L'idea è di padre Antonio Sconamila, che sa declinare il suo mestiere di parroco con creatività e comunicativa, riuscendo a richiamare l'attenzione di una comunità sempre più secolarizzata. Un errore contenuto nel cartello conferma peraltro la distanza tra la Roma di oggi e il culto cattolico (la scritta “Pater Aver Gloria”, con quella r di troppo, è certo opera di uno stampatore che non sapeva il significato di ciò che stava stampando). Forse la storia del pio parcometro andrebbe letta al contrario: ormai a Roma la più pregiata moneta di scambio è diventata il parcheggio, e per guadagnare un posto auto i romani sono disposti a qualunque sacrificio, persino a convertirsi al cristianesimo.
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