«Virginia, niente di personale». Il bentornato del "vice" al sindaco

«Virginia, niente di personale». Il bentornato del "vice" al sindaco
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 27 Agosto 2020, 00:50 - Ultimo aggiornamento: 01:01

Mentre Virginia Raggi, con famiglia al seguito e il cane Puffo, passeggiava tra le dune sicule assaporando granite di ricotta e fichi, come da foto social del marito, in sua assenza in Campidoglio qualcuno le cucinava un boccone decisamente amaro da inghiottire. La sindaca non aveva neanche fatto in tempo a gustare l’esito della consultazione-blitz tra i militanti grillini sulla ricandidatura al Comune, quando ha dovuto fronteggiare l’attacco del suo braccio destro. Anzi sinistro, Luca Bergamo: vicesindaco col M5S ma ex tesserato Pd, passato alle truppe stellate prima del ballottaggio del 2016, quando venne designato assessore in pectore alla Cultura.

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Ecco, Bergamo, mentre Rousseau doveva ancora svelare gli imprevedibili risultati del referendum tra gli iscritti, già cassava l’ipotesi del mandato bis. Una corsa bollata Urbi et Orbi come «sbagliata, una candidatura fatta a strappi». Raggi non ha replicato e a vacanze finite, lunedì, è tornata a Palazzo Senatorio, dove ha rivisto il vice. Che rimarrà al suo posto, a quanto pare, anche se ha bocciato pubblicamente le scelte del capo. «Ma era un ragionamento politico, non su Virginia», le parole di Bergamo, dopo il vis a vis, che riferiscono intorno al Marc’Aurelio. Come la battuta di quel vecchio film di 007: «Niente di personale».

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