«In consiglio non veniamo», rifiuto al quadrato sui rifiuti

«In consiglio non veniamo», rifiuto al quadrato sui rifiuti
di Simone Canettieri
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Giovedì 17 Gennaio 2019, 00:05
C’è quello, per antonomasia, di Celestino V. «Per viltade». Poi la storia, non sempre con la S maiuscola, ce ne presenta una vasta gamma. Nel 2009 Facebook snobbò l’offerta dei creatori di WhatsApp, ma, a dirla tutta, anche Elio Vittorini disse «no» alla pubblicazione del capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo. 

Questo per dire che di «non possumus» è piena un po’ la vita di tutti i giorni. L’altro ieri in Campidoglio, per esempio, si celebrava un consiglio comunale straordinario. Ma su un tema di ordinaria importanza. Sul quale si assiste da tempo a una lotta senza quartiere. Ovvero: zona che vai, problema (e puzza) che trovi. E dunque, nel tentativo di allargare il dibattito dal Comune è partito un invito a partecipare alla seduta alla Regione e al ministero dell’Ambiente, a Nicola Zingaretti e a Sergio Costa. Ma entrambi i destinatari della cortesia, forse sapendo della china che prendono questi appuntamenti (veri e propri show stile la Corrida di Corrado che terminano al massimo con un ordine del giorno buono per la differenziata) hanno detto «no, grazie». Arrivando così a un metafisico rifiuto al quadrato (di partecipare al consiglio comunale straordinario) sui rifiuti. 
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