Quel fantasma che aleggia sul Campidoglio

di Mario Ajello
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Domenica 16 Ottobre 2016, 00:09
“Ma di che avete paura? Mica crederete davvero alla storia del fantasma del Campidoglio?”
@Bilink74


Crederci, non crederci? Boh. La sindaca Raggi però sembra avvalorare la possibile esistenza, nel palazzo senatorio, proprio a due passi dal suo studio, del fantasma di un frate. Di cui si parla da mezzo secolo e a cui anche l’ex sindaco Alemanno fece dare la caccia da parte di un gruppo di ghostbuster. Quel frate, secondo la leggenda, fu murato vivo nella torre di Niccolò V nel ‘500, dopo che un militare di guardia lo scoprì a letto con sua moglie. Ma c’è o non c’è questa presenza inquietante nel Campidoglio? La sua presenza è stata fotografata, come si documenta sul sito ghosthuntersroms.com, e le rilevazioni di telecamere termiche e di registratori in grado di raccogliere infrasuoni e ultrasuoni farebbero pensare che qualcosa di vero ci sia nella leggenda.

Se così fosse davvero, il fantasma del frate è stato bravissimo in tutto questo tempo a non farsi beccare. È stato abile a dimostrare di esserci - molti testimoni dicono di averne viste le tracce, chi scorgendo lo svolazzare notturno di una strana mantella, chi trovando la maniglia calda di una porta che nessuno aveva toccato - senza svelarsi e senza farsi acchiappare. Dunque, il tipo è intelligente, assai tattico, straordinariamente strategico, quasi machiavellico. La Raggi, invece di volerlo mandare via, potrebbe cercarlo per farci amicizia e per ingaggiarlo come suo consigliere. In tempi di carenza di professionalità politiche, il fratacchione fantasma più che un problema e uno spettro potrebbe rivelarsi una risorsa.

mario.ajello@ilmessaggero.it
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