz
 
Nato a Londra, cresciuto a Vancouver e ora a New York, Seamus Blake, soprannominato “il sassofonista dei sassofonisti” per la sua bravura e la sua tecnica, è uno dei musicisti più raffinati e completi del momento: si è perfezionato al Berklee College di Boston, John Scofield l’ha chiamato nella sua Quiet Band e la critica l’ha sempre lodato per la sua grinta e le sue capacità di leader. Ha suonato dappertutto, dagli Usa a Hong Kong, dalla Cina al Sud Corea, dal Giappone all'Europa, ha guidato la band The French Connection, ha lavorato con Nate Smith, Matt Garrison, Scott Kinsey, Scofield, Gonzalo Rubalcaba, Wayne Shorter e Herbie Hancock, ha alle spalle 16 album, sei dei quali con la band di Charlie Mingus, e stavolta  suona in trio con il contrabbassista Alfredo Paixao e il batterista Greg Hutchinson. Roba buona.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 22
 
 
Musica/Blick Bassy dal Camerun e Mayra Andrade da Capo Verde
 
Tra Camerun e Capoverde, per gli appuntamenti di RomaEuropa Festival 2019, un viaggio tropicale tra banjo, afro-beat e violoncelli con un progetto di post world music. Il camerunense Blick Bassy, 45 anni, ha un lungo percorso artistico nel quale mescola influenze africane, latine e americane, chitarre e banjo, violoncelli e tromboni. Il suo album “1958”, che presenta in questo tour, è dedicato alla morte per mano delle forze francesi di Ruben Um Nyobé, leader anticoloniale che ha lottato per l’indipendenza del Camerun. Vive a Parigi, e dal suo album “Ako” del 2015 la Apple ha scelto il brano “Kiki” per la promozione dell’iPhone. Blick, che nel suo paese fa parte dell’etnia Bassa, spiega che la sua musica deve molto al blues dell’americano Skip James e alla bossanova.
Anche Mayra Andrade, la vocalist e musicista di Capo Verde considerata l’erede di Cesaria Evora, passata per Parigi e stabilizzata a Lisbona, ha girato il mondo. “Manga”, il suo ultimo album, è in equilibrio fra il romanticismo occidentale e la sensualità del sud, l’afrobeat e i suoni tradizionali capoverdiani, per costruire un autoritratto intimo e poetico della stessa artista.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Rock/Il progressive degli inglesi IQ al Crossroads
 
Inglesi di Southampton, on the road da 38 anni, gli IQ (la sigla sta per quoziente di intelligenza) sono una delle prime band di neoprogressive rock: nati nei primi anni '80, insieme a Marillion, Pendragon, Pallas e altri, fanno parte della storia del progressive britannico. A fondare la  band nel 1981 fu il chitarrista Mike Holmes, nella formazione originale insieme al vocalist Peter Nicholls, poi sono arrivati il bassista Tim Esau (era nei primi dischi, è tornato nel 2011) e il batterista Paul Cook (dal 1982 al 2005, rientrato nel 2011 durante il tour di lancio del cd “Frequency”) e infine il tastierista Neil Durant (nel 2010).
Gli IQ sono un gruppo tosto, che nonostante una serie di variazioni e andirivieni non si è mai fermato. Ha alle spalle una dozzina di album in studio e altri cd dal vivo (uno dei dischi, “Subterranea”, è diventato anche una rock opera e un film), i componenti hanno raccolto l’eredita di Genesis, Yes, King Crimson, Emerson Lake & Palmer, Gentle Giant, Van Der Graaf Generator, Camel e così via, hanno una bella tecnica e un certo senso dell’humour e dell’ironia, hanno affrontato anche il metal e adesso sono in tour per presentare il loro nuovo album “Resistance”, che segue di cinque anni il precedente “The Road Of Bones”, la strada delle ossa.
CrossRoads Live Club, via Braccianense 771, ore 22
 
