Via le scritte, in centro è notte “sbianca”

di Maria Lombardi
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Venerdì 7 Luglio 2017, 00:53
l 13 luglio si accettano proposte per fare tornare Roma alla bellezza che merita. La #nottesbianca
@isabella ceccari


Quando la notte era bianca l’attraversavamo senza sonno e con i piedi gonfi, tra stupore e gomitate. Ma i lividi passavano, la meraviglia no. Tempi imperfetti anche quelli, ma non sgangherati come questi. Adesso la notte è da sbiancare, sporca com’è, e quel che di bello vive ancora è da cercare sotto uno strato di colla alto così, sotto adesivi e pennellate di spray, oltre i manifesti, gli scarabocchi, le provocazioni dei filosofi da muro e gli insulti. Un lavoro folle, da neo-archeologi metropolitani, non si scava ma si pulisce, non si va indietro di secoli ma di pochi anni. Mica serve tanto tempo per seppellire una civiltà, basta qualche semestre d’abbandono. Saranno i volontari di “Retake”a sporcarsi le mani. Si ritroveranno in duecento e forse di più a largo di Torre Argentina per la “Notte sbianca” del 13 luglio. Appuntamento alle 19 davanti al teatro per tutti gli 82 gruppi dei quartieri, e poi via in giro su via Arenula, via delle Botteghe Oscure, i vicoli lì intorno fino a piazza Venezia. Staccheranno gli adesivi (i segnali stradali ormai invisibili) e i manifesti abusivi, faranno sparire le scritte con il gel anti-graffiti e piccole idropulitrici. «Elimineremo le brutture da questi luoghi che sono patrimonio Unesco», Simone Vellucci e altri con la pettorina blu e la scritta “Cittadino volontario”. «Lo facciamo perché vogliamo contrastare questo racconto della città-discarica, dare un segnale ai romani e ai turisti». Cresce la Roma che fa da sè, dal basso, senza aspettare che qualcosa, in alto, accada. Sarà merito suo se le notti prima o poi torneranno bianche.
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