Ma il prossimo futuro va verso la disponibilità di questa formula anche per chi parte. Negli Stati Uniti l’autorità governativa Fda ha autorizzato un nuovo test, rapido, realizzato dalla multinazionale Abbott, che dà il risultato in quindici minuti senza la necessità di un laboratorio, costa 5 dollari. Ormai si va in questa direzione: non possiamo restare chiusi in casa per sempre, riduciamo al massimo le possibilità che un positivo inconsapevole si metta in viaggio.
Molte destinazioni all’arrivo chiedono il certificato di un tampone negativo, prima o diventerà come il visto. La Thailandia, ancora chiusa ai turisti e con una bassissima circolazione del coronavirus, sta pensando di riaprire in ottobre con la formula sperimentale della bolla: i viaggiatori prima dovranno eseguire il tampone, poi saranno portati in un’area come Phuket, senza la possibilità di spostarsi.
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