Gli ambientalisti e i blocchi stradali alla romana: «Fatti un po' più in là, che con la moto ci passo»

Gli ambientalisti e i blocchi stradali alla romana: «Fatti un po' più in là, che con la moto ci passo»
di Pietro Piovani
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Lunedì 14 Novembre 2022, 00:18 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 01:54

Il romano della settimana è l’anonimo che a piazza del Colosseo, agli ambientalisti che bloccavano le auto, ha urlato: «Ti manderei a zappare la vigna». Con la sua esortazione, magari non originalissima ma sicuramente efficace, ha interpretato il sentimento di tanti innocenti automobilisti a cui da qualche tempo capita di trovarsi imprigionati negli ingorghi verdi. Sul Raccordo, sulla Salaria, in centro storico, le manifestazioni sono state vissute molto alla romana, cioè con la flessibilità e lo spirito pratico che da sempre contraddistinguono questa imperturbabile città. C’è il motociclista che chiede: «Potete scansarvi un po’ più in là?», ed effettivamente gli squatter si spostano di qualche centimetro per consentire almeno a lui di proseguire il viaggio. C’è un altro sullo scooter che a lenta velocità calpesta con le due ruote lo striscione della protesta, ma sente il dovere di giustificarsi: «Io per il sociale faccio tanto, però devo andare a lavorare».

Anche la polizia ricorre al buon senso: un agente invita a limitare il blocco a una sola corsia: «Lasciate passà i mezzi di soccorso, tanto il casino lo fate uguale». Gli automobilisti si preoccupano di evitare incidenti («sposta le gambe, attento ai piedi che ti faccio male») ma certo sono furiosi. Qualcuno dedica un pensiero ai defunti dei dimostranti, qualcuno fa presente di avere la mamma malata. E poi c’è chi si mette ad ascoltare le ragioni di un’ambientalista, ma poi conclude: «Ho capito bella mia, ma non dovete rompe er ca...» .

pietro.piovani@ilmessaggero.it
 

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