Quando la coda agli sportelli è anche virtuale

di Maria Lombardi
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Venerdì 20 Aprile 2018, 00:05
Tre mesi e oltre per una carta di identità a Roma. Prima si faceva in una giornata
@siceid

Il Comune di Roma ha scelto “TuPassi” per gestire in modo efficiente l’accesso dei cittadini ai servizi anagrafici nei suoi 15 Municipi». Per documenti, carte di identità eccetera non si va più agli sportelli del municipio ma ci si affida al sistema TuPassi per l’appuntamento. Efficiente, assicura il sito. Mercoledì 18 aprile il signor Luca, residente nel municipio XII, ha chiesto online la prenotazione per il rinnovo della carta di identità. Prima disponibilità il 30 luglio, è stata la riposta. Dovrà presentarsi agli sportelli tra 102 giorni. Il sistema scelto per gestire in modo efficiente i servizi anagrafici è stato efficientissimo: pochi passaggi, una manciata di secondi ed è comparsa la scritta verde con la data dell’appuntamento. Ma il programma - pur efficiente - ha condannato il signor Luca a un’attesa che è la negazione di ogni efficienza: più di tre mesi per una nuova carta di identità. Per qualsiasi documento ci vogliono 50 giorni. Le code reali davanti agli sportelli sono sparite, quelle virtuali sono infinite. Più efficiente la “censura” dell’antica Roma, allora si andava nel Campo Marzio a dichiarare terre e bestiame e non si aspettava un mese. Il consigliere municipale Lorenzo Marinone (Pd) ha proposto: lasciamo aperti alcuni sportelli per consentire a chi ha un’urgenza di fare il documento subito. Proposta bocciata: troppo saggia. Attese interminabili anche in altri municipi. All’Anagrafe per avere uno stato di famiglia ci vogliono 30 giorni. TuPassi, questo sistema «flessibile ed evoluto», ha un solo difetto: non sa cosa è il tempo.

maria.lombardi@ilmessaggero.it
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