A fine mese la sindaca è stata invitata al C40, che si terrà questa volta a Buenos Aires, in Argentina. Dovrebbe andare, lì l’aspettano. Si tratta di un simbolo, Virginia, e non può mancare, oltre a rappresentare una città (meglio: una Capitale) che sul clima e l’ecosostenibilità punta molto. «Ma se quel giorno a Roma dovesse venir giù un acquazzone che paralizza tutto che figura si fa?». In Campidoglio tutti sanno che per una regola non scritta appena un sindaco si assenta (anche che vada a Todi o a Latina) accade puntualmente la fine del mondo. E allora non si sa. Ma Raggi, visti i tempi, ha un piano. Andrà in Argentina e, come Evita Peron, si affaccerà dal balcone della Casa rosada: «Don’t cry for me, Anagnina!».
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