Prima Porta, folla al cimitero: un martedì diverso dal solito

Prima Porta, folla al cimitero: un martedì diverso dal solito
di Pietro Piovani
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Lunedì 25 Marzo 2019, 01:27
Martedì, mezzogiorno circa, la maggior parte dei romani dovrebbe essere al lavoro. E invece sulla via Flaminia si sta incolonnati, bloccati nell’ingorgo all’ingresso del cimitero di Prima Porta. Perché in effetti non è un martedì qualsiasi: è il 19 marzo, San Giuseppe, festa del papà. Nel calendario delle ritualità funebri è divenuta una data fondamentale, quasi come il 2 novembre. Per chi un padre non ce l’ha più, assistere agli auguri altrui, agli scambi di affetto tra figli e genitori, può essere doloroso. E allora in tanti cercano di ritagliarsi un paio d’ore nell’agenda della giornata per portare di persona un augurio al loro papà, anche se sta al cimitero.
Superata la fila delle auto c’è un’altra fila ai banchi di fiori. Che si sono attrezzati per l’evento preparando composizioni floreali speciali, oltre ai soliti lumini offrono palloncini colorati, blu o bianchi, a forma di stella o di cuore, con la scritta “Auguri papà”. All’interno, tra i vialetti, è un viavai di macchine, di famiglie che camminano tra i loculi, c’è pure qualche bambino venuto a salutare un papà che se ne è andato troppo presto. Al calar del sole le ombre delle croci si allungano e un po’ alla volta le vie di Prima Porta tornano deserte. Il prossimo appuntamento è per il 12 maggio, festa della mamma. 
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