Il suk dei taxi a Fiumicino e le corse da incubo di notte

Il suk dei taxi a Fiumicino e le corse da incubo di notte
di Mauro Evangelisti
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Sabato 17 Settembre 2022, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 01:41

Arrivare in aeroporto a Roma e cercare un taxi può trasformarsi in un incubo. Soprattutto nelle ore notturne. A Ciampino se sei romano e devi fare una normale corsa in cui il tassista non può speculare, meglio rinunciare.

A Fiumicino la situazione è un filo migliore, ma anche qui è uno slalom tra abusivi disonesti, regolari che vogliono scegliersi il cliente, altri che alla fine ti fanno salire ma se chiedi di pagare con la carta di credito fanno di tutto per impedirtelo.

Premessa: questo non vale per tutti i tassisti, alcune cooperative hanno organizzato un ottimo servizio, però la sacca ai limiti della legalità esiste ancora.

Racconto di una famiglia tornata dalle vacanze in Grecia: «Avevamo ancora in testa i ricordi delle spiagge bianche.

Ti accoglie una schiera di tassisti con alcuni strani capobanda, iniziano a mercanteggiare, cincischiano perché vogliono i turisti, non i romani. Uno cede e accetta di portarci a destinazione. Per mezz’ora, durante la corsa, ci racconta i suoi guai, il cane che sta male, la macchina che si è rotta, ci stordisce di chiacchiere. Serve a preparare il terreno: quando gli chiediamo di pagare con carta di credito, ci squadra e ci dice: ma non ve l’ho detto che ho un po’ di guai, il pos rotto. Ci guardiamo e ci diciamo: ben tornati a Roma».

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