Test, tamponi e metal detector il nuovo check-in in pandemia

Test, tamponi e metal detector il nuovo check-in in pandemia
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 15 Maggio 2020, 23:54 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 20:23

All’aeroporto di Reykjavík offriranno test per il coronavirus all’atterraggio, in modo da riportare i turisti in Islanda. All’aeroporto di Vienna i passeggeri in arrivo possono evitare la quarantena di 14 giorni sottoponendosi al tampone, ma costa 190 euro. All’aeroporto di Hong Kong c’è già una macchina innovativa: disinfetta e controlla il passeggero che comunque dovrà seguire un lungo percorso tra test, braccialetti elettronici e cessione dei dati.

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All’aeroporto di Fiumicino ci sono operatori che girano nel terminal con un casco avveniristico che consente di controllare la temperature dei passeggeri. All’aeroporto di Dubai la compagnia Emirates ha sperimentato su alcuni voli i test rapidi per Covid ai viaggiatori.

Il futuro si sta trasformando in presente, negli aeroporti gli esami medici ai passeggeri saranno sempre più comuni. Non ci sarà solo il metal detector per il trolley, ma anche la postazione per il test sierologico rapido. Si tratta di uno strumento con molti limiti, ma servirà a ridurre le probabilità di imbarcare un passeggero contagioso. Anche il metal detector non garantisce che un malintenzionato non porti un oggetto pericoloso a bordo, ma riduce le probabilità. Perderemo molto più tempo? Pur di tornare a volare, va bene tutto.


 

 
 
 

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