È uno scavo archeologico? No, una buca di Trastevere

È uno scavo archeologico? No, una buca di Trastevere
di Pietro Piovani
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Lunedì 11 Febbraio 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 09:16
Camminando per Trastevere, in una di quelle piazzette così belle da togliere il respiro (un posto che se fosse in altre città verrebbe curato e lustrato come un tesoro prezioso e invece qui è abbandonato a sé stesso, anche perché di piazzette così a Roma ce ne saranno almeno duecento) il passante si imbatte in una recinzione, un larghissimo quadrato delimitato da una rete rossa, e al centro del quadrato c’è una buca profondissima, uno squarcio nel selciato dei sampietrini.

Quella buca, e quella recinzione, sono lì ormai da settimane, anzi mesi, senza che nessuno abbia ancora provveduto alla riparazione. E allora qualcuno, un anonimo, ha avuto l’idea di completare l’installazione con un cartello. Un avviso stampato che recita: “Zona archeologica. Ritrovamento della culla di Romolo e Remo. Divieto di fotografare”. Nei giorni scorsi sopra al cratere era stata collocata anche una vera culla in vimini, e la foto della goliardica cesta dei due gemelli ora sta girando sui social.

Giocare con le buche di Roma è diventato un bel passatempo, c’è chi le trasforma in aiuole e ci pianta i gelsomini, c’è chi si scatena con i cartelli creativi, dalla culla di Romolo e Remo all’insegna che sempre a Trastevere presentava una voragine come un cantiere della metropolitana. Vivere nella Capitale sarà complicato, sarà faticoso, sarà rischioso, però dobbiamo riconoscere che almeno ci si diverte.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
 
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