Roma, le scuole medie guardano avanti: informatica, sociale e lingue straniere
Portano (a proprie spese) saponi, stracci e scopettoni, disinfettano i banchi, lavano i vetri e i pavimenti. Passano la giornata così, chi può si trattiene fino alle cinque del pomeriggio. È un lavoro certamente non previsto dal contratto, ma che nessuno potrebbe fare al posto loro: troppo pochi i bidelli per pulire a fondo un edificio enorme. La sera, a cena con amici e parenti, Francesca lo racconta e tutti la ascoltano increduli e ammirati. Finché il marito non la interrompe: «Almeno fate qualcosa di utile voi insegnanti, dopo due mesi di vacanze...». Francesca si arrabbia e a tavola si comincia a litigare.
Molti non lo sanno, ma in quasi tutte le scuole di Roma le maestre come Francesca tutti gli anni fanno lo stesso lavoro straordinario di pulizia, a volte anche con l’aiuto di qualche genitore. Bisognerebbe rendergliene merito.
pietro.piovani@ilmessaggero.it
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