 
Cantautori/Luca Barbarossa & Social Club live al Parco
 
Chi ascolta Radio2 conosce bene il programma che va in onda da anni, ogni mattina, protagonisti il cantautore Luca Barbarossa e la sua band, e stasera lo studio di “Radio2 Social Club” si trasferisce da via Asiago al Parco della Musica. Barbarossa, l’attore Andrea Perroni e la Social Band, ovvero Stefano Cenci (tastiere e arrangiamenti), Frances Alina Ascione (voce), Meki Marturano (batteria), Emanuele Ciampichetti (basso) e Claudio Trippa (chitarra) andranno in scena per il pubblico del Teatro Studio al completo di ospiti, come avviene tutti i giorni nel programma. Sarà una vera e propria puntata della striscia quotidiana molto amata dagli ascoltatori, e stavolta proprio gli ascoltatori diventeranno parte vera e propria dello show.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/La pianista Julia Hülsmann live alla Casa
 
Julia Hülsmann è una della pianiste jazz più amate e rinomate della Germania. Le sue composizioni sono spesso ispirate da testi poetici, suona sia da solista, come oggi, che con il suo trio e quartetto, e in attesa del nuovo album che uscirà a novembre sarà possibile ascoltarla, per la prima volta a Roma, in piano solo con un programma intitolato “Nightpieces”.
Julia nel 1991 si trasferì a Berlino nell’Orchestra Giovanile Nazionale del Jazz (Bundesjugendjazzorchester) diretta da Peter Herbolzheime, e dopo la laurea alla Hochschule der Künste di Berlino fondò il suo trio. Lavora con le parole e scova la musicalità nascosta dentro di esse, in collaborazione con cantanti come Rebekka Bakken o Roger Cicero. E' “artist in residence” all’Elbjazz Festival di Amburgo.
Casa del Jazz, via di Porta Ardatina 55, ore 21
 
 
Rock/La Batteria, nuovo album live al Monk
 
La band romana La Batteria (Emanuele Bultrini, chitarre e mandolino; Stefano Vicarelli, piano, Hammond, synth; Paolo Pecorelli, basso; David Nerattini, batteria) viene dall’unione di quattro musicisti presenti da tempo sulla scena della capitale: facevano parte del gruppo La Fonderia, formazione di eccellente livello, e suonano un saporito mix di post-rock, progressive, musica classica, elettronica, pop, funk, jazz, psichedelia, hip hop, ritmi latini, world music.
Preannunciato dal singolo ”Largo”, che conferma la passione del gruppo per la tradizione della musica per immagini (in 3 minuti c’è l’intera colonna sonora di un crime movie all’italiana, dai titoli di testa fino all’inseguimento finale) arriva il nuovo e terzo album “La Batteria II”, 18 brani per 70 minuti di musica all’insegna del buon rock anni ’70, sulle quattro facciate di un doppio vinile. Il disco esce quattro anni dopo il precedente “Tossico Amore - La Batteria suona Detto Mariano”, e la formazione lo propone dal vivo.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Soul/I Black Tea Drops in concerto all’Elegance
 
La band dei Black Tea Drops è nata nel 2011 come una formazione che ama la black music in tutte le sue forme, dal soul al rhythm & blues, dal funk al jazz, e mescola tradizione e sonorità moderne. Nel 2015 i quattro musicisti decidono di produrre brani originali con la collaborazione di Randy Roberts (figlio di Rocky Roberts), poi è arrivato il primo disco  “Tea Drops” e pochi giorni fa è uscito un nuovo singolo, “Down and Deep”. La band, formata dalla vocalist Eleonora Toiati, dal chitarrista Valerio Passi, dal bassista Enrico Zapicchi e dal batterista Alessandro Decina, ha scelto il suo nome perche i componenti si sentono “caldi, intensi e avvolgenti come gocce di tè nero bollente", appunto Black Tea Drops.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Blues/Lello Panico & Soul Warriors in concerto al Big Mama

