I leoni da cassonetto, ovvero quelli che minacciano chi non butta bene i rifiuti

I manifesti attaccati sul cassonetto
di Pietro Piovani
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Lunedì 29 Luglio 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 05:25
«Stai attento ora che se ti pizzhichiamo sono guai! Zozzo!». Come se non bastassero i leoni da tastiera (quelli che su web tirano fuori la cattiveria) ecco i leoni da cassonetto. A via Mantegazza, zona Gianicolense, qualcuno ha preso l'abitudine di affiggere sui bidoni della spazzatura cartelli con scritte minacciose rivolte a chi abbandona i rifiuti in strada. Il più suggestivo era accompagnato da un allegato, un secondo foglio su cui - si può supporre - uno studente aveva segnato una funzione matematica: quel foglio doveva essere finito sull'asfalto o sul marciapiede, magari era volato via con il vento, magari era impossibile infilarlo nel cassonetto della carta in quel momento stracolmo, chissà, ma  l'anonimo censore non perdona: “Ce studi pure a Roma 3... Il diploma di zozzo già ce l'hai... Ma leggere non sai...» E ancora: «Al nostro laureato dico: mezzo avvisato... Stai attento».

Altre volte sullo stesso cassonetto sono comparsi altri dazebao con minacce rivolte all'intero quartiere: «Oggi le scuse sono finite, Ama ha pulito, ora fai il tuo! Sei i cassonetti sono pieni fai duecento metri più in là... Ve lo dico chi butta la roba per terra e si fa pizzicare so' cazzi suoi».

Vivere in mezzo alla monnezza è sgradevole e logorante, viene istintivo cercare il capro espiatorio e quando la puzza del rusco putrefatto ti invade le narici c'è poco da ragionare di tritovagliatori, e aree di smistamento, bisogna prendersela con qualcuno, possibilmente qualcuno a portata di mano. E allora chi meglio del vicino di casa per farsi una bella litigata?

pietro.piovani@ilmessaggero.it
 
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