Il barbiere di Testaccio che vorrebbe solo clienti bambini

Il barbiere di Testaccio che vorrebbe solo clienti bambini
di Pietro Piovani
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Lunedì 3 Dicembre 2018, 00:55 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 16:02
Fa questo mestiere dall'età di 9 anni, l'ha imparato dal nonno anche lui barbiere, «ma lavorava nel suo appartamento, all'epoca non c'erano mica i negozi come oggi». Il suo salone esiste dagli anni Settanta, prima apparteneva a due signori anziani, poi l'ha rilevato lui ma ha lasciato la vecchia insegna “Da Alberto” perché, dice, «un negozio rimane sempre di chi l'ha creato». Perciò a Testaccio lo chiamano tutti Alberto, anche se il suo vero nome è Massimo.

C'è una cosa di cui Massimo va molto fiero: il cavallino per i bambini. Non la classica poltroncina con una testa di cavallo davanti alla seduta: è un vero cavalluccio da giostra, trovato al Luna Park dell'Eur quando chiuse per la ristrutturazione. Volendo, l'equino meccanico si può accendere, i ragazzini si divertono a cavalcarlo in movimento. «L'ho chiamato Nuvola perché va piano piano. Per me non c'è cosa più bella che fare i capelli ai bambini. I miei colleghi dicono che sono un pazzo, a loro non piace, io invece se potessi aprirei un salone con dieci poltrone per bambini. Un giorno qualcuno ha messo la foto di Nuvola su internet e adesso vengono da tutta Roma a portarmi i loro figli».

Così Massimo prova a conquistare nuove generazioni di clienti, anche se in verità nel suo locale è raro vedere uomini sotto i 60 anni d'età. Quelli delle generazioni di mezzo, si sa, vanno dai parrucchieri.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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