 
Blues, soul, funk e electric jazz sono gli ingredienti che offre la nuova band del chitarrista Lello Panico, quella dei Soul Warriors, che vede in scena il vocalist e tastierista Davide Sambrotta, il contrabbassista Francesco Cecchet e il batterista Daniele Scott Sambrotta, stavolta con uno special guest speciale: è il chitarrista compositore e arrangiatore americano Jeff Pevar, un musicista d’eccellenza già al fianco di artisti come Crosby, Stills & Nash, Ray Charles, James Taylor, Jimmy Webb, Carly Simon, Kenny Loggins, Joe Cocker, Jefferson Starship, Phil Lesh and Friends, Marc Cohn, Jennifer Warnes, Laura Nyro, David Foster, Rickie Lee Jones, Jazz Is Dead. Musicalmente ispirato dal blues e in particolare da Jimi Hendrix, è un chitarrista eclettico e di grande spessore, a suo agio in qualunque contesto. In scaletta hit di band come Blue Noise e Blue Messengers, e riletture di classici del blues (di Robert Johnson e Jimmy Reed), del soul (di Eddie Floyd, Stevie Wonder, Ray Charles) e del funk (composizioni di Allen Toussaint, Sly Stone e Temptations).
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Jazz/Al Cotton doppio live con la band di Emanuele Urso
 
Il Cotton Club è tornato alle sue tradizioni; tutti i venerdì è di scena il re dello swing Emanuele Urso, clarinettista e batterista alla testa della sua band, in un viaggio ai tempi della Harlem degli anni 30 con arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra. Urso ama il jazz della Swing Era, tra il 1935 e il 1945, del quale è uno dei maggiori cultori. La formazione vede al suo fianco il trombettista Lorenzo Soriano, il sassofonista Stefano Di Grigoli, il trombonista Nicola Fumarola, Adriano Urso al piano, Stefano Napoli al contrabbasso e Giovanni Cicchirillo alla batteria.
Cotton Club, via Bellinzona 22, ore 21.30 e ore 0.30
 
 
Jazz/I grandi standard con Vittorio Cuculo e Gegè Munari
 
Per gli appuntamenti di Jazz Night è sul palco un quartetto che esegue un repertorio di brani scelti tra i più importanti standard della musica afro-americana. La formazione schiera il sassofonista Vittorio Cuculo (che a soli 25 anni ha al suo attivo importanti esperienze nazionali e internazionali, nonché un album in uscita per Alfamusic), il batterista Gegè Munari (storica figura del jazz, che ha alle spalle innumerevoli collaborazioni con importanti esponenti della musica), Enrico Mianulli (tra i più rilevanti e rappresentativi contrabbassisti del nostro jazz) e un altro giovane talento, il pianista Danilo Blaiotta.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Quartet in concerto al Gregory

 
Il venerdì al club romano è in cartellone il sassofonista Red Pellini, con il suo quartetto e un repertorio che ripropone il dixieland e il New Orleans sound, su arrangiamenti originali di Pellini. Esperto di jazz classico e di swing degli anni 1920-40, lo stile del musicista s’ispira ai fraseggi del sax di Lester Young e della cornetta del leggenario Bix Beiderbecke.Con lui suonano Alessio Magliari (pianoforte), Marco Loddo (contrabbasso) e Carlo Battisti (batteria).
Gregory, via Gregoriana 54a, ore 22
 
 
SABATO 12 OTTOBRE 

 
 
Jazz/Yoy Grifoni presenta live alla Casa l’album “Firedance”
 
