Gli inconfessabili incontri di piazza Margana

di Simone Canettieri
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Martedì 22 Maggio 2018, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 11:35
Il silenzio e lo stupore 
nell’atmosfera senza tempo 
di #piazzamargana 
#lemeravigliediroma
@roberta


Magica, silenziosa, fuori dalle rotte turistiche. Nonostante sia l’ombelico del centro storico di Roma. Eccola, piazza Margana. Un acquerello incastonato tra piazza Venezia e il Ghetto: sorge intorno alla torre del ‘300 della famiglia Margana e si sviluppa nel tempo grazie a palazzi che solo a vederli da fuori sembrano custodire storie segrete di amore e potere. Ci sono anche due o tre ristorantini, se la bellezza colpisce allo stomaco, e urge una sosta. C’è anche un’antica insegna su una facciata, è ancora leggibile: Pizzicheria. Ovvero quello che una volta era un negozio di vendita al minuto di salumi, formaggi e altri generi elementari. Insomma, non si può non fare un salto a piazza Margana, nelle tiepide domeniche d’inverno o nelle calde serate primaverili.

E quasi sempre, tra i turisti e i fortunati residenti, si potrà notare un’altra categoria di frequentatori assidui: sono i politici del Campidoglio. In piedi, faccia a faccia. Questo angolo è così segreto e strategico (circa 200 passi da Palazzo Senatorio) da essere «il luogo» di incontro ideale. Lontano da occhi indiscreti per l’assessore come per il consigliere comunale. Una sorta di seconda Aula Giulio Cesare dove mettere a punto accordi inconfessabili sui social network. «Fra cinque minuti in piazzetta». E subito tutti capiscono e scatta il rendez vous. E magari il passaggio del documento scottante che incastrerà l’ignaro collega di partito. La politica non è stata mai così bella. A sua insaputa?
simone.canettieri@ilmessaggero.it
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