Rom, gli alberi in fiore i romani non se li godono: «Là sotto c'è la monnezza»

Belli gli alberi in fiore, ma i romani non se li godono: «Là sotto c'è la monnezza»
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Lunedì 27 Marzo 2023, 08:04

Sono quei giorni speciali dell’anno in cui Roma si colora di rosa e di bianco. Gli alberi si coprono di fiori, a rivelarci che questa non è solo la città dei pini e dei platani, ma anche dei mandorli, dei ciliegi, dei peschi. È quel momento bellissimo in cui basta levare lo sguardo verso l’alto per riempirsi gli occhi di bellezza. In Giappone questo gesto ha un nome preciso: lo chiamano “hanami”, che vuol dire appunto fermarsi a guardare i fiori e non fare altro, non pensare più a niente. P

are che nelle città giapponesi ci siano addirittura aziende che organizzano riunioni di “hanami” per i loro dipendenti, tutti insieme seduti sotto gli alberi, con il naso all’insù, ad ammirare i petali e le loro tinte primaverili, sollevandosi dalla realtà, per poi tornare al lavoro con più idee e più energie. Qui però non siamo in Giappone, siamo a Roma, e la voglia di sollevarsi scarseggia. Così, quando sui social vengono postate le immagini dei fiori di ciliegio o di mandorlo o di pesco, arrivano subito i commenti che ci riportano al suolo: «Peccato che lì sotto c’è la monnezza che fuoriesce dal cassonetto»; «Bello l’albero, ma il marciapiede è tutto rotto»; «Per guardare i fiori di quell’albero ieri ho pestato una cacca di cane». È come se ognuno di noi si portasse dietro una zavorra che lo tiene ancorato all’asfalto. E invece non ci si deve rassegnare, bisogna sforzarsi di alzare lo sguardo e ammirare i ciliegi. Anche perché quel cielo azzurro sullo sfondo non ce l’ha nessun’altra città al mondo.
 

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