Pure Joy è un progetto di ricerca sonora e strumentale che punta alla scoperta di nuove suggestioni compositive, in una sinergia creativa fra spunti mutuati dalla tradizione jazzistica e dalla Third Stream europea. Ma è anche il nome d’arte della contrabbassista Joy Grifoni, di scena stasera alla Casa del Jazz con il suo nuovo album “Firedance”, tutte composizioni originali firmate dalla bandleader. Il terzo cd di Joy è dedicato all'amore per gli elementi della natura come strumento di equilibrio con l'interiorità e come elemento guida per un viaggio verso la pace. Insieme a lei suoneranno Mattia Manzoni al pianoforte, Francesco Baiguera alla chitarra e Davide Bussoleni alla batteria, special guest per questa occasione il trombettista Fabio Morgera.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
World/Da Egitto e Arabia la musica delle nuove generazioni
 
Per il RomaEuropa Festival due prime nazionali, protagonisti l’egiziano Abdullah Miniawy e il libanese Eayess Bek. Si comincia con “Le cri du Caire” di  Miniawy, poeta, cantante e icona di una gioventù egiziana in lotta per la libertà e la giustizia. La sua voce dai toni ipnotici si confronta con la tromba di Erik Truffaz, grande figura del jazz europeo, il sax di Peter Corser e le corde del violoncello di Karsten Hochapfel in un live a metà strada tra il rock, la poesia Sufi, il jazz, l’elettronica, sonorità orientali e slam poetry che affronta la repressione politica, sociale e religiosa trascendendo identità e confini.
Poi arriva “Love & Revenge”, progetto nato dall’incontro tra l’hip hop di Rayess Bek, da Beirut, le immagini del fotografo Randa Mirza, la musica elettronica di Mehdi Haddab e il basso di Julien Perraudeau. E’ una serata electro-pop, omaggio a un’epoca d’oro del mondo arabo: quella del cinema e delle commedie musicali con le loro storie melodrammatiche e sentimentali e quella delle dive e dei divi della musica. Il risultato è un divertente remix di canzoni e immagini di film, ponte tra epoche, identità e culture.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Rock/I Mòn al Monk
 
A gennaio 2019 la band romana dei Mòn (Rocco Zilli, voce, chitarra, synth, la vocalist Carlotta Deiana, il chitarrista Michele Mariola, il bassista Stefano Veloci e il batterista Dimitri Nicastri) è tornata  con l’album “Guadalupe”, collage onirico di musiche e parole che attingono in maniera sempre più originale alle fonti dell’indie pop folk di matrice europea, che vede in Bon Iver, Beirut e Mùm i suoi riferimenti più importanti. Aprono la serata i Caveleon, cioè il polistrumentalista e cantautore Leo Einaudi, la cantautrice Giulia Vallisari, il musicista elettronico Federico Cerati e il batterista Agostino Ghetti: si muovono tra folk, indie, rock e elettronica.
Monk, via Giuseppe Mirri 35, ore 21.30
 
 
Musica/Maria Letizia Gorga ricorda la grande Mercedes Sosa
 
Nel 2009 se n’è andata Mercedes Sosa, l’interprete argentina che per tutta la vita ha cantato la libertà e la pace e contro la dittatura.  Aveva 75 anni, amava farsi chiamare "La Negra" perché era sempre dalla parte degli ultimi ed era una donna dalla rara coerenza che ha usato la sua arte sempre come strumento di lotta a favore del popolo. Il suo destino era racchiuso nella sua voce, e questa è la chiave che l'autore e regista Pino Ammendola ha usato per raccontarla e celebrare il decennale della sua scomparsa. Protagonista l'attrice e cantante Maria Letizia Gorga, accompagnata dal vivo da Stefano De Meo al pianoforte e Pino Jodice alla chitarra. Il titolo del progetto è “Todo cambia”, tutto cambia, brano che Mercedes interpretava nel belissimo album “Todavía cantamos”.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Musica/Greg & The Five Freshmen, tributo ai crooners
 
