Quando i turisti torneranno a Roma saranno più di prima

Quando i turisti torneranno a Roma saranno più di prima
di Mauro Evangelisti
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Sabato 5 Settembre 2020, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 01:16
I due aeroporti romani a luglio hanno registrato circa l’80 per cento in meno dei passeggeri dell’anno scorso. In centro i turisti stranieri sono rari e disorientati, provengono da quei pochi Paesi per i quali non ci sono limitazioni, quarantene o tamponi da fare. Un intero settore - ristoranti, hotel, b&b - è in crisi, sembrava l’unico che non poteva conoscere crisi, ora è stato abbattuto dal più imprevedibile dei cigni neri.

Tutto finito? No. Proviamo immaginare Roma e il settembre del 2021. È solo uno scenario, magari ottimista, ma ormai anche l’Unione europea si è sbilanciata, perfino l’Oms vede per metà del prossimo anno la diffusione di massa. Settembre 2021, il vaccino è stato trovato, sta funzionando, il grande nemico si è ritirato. Bene, come reagiremo al ritorno alla libertà? Viaggeremo. Appena si potrà tornare a volare senza restrizioni, quale città vorrà visitare chi, in Giappone come negli Stati Uniti, in Cina come in Russia, si è dovuto fermare a causa del coronavirus? Roma, senza dubbio, sarà tra le prime cinque della lista. «Andiamo a Roma» diranno tutti quando (e se) il coronavirus sarà stato sconfitto. Ecco, forse tra un anno a Roma torneremo a parlare di overtourism, di troppi turisti, non di hotel e ristoranti vuoti. Bisogna resistere.
 
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