Gli Stati Generali dei 5 Stelle e l’eterna disputa sugli scontrini

Gli Stati Generali dei 5 Stelle e l’eterna disputa sugli scontrini
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Giovedì 12 Novembre 2020, 00:00

Il Movimento 5 Stelle prepara la gran kermesse degli Stati Generali, convocati per discutere di doppi mandati, direttòri e di altre priorità pandemiche, e poteva mancare un grande classico del bizzoso mondo grillino, la disputa sugli scontrini? Naturalmente no. Stavolta nel mirino delle velenose, indefettibili chat interne, è finito un volto storico del M5S, Roberta Lombardi, prima capogruppo stellata alla Camera, da due anni traslocata alla Regione Lazio, sempre coi galloni di capofila. Lombardi ha anche il compito di gestire la “cassa” degli Stati Generali, i fondi per organizzare la convention (che sarà in videocall). Soldi stornati da un’entità quasi mistica del grillismo delle origini, la «task force eventi», il primo nucleo di dirigenti del Movimento che materialmente si occupava delle grandi adunate, modello San Giovanni. Ora che quel gruppo è stato sciolto, ne è nato un altro, sempre con Lombardi, che come prima mission ha proprio gli Stati Generali in calendario domenica. E qualcuno, tra i parlamentari come tra i consiglieri capitolini, mugugna: che fine fanno questi fondi? Come sono gestiti? Lombardi ha già assicurato: massima trasparenza. Per smorzare l’eterna richiesta del rendiconto, della ricevuta da esibire, forse l’unico vecchio totem che resiste alle mutazioni genetiche del M5S. 
lorenzo.decicco@ilmessaggero.it

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