Greg, cioè Claudio Gregori, e la band The Five Freshmen dedicano un tributo ai grandi crooners come Frank Sinatra, Dean Martin, Nat King Cole e Andy Williams in un live rivisto da Greg, che ha anche personalizzato i testi di pezzi famosi dando una sua versione dei classici. Lo show è in stile Las Vegas, ricalcando quello del Rat Pack di Sinatra e alternando brani swing a sketches. Con Greg c’è la formazione diretta dal trombonista Massimo Pirone, con Stefano Rossi al sax tenore, Muzio Marcellini al piano, Alessandro Patti al contrabbasso e Mauro Salvatore alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Blues/I Blue Stuff con il nuovo album live al Big Mama
 
Napoletani, on the road dal 1983, i Blue Stuff sono la band guidata dal vocalist e batterista Mario Insenga, con Sandro Vernacchia (chitarre, mandolino e voce), Francesco Miele (contrabbasso), Francesco Citera (fisarmonica) e Emilio Quaglieri (dobro, voce). Fanno un blues tosto, fedele alle origini e di tutto rispetto, e tornano per proporre live i loro successi e l’ultimo lavoro “Altra Gente, Altro Blues”, nuovo cd che vede tra gli altri la partecipazione del polistrumentista Daniele Sepe. Il disco offre 11 brani originali ed è un’ulteriore testimonianza della capacità dei Blue Stuff di comporre e suonare brani proprii affiancando al blues il dialetto napoletano, ma senza perdere il carattere dominante della musica.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Al Cotton Club la band degli Smoking Cats
 
La band degli Smoking Cats, formazione di notevole impatto guidata dalla vocalist del New Jersey Fatimah Provillon, si muove fra acid jazz, nu-soul e rhythm & blues con brani dei repertori di Erykah Badu, Jill Scott, dell’americano D’Angelo (Michael Eugene Archer), di Chaka Khan e di altre star. Accanto a Fatimah suonano Alessandro Tomei (sax e clarinetto), Mirko Locatelli (piano e tastiere), Roberto Ceccarelli (basso) e Gianluca Costa (batteria). Vi aspetta un bel sound.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Musica/Tre band live al Largo Venue: Toot, Pure e Antunzmask
 
Tre band in concerto al club, stasera. Cominciamo dai Toot, progetto musicale che nasce nel 2011 da un’idea di Flux (production, basso e voce), Luca Stefanini (chitarra e voce) e Michele Lunati (production, batteria elettronica). Il loro suono è il risultato di molte influenze tra cui il funky, il punk, il rock, l’elettronica e la musica techno. Ogni live è un concentrato di energia e di vibrazioni positive, per una band che ama il contatto con il pubblico e presenta il suo nuovo album “Motherboard”.
I Pure sono una band alternative rock formata dieci anni fa: il sound di Emiliano Dattilo (voce e chitarra), Mauro Prete (chitarra), Antonio Di Nardo (basso), Andrea Girolami (batteria) e Adele Napoli (violino) richiama il recente post rock con influenze elettroniche ispirate alle sonorità fine anni 80. Il loro ultimo cd è “Atlas”.
Antonio Russo, in arte Antunzmask, è un cantautore quasi contemporaneo:  registra con tecniche blasfeme, parla di cose naturali evidenziando il suo disagio o i colori delle cose come li vede lui. E’ un folkman da cantina o da periferia, alterna canzoni tristi e ballate allegre, produce i suoi lavori a casa sua, registra in garage e molto spesso non ha neanche gli strumenti per suonare.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, dalle ore 21
 
 
Blues/Una notte al Charity con The Chains
 
L'amore incondizionato per il vero blues è il motore che dà vita a The Chains: il trio ripercorre in chiave acustica le strade del blues in tutte le sue diramazioni: Muddy Waters, Robert Johnson, Arthur Crudup, Taj Mahal, Keb' Mo e Elmore James sono solo alcuni degli artisti presenti nel repertorio. L'interpretazione dei classici si ispira alla forma originaria e genuina delle registrazioni di un tempo, le stesse che hanno magicamente incantato l'animo di ogni appassionato. La band vede in scena Tommaso Fiore (voce, chitarra e armonica), il chitarrista Francesco Cardinali e il batterista Andrea Vettor.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Musica/Gli AlterEgo fra classica e country all’Arciliuto
 
Gli AlterEgo sono la pianista Asia Chanel Beniamina Gigli (pronipote del celebre tenore Beniamino Gigli) e il cantautore e chitarrista Leonardo Albani, due giovani musicisti che scrivono, suonano e cantano insieme. Già compagni universitari alla Sapienza, nelle serate romane lasciano perdere il sogno dell’ingegneria e fanno vibrare all’unisono il loro AlterEgo musicale. Asia ha studiato al Conservatorio Santa Cecilia, Leonardo, cantautore e one man band, è affascinato dal country americano, e nella loro musica le due diverse passioni si mescolano.
Teatro Arciliuto, piaza Montevecchio 5, ore 21.30
 
 
DOMENICA 13 OTTOBRE
 
 
Jazz/Cicci Santucci, il suo jazz compie 80 anni all’Arciliuto
 
Cicci Santucci, una vita per la musica: il trombettista romano ha compiuto 80 anni il 21 aprile scorso e viene festeggiato, sia pure con ritardo, da un gruppo di musicisti e amici. Santucci è un pezzo di storia del nostro jazz, ha suonato dappertutto e con tutti sia in Italia che su scala internazionale, ha partecipato a tanti festival, ha inciso molte colonne diventate famose (tanto per citarne una, quella di "La leggenda del pianista sull'oceano"), insomma ha una carriera più che ricca e un notevole successo alle spalle. Con lui, alla tromba e al flicorno, sono sul palco Luca Ruggero Jacovella al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso, Gegè Munari alla batteria, la vocalist Yasemin Sannino e altri ospiti a sorpresa.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21.30
 
 
Brasile/Batuque Percussion, Stefano Rossini all’Alex

 
"Batuque Percussion“ è un progetto unico, on the road da diversi anni, ideato e realizzato dal percussionista Stefano Rossini che esplora il cosiddetto brasilian jazz con la formazione che lo affianca. Con lui ci sono Judy Puccinelli (voce e percussioni), Enrico Ghelardi e Alberto D'Alfonso (sax e flauto), Francesco Pingitore (chitarra), Danilo Visco (basso), Ippolito Pingitore (batteria e percussioni) e Francesca Mancini (percussioni). Il gruppo trasporta il pubblico in un’atmosfera afrosamba  piena di ritmo, ha alle spalle due album e nel concerto di stasera verrà anticipato materiale del prossimo disco “Batuque Percussion 3”, in fase di lavorazione.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Rock/Marco Liotti & Fifty Fifty live al Cotton
 
Stasera si torna negli anni Cinquanta con il vocalist Marco Liotti e la band dei Fifty Fifty, cioè il chitarrista Cristiano Riccardi, il pianista e vocalist Cristian Fortucci, il sassofonista Fabio Mancano, il bassista Massimiliano Pischedda e il batterista Tommaso Sansonetti. In scaletta le canzoni più famose di quel periodo, da “Diana” a “Put Your Head on my Shoulder“, “Oh Carol”, “The Great Pretender”, brani di Elvis Presley e colonne sonore di film come “Happy Days”, “Dirty Dancing”, “Grease” e così via.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Il sax di Attilio Sepe in trio all’Elegance Cafè
 
Il trio formato da Attilio Sepe al sax alto, Vittorio Solimene all’organo Hammond e Antonio Cerfeda alla batteria propone composizioni originali del sassofonista, frutto sia degli studi alla Siena Jazz University che dell’esperienza svolta con il docente statunitense Jim Odgren. La band mantiene l’equilibrio di un trio tradizionale, all’insegna del mainstream e del playing collettivo.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22


 

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